Anche quest'anno ho organizzato una passeggiata settembrina, prevista per il 12 settembre 2016, a Treia, per andare in giro a raccattar immondizia lungo i vicoli bassi e sui vialetti attorno alle mura (vedi: http://treiacomunitaideale.
Poi mi sono ricordato di un qualcosa, sempre relativa alla pulizia dei luoghi, che avvenne più o meno in questo stesso periodo lo scorso anno, ero di ritorno dalla colazione al solito baretto quando incrociai per strada i due preti aiutanti del parroco della Cattedrale. Preso il coraggio a due mani ho chiesto loro: "Perché non fate in modo che quando ci sono dei matrimoni si eviti di sparare con quei cannoni che schizzano coriandoli di plastica? Ecco qui, guardate la strada, dopo 4 giorni dalla cerimonia è ancora piena di cuoricini e fiorellini colorati, non si possono nemmeno raccogliere per quanto son leggeri e volatili e si sono incastrati nei tombini e negli angoletti".
Mi hanno dato ragione, bontà loro, e mi hanno promesso che cercheranno in futuro di avvisare i novelli sposi che non porta bene sporcare, anzi porta male. E così ci siamo trovati d'accordo. Meglio tornare al più tradizione lancio di confetti che almeno si contenta la gola dei bambini (e anche degli anziani, come me).
Ma i coriandoli di plastica per le strade non sono l'unico problema di Treia, ben più grave è la presenza di cicche (di sigarette) e cicche (di gomma da masticare). Ieri l'altro mi ha telefonato una ragazza, Roberta, che scrive per Il Resto del Carlino di Macerata, per farmi un'intervista e le ho raccontato di quella volta in cui ai giardinetti di San Marco un bambino venne a chiedermi cosa facessi, mentre mi vedeva raccogliere cicche e carte di caramelle nel prato... Beh, che l'educazione ambientale debba iniziare dalla famiglia e dalla scuola elementare è una verità sacrosanta!
Ma tutto sommato - con l'esempio diretto - anche qui a Treia assieme ad altri bambini possiamo fare un'opera di recupero della coscienza. Ma senza giudicare, senza pensare che stiamo pulendo dove altri hanno sporcato, o che dovrebbe farlo l'apposito incaricato. Puliamo perché ci piace. Ed anche quelli che hanno sporcato, se sensibilizzati, potranno un giorno mettersi a giocare con noi alla "raccolta delle cicche negli angoli nascosti del paese" e magari per il futuro staranno più attenti a non gettare rifiuti per strada.
Paolo D'Arpini
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