Il Centro Studi Storici Maceratesi apre il calendario degli eventi culturali programmati per il 2019 con la presentazione del libro intitolato “Giuditta da Morrovalle”, scritto dal socio Manlio Baleani, per le edizioni Affinità Elettive. La manifestazione avverrà Venerdì 1 marzo, alle ore 16,30, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata.
L’avvio del programma annuale è all’insegna di una novità che di primo acchito potrebbe apparire come un passo azzardato per un Centro Studi Storici che si è sempre occupato di ricerca storica, facendo attenzione al buon livello scientifico, cioè documentando tutto ciò che viene riferito. La novità consiste nel fatto che il libro che viene presentato è un romanzo, ma va sottolineato che si tratta di un romanzo storico ambientato nella prima metà dell’Ottocento, a Morrovalle. La scelta inedita per il Centro Studi di aver accolto la richiesta di un socio di presentare un suo romanzo, nasce dalla costatazione che la trama del racconto si innesta in un contesto di fatti storici realmente accaduti nel Maceratese, tanto che dei dieci personaggi protagonisti ben otto sono realmente esistiti.
Tra personaggi veri e fatti realmente accaduti l’autore colloca con fantasia le vicende di una giovane contadina, Giuditta appunto, che va a lavorare in una casa di nobili di Morrovalle dove, tra l’altro, le capita di incontrare un grande della letteratura del tempo, il poeta romano Giuseppe Gioachino Belli, il quale frequentava realmente le Marche e nella nostra provincia si fermava proprio a Morrovalle, ospite a Palazzo Roberti. Scriverà più volte che a Morrovalle la sua ipocondria si attenuava e riusciva a vivere con più salute e serenità. Il Belli a Morrovalle aveva amici e conoscenti e forse il suo cuore batteva forte per la bella padrona di casa, la marchesina Vincenza Roberti che il poeta aveva conosciuto a Roma, in quanto amica della moglie Mariuccia Conti. Le vicende che la fantasia dell’autore propone pongono a confronto due realtà sociali contrapposte, da un lato la vita di campagna, fatta di stenti, di fame e di continue sopraffazioni, dall’altro quella di un ambiente aristocratico, più tranquillo e sicuro, dove si mangiava più volte al giorno, dove ci si vestiva seguendo le mode che giungevano da Roma e dove cominciavano ad attecchire le prime idee liberali.
L’autore Manlio Baleani, profondo conoscitore e studioso dei sonetti di Gioachino Belli, ha colto la presenza di questi due mondi contrapposti nell’opera del poeta romano e li ha fatti entrare nella trama del romanzo innestandoli nel contesto di avvenimenti storici realmente accaduti. E gli avvenimenti storici che fanno da cornice alla trama sono quelli che vanno dalla Restaurazione del 1815, quando i francesi lasciarono la città di Macerata alle truppe austriache chiamate dallo Stato pontificio, al tentativo di insurrezione del 1817 miseramente fallito, fino ai moti del 1820 nei quali furono coinvolti i figli del conte Giuseppe Peruzzi che era stato Gonfaloniere di Macerata sotto il governo di Gioacchino Murat. Quelli furono anni nei quali, nelle Marche e nel Maceratese in particolare, alla disastrosa situazione generale causata dal passaggio delle truppe straniere si erano aggiunti i lunghi periodi di carestia nelle campagne e anche il tifo petecchiale che colpiva soprattutto le classi più povere. Nel romanzo vengono citati, oltre alla famiglia Peruzzi, tra cui la nobildonna Lavinia Aurispa, altri illustri personaggi come il conte Lazzarini di Morrovalle, i nobili Solari di Loreto, il conte Monaldo Leapardi di Recanati e la marchesina Vincenza Roberti.
Va sottolineato che per gli avvenimenti storici realmente accaduti l’autore indica in calce al volume le fonti consultate. Il programma della presentazione prevede un intervento introduttivo del prof. Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi Storici Maceratesi, a cui seguirà la relazione dell’autore Manlio Baleani che si avvarrà della collaborazione, per la lettura di brani, del prof. Fabio Macedoni e della sorella Antonella Macedoni. Nell’occasione i soci del Centro Studi potranno ritirare il volume 52 e regolarizzare la posizione associativa.