domenica 9 agosto 2020

Festa dell'Acquacotta - Moje di Treia 8 agosto 2020 - Resoconto




L'8 agosto è per me e Paolo, una ricorrenza da celebrare da tempo: in primis è l'anniversario della dipartita dal corpo del suo nonno spirituale, Nityananda, avvenuta l'8 agosto del 1961, in più siamo nel pieno dell'estate, siamo  in vacanza e siamo insieme, ed anche questa è una situazione da festeggiare. La tradizione della Festa dell'Acquacotta è  inziata tanti anni fa allorché  lui ricevette in questa data la visita di due amici, Susy Blady (Maurizia Giusti) e  Patrizio Roversi, a Calcata, e per l'occasione, per festeggiarli degnamente, riesumò (o forse si inventò)  questa festa  contadina ormai in "disuso”.


L'acquacotta è un cibo  tradizionale di pastori e contadini che, dopo il lavoro nei campi e nei pascoli, accendevano il fuoco sotto a una vecchia pentola e ci cacciavano dentro tutto quello che avevano o trovavano (erbe selvatiche – le poche che si trovano in questo periodo, croste di formaggio, pane secco). Un cibo povero, ma gustoso (per chi si azzarda ad assaggiarlo).

E allora l'8 agosto 2020, nel tardo pomeriggio, ci siamo recati con Caterina, la figlia di Paolo  venuta da Bracciano, 


e Marco, un nuovo amico, inviatoci da Sonia Baldoni, a casa di Andrea e Chiara, in contrada Moje, a Treia, un posto magico, da noi scoperto solo da due-tre anni. La festa era stata pensata ormai da tempo; il posto si presta in quanto c'è un grande spazio all'aperto, per cui non ci sarebbero stati problemi per rispettare le disposizioni anti-covid e i nostri amici ospiti sono una ricchezza in fatto di energia (da vendere) e a risorse culturali e culinarie. 


Andrea Biondi, che è anche un poeta,  e suo padre con Chiara Teloni e Maurizio Angeletti  allestiscono storie con burattini da loro fabbricati, compreso il castello, mentre  altri amici venienti da Rimini, tra cui i genitori di Andrea, hanno formato un gruppo musicale intitolato alla bisnonna Adelina.

Prima di iniziare lo spettacolo Andrea, Maurizio, Felice Colaci, del Seminasogni, e Paolo D'Arpini di Auser Treia   hanno contribuito chi con una spiegazione riguardo alla storia di questa festa e il suo significato, chi con poesie a sfondo sociale, umano e contadino chi con la descrizione della ricetta  e della tradizione dell'acquacotta contadina.  Da un lato della corte  era stato allestito anche un banchetto con alcune pubblicazioni bioregionali, libri di poesie e simili. Alcuni bambini hanno anche allestito un banchetto del riciclaggio molto simpatico.


Dopo le parole e le poesie c'è stato lo spassosissimo spettacolo di burattini, con tanto di personaggi tipici come Sandrone e Colombina, facendo la gioia di grandi e piccini. La ricetta dell'acqua cotta proposta alla Festa comprendeva piantaggine, ortica, malva, tarassaco, sonchus, parietaria, rucola selvatica e tante altre erbe. Mentre stavamo riuniti in cerchio è arrivata anche l'amica Gigliola Rosciani che ci ha raccontato come preparare crauti, pomodori secchi frullati e conditi, crema di erbe selvatiche, lupini in salamoia, kefir e kombutcha.


Verso le ore 20 è iniziato il concerto di musica popolare del gruppo di Adelina che ha suonato divinamente un vasto repertorio di musica popolare “occitana” (di cui non conoscevo neanche l'esistenza), cioè (per gli ignoranti come me) di una regione del sud della Francia che ha come capoluogo Tolosa. Il gruppo di Adelina è numeroso, circa 10 componenti che suonano quasi tutti l'organetto. C'erano in più alcuni percussionisti, una fisarmonica, una chitarra, un basso tuba e una ghironda (un meraviglioso strumento che è anche il titolo di uno dei libri di poesie di Andrea. Spero proprio di poterli riascoltare presto o almeno di poterli sentire su supporto digitale.


Un inciso. La mattina del 9 agosto abbiamo incontrato in centro a Treia due signore che fanno parte del gruppo a cui abbiamo chiesto alcune informazioni e ci hanno raccontato che il gruppo è stato fondato 6 anni fa a Rimini, da cui quasi tutti loro provengono (tranne Andrea che stava a Misano) e che hanno suonato assieme per circa un anno, dopodiché Andrea si è trasferito a Treia e quindi erano 5 anni che non provavano insieme.

Ringrazio tutti gli organizzatori per l'opportunità di trascorrere una serata ricca di tante sollecitazioni emozionanti e tutti i partecipanti per il clima gioioso e amicale che si è venuto a creare. Tutte i generi e le generazioni viventi erano presenti e in armonia e Amore.

Caterina Regazzi

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