Ho trascorso l'intera
giornata solare in piazza. Alle 9 del mattino dopo la colazione mi
sono fatto prestare due sedie dalla barista e sono salito sul portico
soprastante il baretto dove i fotografi del Fotocineclub Mulino già stavano
disponendo le foto per la raccolta fondi ai terremotati. Al loro
fianco c'era un tavolo a me destinato e lì sopra ho sparpagliato un
po' di libri e volantini. Dopo un po' è arrivato Lorenzo Luccioni
che ha fatto la prima pre-tessera dell'Auser di Treia, assieme siamo
poi andati a visionare il locale dove dovrebbe essere ubicata la
nuova sede, che si trova all'interno dei locali della CGIL, in Via
Lanzi 20, a Treia.
Prima di fermarmi al
tavolo ho fatto un giro per visitare gli altri chioschi e
banchetti, ho comprato del pane, dei dolci casarecci ed un pezzo di
pizza rustica. Mentre ero lì che gironzolavo tra i banchi ecco che
vedo giungere la macchina di Antonello Andreani che doveva scaricare
i suoi libri, dopo averne riempita una sporta piena abbiamo
sistemato tutto sul tavolo comune ed abbiamo anche chiesto a Nazzareno
Crispiani, a Luciana Montecchiesi e ad Andrea Cotica di farci delle
foto commemorative.
Il sole brillava alto nel cielo e mi son dovuto togliere giaccone e maglione per il caldo, ad un certo punto mi sono anche fatto un turbante con la sciarpa, per evitare l'incocciamento della pelata. La barista mi ha anche offerto un bicchiere d'acqua fresca frizzante.
Il sole brillava alto nel cielo e mi son dovuto togliere giaccone e maglione per il caldo, ad un certo punto mi sono anche fatto un turbante con la sciarpa, per evitare l'incocciamento della pelata. La barista mi ha anche offerto un bicchiere d'acqua fresca frizzante.
Nella piazza non
circolavano molte persone ma a me piaceva così, quell'atmosfera
familiare e silenziosa. Si poteva chiacchierare fra noi senza
problemi, mentre i piccioni svolazzavano in tondo sulle nostre teste.
Le rondini non sono ancora arrivare ma credo che non tarderanno
ancora molto, le aspettiamo per San Benedetto. Intanto a mano a mano
arrivavano amici e conoscenti, prima Renzo Giuliodori, poi Adriano
Spoletini, poi Edi Castellani, poi... nel frattempo era già ora di
pranzo e c'è stato un annuncio del sindaco, Franco Capponi, il quale
ha invitato tutti gli espositori ad una degustazione di polenta,
l'annuncio è stato accolto da un mio applauso singolo. Dopo poco
l'assessore David Buschittari è passato dalla nostra postazione
facendoci omaggio di un “buono consumazione per polenta
vegetariana”, con parmigiano stagionato e burro casareccio di
Reggio Emilia.
Mentre stavamo lì a
goderci l'ultimo sole pomeridiano diversi bambini correvano e
giocavano felici. Antonello mi ha detto che un suo conoscente
americano gli aveva chiesto di pubblicare un libro con le immagini
delle piazze di paese ed il racconto della vita sociale all'aperto,
mi ha chiesto se volevo io scrivere qualcosa ed ho subito accettato
dicendo che la vita in piazza è il residuo di una tradizione
antichissima, che trae origine dalla vita pubblica della Grecia e di
Roma. Era la socialità del Forum dove la gente decideva il da farsi
per la comunità e gli amministratori poi sancivano con le leggi
quanto deciso dal popolo. Quella era vera democrazia diretta e si
svolgeva tutta in piazza.
Nel frattempo l'afflusso
dei visitatori nella Piazza Repubblica di Treia aumentava, giungevano
altri amici, Lauretta Mattiacci, Paolo Damiani, Giorgio Bartolacci,
Simonetta Borgiani assieme a Fernando Pallocchini de La Rucola, con
un fascio di riviste da dare in omaggio agli astanti. Sono quindi sopraggiunti gli amici Danizete Da Silva e Donatello Coppari, anche loro vegetariani ed animalisti, e si sono fermati al banchetto con noi.
Però a quel punto non si
poteva più parlare tranquillamente perché un complesso di
rocchettari soft aveva iniziato a suonare tamburi e chitarre, con gli
altoparlanti a tutto volume. Ho approfittato della confusione per
andare in solitario a bermi un cappuccino bollente all'altro
baretto, quello di Porta Cassero, dove per fortuna non giungevano le
note moleste. Ho potuto così rilassarmi e leggere i giornali locali,
che non riportavano però nulla del Festival di San Patrizio. Tornato alla mia postazione e dopo
aver sopportato pazientemente per un'altra oretta i fastidiosi rumori,
pensando come sarebbe stato più gradito un bel concerto della banda
comunale, musica dal vivo per gente viva, e non quel drumme drumme
dagli impianti elettronici, alle prime ombre della sera mi sono
ritirato nella quiete della nostra bella casa, a scrivere l'ultimo
resoconto della festa che, oggi 19 marzo 2017, si è conclusa.
Comunque debbo ammettere
che il complessino rocchettaro, ogni tanto suonava qualcosa di
decente, a parte l'eccessivo volume, musica sicuramente migliore
di quella tecno ed hard rock che in altre occasioni veniva spinta
nelle orecchie della povera gente.
Beh, a conti fatti, nell'insieme la giornata è stata piacevole e proficua, e noi dal nostro banchetto abbiamo potuto distribuire diversi volantini, sia per la costituenda sezione dell'Auser di Treia che per la Festa dei Precursori prevista al Circolo Vegetariano dal 23 al 25 aprile 2017. Ovviamente i lettori sono invitati.
Beh, a conti fatti, nell'insieme la giornata è stata piacevole e proficua, e noi dal nostro banchetto abbiamo potuto distribuire diversi volantini, sia per la costituenda sezione dell'Auser di Treia che per la Festa dei Precursori prevista al Circolo Vegetariano dal 23 al 25 aprile 2017. Ovviamente i lettori sono invitati.
Paolo D'Arpini
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