Al pomeriggio del 26 aprile 2016 mentre ancora "godevamo" delle belle sensazioni provate durante la tre giorni del 23-25 aprile a Treia, io e Paolo ci siamo chiesti se non fosse il caso di indire una riunione per mettere a punto cosa si vuole fare per le future iniziative.
Così, dopo qualche mail ed alcune telefonate, ci siamo ritrovati alla sera verso le 21.30, nella sede del Comitato in Via Mazzini 27 a Treia, con, in ordine di arrivo, Enzo Catani, David Menichelli, Adriano Spoletini e Lauretta Mattiacci, Lucia Nardi, Simonetta Borgiani e Fernando Pallocchini.
Sono stati fatti alcuni commenti sugli eventi appena trascorsi, con tutti i pro e contro emersi e sono stati avanzati suggerimenti. Come ha detto Renato Tittarelli, lunedì 25 aprile pomeriggio al Circolo vegetariano di Treia, il "terapeuta" deve essere consapevole della sua fallibilità, anche per entrare in empatia con il "paziente".
La convivialità, la collaborazione, le tradizioni locali ed il lavoro sono i temi principali da portare avanti. La barca va avanti se tutti mettono il loro contributo, ognuno secondo le proprie attitudini e possibilità.
Per il prossimo "Fiera delle eccellenze bioregionali" dell'8 dicembre bisogna vedere come agire. Paolo può fare la promozione, i comunicati, ma, essendo anziano ed appiedato, non può svolgere certe funzioni (andare in giro per il paese per contattare personalmente gli eventuali nuovi espositori, fare la fonica, ecc.).
Abbiamo già comunque un elenco degli espositori con relativi recapiti telefonici ed email, che si può utilizzare, integrandolo, anche quest'anno. La mappatura della zona mercato è già stata fatta lo scorso anno da David, bisognerà vedere se sarà necessario integrarla.
Paolo propone di coinvolgere le altre associazioni del territorio, siano esse culturali, che sportive, di volontariato sociale o ricreative, invitandole con una lettera che preparerà con la collaborazione degli altri del comitato, chiedendo una risposta entro il 20 giugno, dopo di che si farà una riunione con i rappresentanti di tutte le associazioni che avranno dato la loro adesione.
La "direzione" della manifestazione comunque resterà quella della precedente edizione.
Si è parlato poi del nome da dare perché pare che il nome "Fiera" non si possa usare ed è stato proposto il nome "Fierucola" che a molti non piace ma che sta prendendo piede in diverse regioni (Toscana, in primis, ma anche Emilia Romagna).
Alla base di questa manifestazione comunque c'è anche di creare una piccola economia, oltre che a sviluppare le capacità creative e culturali della comunità.
Le altre associazioni che intenderanno partecipare dovranno portare qualcosa di loro, ovviamente.
Mi sembra che siano state gettate delle buone basi, ora andiamo avanti!
Caterina Regazzi