Ritengo utile che la popolazione di Treia venga a conoscenza di quanto viene deciso dall'Amministrazione comunale e di quali siano le obiezioni e le critiche dell'opposizione, per questa ragione cerco di essere presente ai Consigli comunali aperti al pubblico e così ho fatto anche il 31 maggio 2017. Sono arrivato leggermente in ritardo rispetto all'orario fissato pensando che "tanto non cominciano mai per tempo", invece stavolta la discussione era già iniziata. L'assessore Alessia Savi stava relazionando, in risposta ad una interrogazione scritta della minoranza, sulle attività svolte dal Comune in merito ai servizi sociali e sui contributi erogati alle associazioni di settore (Anteas, Auls, Avis, etc.) per lo svolgimento di alcune facilitazioni fornite ai cittadini.
La consigliera di minoranza Cammertoni è intervenuta precisando che il senso dell'interrogazione era quello di sapere più di preciso quali sono le programmazioni messe in cantiere dall'amministrazione, a parte il regolamento sui contributi, soprattutto sull'aiuto diretto personalizzato verso la "persona", chiedendo che venissero indetti incontri periodici per individuare le esigenze sociali della comunità, per una progettualità all'interno del piano sociale di ambito e del comitato dei sindaci.
Sempre la Cammertoni ha poi toccato il problema delle dipendenze, alcool e droga, che tocca soprattutto le fasce giovanili e che contribuisce allo sfascio sociale, chiedendo quali provvedimenti intenda prendere l'amministrazione senza dover necessariamente ricorrere alla repressione. Si è poi soffermata sulla necessità di coinvolgere i giovani in azioni di assistenza sociale, ad esempio verso gli anziani, che spesso sono emarginati, magari coinvolgendoli in passeggiate sociali e simili passatempi. Ha toccato quindi il problema dell'inclusione dei migranti ospitati a Treia.
La Savi ha risposto confermando che l'amministrazione cerca di facilitare ogni servizio sociale, tenendo presenti le necessità della popolazione.
Sull'argomento è intervenuto anche il sindaco, Franco Capponi, precisando che il Comune collabora pienamente con l'ambito sociale territoriale avendo aderito ad un protocollo d'intesa per sostenere l'inclusione dei richiedenti asilo, cercando di favorire l'integrazione. L'interesse del Comune è anche quello di tutelare le fasce deboli della società e di evitare soprusi e danni a persone e cose, per questo ha avviato il programma di "Controllo del vicinato" ed altre azioni tese alla difesa dei cittadini, soprattutto anziani, sottoposti a truffe e furti, precisando per inciso che Treia ha uno dei più elevati tassi di anzianità delle Marche.
Egli ha confermato inoltre che il Comitato provinciale sulla Sicurezza viene spesso riunito proprio su richiesta del comune di Treia, in particolare per esaminare il problema dello spaccio di stupefacenti e conseguenti atti di microcriminalità giovanile. Per favorire l'assunzione di responsabilità giovanile l'amministrazione ha organizzato corsi e progetti di servizio civile in modo da favorire la qualificazione professionale dei giovani e facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Il comune -ha detto ancora il sindaco- opera in simbiosi con le associazioni di volontariato e socio-sanitarie del territorio, ritenendo utile la collaborazione ed il coordinamento con queste realtà. Lo stimolo a migliorare il lavoro è ben accetto, anche quello proveniente dall'opposizione, purché basato su proposte concrete e codificate da discutere in seno alle commissioni comunali preposte ed all'ufficio dei servizi sociali.
Il consigliere di maggioranza Adriano Spoletini, da poco dimessosi dalla carica di assessore all'ambiente per ragioni di lavoro, ha voluto ricordare l'opera sociale della cooperativa La Talea, da lui presieduta, nell'ambito dell'assistenza sociale ai diversamente abili, sin dal 2001 cioè dalla fondazione dell'ambito territoriale dei 9 comuni maceratesi che operano nel campo del disagio giovanile. Egli ha detto che ogni confronto teso a migliorare le prestazioni è benvenuto specificando però che per una buona riuscita occorre intervenire sulle famiglie e sulla scuola, cercando di mettere in guardia i giovani dal cattivo esempio e dalle suggestioni negative fornite da televisioni media ed altri mezzi telematici che spargono mode distruttive così ostacolando il processo di crescita nella coscienza sociale. Occorre operare attraverso il buon esempio, ha detto, in modo da contrastare il "cattivo esempio" fornito da politici e personaggi alla moda privi di morale e distruttori della socialità condivisa e del rispetto reciproco. Occorre perciò sanare la società in frantumi partendo dalle relazioni sociali di piccola scala, altrimenti si accentua il distacco fra i generi e le classi della comunità.
Il consigliere di minoranza Francesco Sassaroli ha voluto ricordare la sua posizione di padre e le difficoltà nei rapporti genitori figli, ove compaiono differenze di comportamento e di espressione nei modelli sociali. Secondo lui serve maggiore collaborazione fra enti preposti all'educazione giovanile, come la scuola, e maggiore conoscenza e partecipazione nelle attività di carattere sociale, per evitare così il formarsi di "zone grigie" e noncuranti del benessere comune. Anche l'intervento del consigliere Mozzoni era in sintonia egli ha voluto specificare che l'intento della sua interrogazione sui servizi sociali (che veniva lì discussa) era semplicemente quello di stimolare una maggiore e proficua collaborazione fra i soggetti interessati, cercando di cambiare strategie e atteggiamenti, ove fosse necessario, poiché anche la società stava nel frattempo cambiando. Questa discussione di oggi è un primo passo in questa direzione...
Si è poi passati ad altri temi, di carattere economico amministrativo. Sulla lottizzazione ex PEP di Passo Treia, dove la soc. Copeca ha espresso l'intenzione di completare lo scheletro architettonico di una struttura incompiuta, con la parziale variazione d'uso da promozionale direzionale a residenziale, questo per soddisfare la necessità di nuove abitazioni in seguito alla carenza abitativa conseguente al sisma e si prevede di costruire 6 alloggi da concedere all'Erap come nuove abitazioni per gli sfollati che ne facessero richiesta. Il sindaco ha precisato che la struttura della Copeca era rimasta ferma dal 2000 e che ora questa proposta di completamento e di variazione d'uso veniva utile per soddisfare alcune delle domande dei 29 terremotati treiesi aventi diritto ad una nuova abitazione, mentre altri 8 hanno invece fatto richiesta di casette di legno che saranno ubicate nella Località Signorini, presso Villa Lazzarini.
Altro argomento discusso è stato quello della variante di bilancio in merito ad alcuni fondi pervenuti ed a spese impreviste da compensare. In particolare lo stato ha concesso 87.000 euro come "premio" relativo al 2016 per la gestione positiva dei migranti che sono stati accolti a Treia senza contestazioni, questa entrata aggiunta ad altre piccole donazioni pervenute per i danni del sisma sono state destinate a coprire i costi del completamento lavori all'Isola ecologica, per aggiustamento strade e compensazione delle spese maggiorate del servizio raccolta RSU fornito dal Cosmari, per un impianto di rinfrescamento del teatro comunale e soprattutto per un progetto rivolto ai migranti richiedenti asilo, del valore di 38.000 euro, per istruire i volontari che ne faranno richiesta attraverso corsi di formazione per lo svolgimento di lavori socialmente utili. Pare che dei duecento immigrati ospitati a Treia almeno una decina avrebbero già aderito. Questo progetto rientrerebbe poi nel sistema di accoglienza SPRAR, per gli aventi diritto all'accoglienza come profughi, questo consentirebbe anche la limitazione di nuovi invii. Il comune indirà una gara aperta, rivolta alle cooperative sociali, per aggiudicare la concessione e lo svolgimento di questo progetto.
La consigliera d'opposizione Daniela Cammertoni, relativamente alle spese di servizio raccolta RSU e aumento dei costi del Cosmari, ha chieso come mai l'amministrazione non spinge per la pesatura dei rifiuti con microchip in modo da attuare un pagamento equo sulla base del reale rilascio e non sull'ipotesi di rilascio e sui metri quadri delle abitazioni e sul numero dei componenti delle famiglie. Al che il sindaco ha risposto che il sistema della pesatura non è conveniente e che ove viene attuato si riscontra un aumento dell'abbandono dei rifiuti per strada, quindi è preferibile continuare con il sistema corrente, magari monitorando i grandi produttori di rifiuti (supermercati, macellerie, attività produttive varie e negozianti) in modo da calcolare un forfettario più prossimo al reale rilascio, per le famiglie non si prevedono invece incentivi o cambiamenti d'impostazione, se non il tentativo di una maggiore sensibilizzazione a contenere la quantità di rifiuti prodotta.
Il consigliere d'opposizione Andrea Mozzoni ha chiesto come mai non venivano usati tutti gli 87.000 euro concessi dallo stato per progetti integrativi rivolti ai migranti al che il sindaco ha risposto che quel finanziamento non era finalizzato ma libero e che l'amministrazione ha ritenuto opportuno di usarne una parte anche per necessità di carattere locale.
Per concludere il sindaco ha annunciato che saranno indetti vari incontri tra le varie componenti sociali, politiche, scolastiche, religiose ed associazionistiche per cercare unitariamente di individuare una nuova possibile ubicazione e strutturazione del polo scolastico unificato, relativo a Treia città, che si prevede di realizzare nei prossimi anni. E con ciò il consiglio comunale si è concluso.
Paolo D'Arpini