– Si torna a parlare del Tap (Trans Adriatic Pipeline), per sensibilizzare le popolazioni sulla tutela e benessere dei territori interni interessati alla costruzione di un lunghissimo gasdotto che taglierà longitudinalmente in due l'Italia. Un impianto che richiede zone di rispetto e pone grandi rischi lungo tutto il suo percorso, soprattutto nell'area del centro Italia... Il TAP fa parte del Corridoio sud e trasporta in Europa il gas estratto dal giacimento Shah Deniz, nella sezione azera del Mar Caspio. Da lì, via Adriatico, il gasdotto attracca in Puglia e pian piano risale lungo tutta la penisola, costeggiando gli appennini.
Ovviamente attraversa anche Abruzzo, Marche e Umbria, e questo è motivo di preoccupazione anche perché la zona è interessata a ricorrenti scosse sismiche. Il m5s, che inizialmente si era dichiarato contrario alla costruzione di questo pericoloso progetto, una volta salito al governo si è subito adattato alle esigenze di “mercato”. Perché il M5S ha cambiato l’idea sul Tap? Questo gasdotto potrebbe davvero diventare l'alternativa al gas russo e risolvere il problema del caro bollette?
Intanto facciamo un po' di cronistoria:
Il progetto TAP è stato approvato durante il governo Monti ed il tracciato è iniziato sotto i governi Renzi e Gentiloni (Di Maio aveva promesso di chiuderlo in campagna elettorale, ora non lo può fare perché, dice lui, ci sarebbe da pagare la penale. Salvini invece è convinto di andare avanti… quindi in un modo o nell'altro Di Maio e Salvini fanno esattamente come Renzi e Gentiloni. Con una scusa o con l'altra il TAP va avanti… a vantaggio di chi?). Evidentemente qualsiasi governo italiano non può esimersi dal sostenerlo poiché è un progetto obbligato, per ragioni geopolitiche superiori.
La persistenza del rischio
sismico fa molto temere per i rischi al nostro territorio
dell'avanzata del gasdotto Snam Rete Adriatica Brindisi-Minerbio (e
proprio a Minerbio, sembra che il gas verrebbe stipato). Tutto il
percorso TAP attraversa zone sismiche con condotte del diametro
di ben 120 cm, un’infrastruttura di quasi 700 km di lunghezza
(collegata a sua volta al TAP dell'Azerbaigian), che sta
attraversando tutte le aree a più elevato rischio terremoti
dell’Italia centrale, compresi ben tre crateri sismici tra Umbria,
Marche ed Abruzzo e la stessa Emilia, nonché le zone di alto pregio
naturalistico dell’Appennino (considerando -inoltre- che a lato,
come non bastasse, insiste il fracking delle trivelle
nell'Adriatico).
Queste opere servono esclusivamente al
progetto di trasformare il nostro paese in un HUB DEL GAS, per
l'import/export di metano, riservato al profitto del proponente. Sono
scelte imposte dall’alto, non giustificate da finalità di pubblica
utilità, perché il gas che attraverserà il metanodotto non serve
al fabbisogno del Paese ma alle operazioni commerciali private della
Snam sul mercato internazionale degli idrocarburi.
Con una
vera e propria beffa, si scaricano i costi di un’infrastruttura
inutile e dannosa sulle bollette di tutti gli italiani e tutti i
rischi sulle comunità locali, che dovranno pagarne i pesanti effetti
sul turismo, sull’agricoltura, su un’economia locale già messa
gravemente in ginocchio.
La decisione di trasformare l'Italia
in un HUB DEL GAS è stata presa senza alcun dibattito pubblico in
un paese che è tra i più vulnerabili in Europa per il rischio
sismico e quello idrogeologico.
Tra le tante
sottovalutazioni non si tiene conto dell’immane disastro
dell’Italia ridotta a hub del gas per l’Europa, della totale
inutilità del TAP per il fabbisogno energetico italiano, del suo
contributo alla catastrofe climatica e dell’appena accennato
pericolo che comporta la concentrazione del gas in arrivo dal Tap
negli impianti di stoccaggio, reiniezione ed estrazione nella bassa
padana a fortissimo rischio sismogenetico...
Paolo D'Arpini
P.S. - Per fare il punto della situazione attuale, segnaliamo un'intervista di Sputnik a Gianluca Maggiore, portavoce del Comitato No Tap, che si batte contro la costruzione del gasdotto che dovrebbe portare in Italia il gas naturale proveniente dall’Azerbaijan: https://www.youtube.com/watch?v=w488kC8ujTo
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.