Treia, 5 aprile 2020 - Si avvicina la Santa Pasqua e siamo ancora in ritiro domiciliare (a causa del Covid19). Oggi è la Domenica delle Palme e la tradizionale distribuzione dei ramoscelli d'ulivo quest'anno sicuramente non si terrà. Dovremo arrangiarci, ognuno per sé e Dio per tutti. Io sono fortunato perché proprio sotto casa, nell'orto di Caterina, ci sono 4 begli ulivi ed un rametto potrò raccoglierlo e benedirlo io stesso, come segno di buona fortuna.
Si dice che Gesù, in questa che è chiamata la Domenica delle Palme, giunse a Gerusalemme in groppa ad un'asina bianca e fu accolto dalla popolazione giubilante con l'offerta di ramoscelli d'ulivo. L’ulivo è l'albero più significativo delle tre religioni monoteistiche che con il suo olio “crea la luce”, che è “l’asse immobile della terra”, che rappresenta Abramo l’antenato comune degli ebrei, dei cristiani e dei musulmani. Il ramoscello d’ulivo portato dalla colomba a Noè è anche qui il segnale di nuova luce e la ripresa della vita sulla terra.
Vorrei dire due parole anche sul veicolo scelto da Gesù: l'asino, umile compagno di viaggio del Figlio dell’uomo.
L’asino è un animale molto intrigante, simboleggia ignoranza e intelligenza. Giuseppe su un’asina condusse Maria e Gesù in Egitto.
Secondo Giordano Bruno l’asino era la creatura più sapiente, ma la storia e la letteratura gli hanno riservato un ingiusto trattamento: l’asino è stato sbeffeggiato e insultato. E anche oggi, quando lo si nomina, spesso è solo per ricordarne la testardaggine o la scarsa intelligenza. Il simpatico animale ha avuto però una possibilità di rivincita, è stato scelto dal Salvatore come suo compagno di viaggio...
Buona Pasqua di Resurrezione a tutti!
Paolo D'Arpini
I vantaggi del ritiro domiciliare – Scrive T.R.: "Restare in casa non è un sacrificio ma una doppia opportunità: ostacolare il contagio e dialogare con i familiari"
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