Tempo addietro, in una calda giornata di metà settembre, feci quattro chiacchiere con un anziano artigiano di Treia, incontrato in piazza, si chiama Luigi (Gigetto di soprannome), egli mi raccontò (oltre che parlarmi della sua famiglia) alcune storie interessanti sugli eventi locali, ad esempio mi ha confidato che lui era il muratore “ufficiale” del santuario francescano del SS. Crocifisso, costruito sopra le rovine di un antico tempio dedicato ad Iside, ove in epoca romana insisteva l’antica città chiamata Trea (che poi in epoca medioevale si spostò sulla collina chiamata Montecchio, recuperando infine -grazie ad un papa- il nome di Treia).
Egli afferma di aver assistito a tutti gli scavi effettuati dagli archeologi di Macerata per recuperare le vestigia antiche ed i reperti rinvenuti furono poi suddivisi tra il museo di Macerata e quello di Treia. Attualmente alcuni piccoli cocci incastonati nel frontale del monastero, in cui sono raffigurati Iside, un cinghiale ed altri simboli, sono in realtà delle copie. Poi mi ha fatto vedere una foto di una riproduzione di un famoso quadro della Madonna, che lui conserva a casa sua, ereditata da suo nonno, l’originale è attualmente custodito nel Duomo, di cui nei prossimi giorni si festeggia il bicentenario.
Infine mi ha anche detto di aver abitato per un certo periodo nella casa in cui ora risiedo, e di averci fatto dei lavori di restauro. La cosa successe parecchi anni fa quando per una serie di circostanze si trovò senza casa e fu ospitato da Annetta, la nonna di Caterina. Mi ha narrato anche altre cosette interessanti, come ad esempio di quella volta che difese il padre di Caterina, Fausto, dall’aggressione di un “destrorso” (che non aveva gradito di essere stato da lui invitato ad una manifestazione comunista) e così ho raccolto queste testimonianze (ed altre ancora che per il momento non vi racconto) che potrò forse inserire su una nuova edizione riveduta e corretta del mio libro "Treia: storie di vita bioregionale" al quale sto lavorando... Intanto vi informo che l'edizione corrente di questo libro è reperibile presso la biblioteca di Auser Treia...
Paolo D’Arpini
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