Respiriamo la stessa aria, beviamo la stessa acqua, calpestiamo lo stesso suolo, siamo abitanti di Treia. Il nostro vivere qui però non è una semplice partitura di servizio. Abbiamo scelto di vivere qui, o ci siamo nati, perché dentro di noi sentivamo lo stimolo di ritrovare noi stessi, di capire chi siamo. Sembra una strada lunga ma non possiamo far altro che essere già quel che siamo. Dobbiamo far pace con noi stessi prima di pensare di cambiare il mondo. Il nostro non è un messaggio -e nemmeno un parlare senza sapere di cosa- è semplice esistere, nel momento presente.
L’esistenza a Treia, soprattutto in questo momento di crisi sociale ed economica, è caratterizzata dalla capacità d’inventarsi la vita, la fantasia del lavoro creativo -della sopravvivenza creativa. Noi che giorno per giorno scegliamo di vivere e lavorare a Treia, senza fuggire altrove, siamo benedetti come pure condannati dal destino.
Ci dobbiamo arrangiare senza certezze. Forse è la condizione di ogni altro essere umano –direte- credo però che qui a Treia, in modo particolare, ognuno di noi ha sentito dentro di sé quel fuoco, quel desiderio di armonia e completezza e quella voglia di esprimersi nel produrre qualcosa di bello, non soltanto per denaro. Che sia arte, artigianato, poesia, canto o teatro è solo il modo intercambiabile. Proprio per valorizzare questa capacità intrinseca è sorta l’idea di organizzare una festa del lavoro creativo per l'8 dicembre 2016, una semplice fiera paesana forse ma anche una meravigliosa fiera campionaria del genio di Treia.
Presso gli antichi piceni e sabini, indicati come i primi componenti della comunità treiese, c'era l'usanza di compiere dei riti in concomitanza delle varie stagioni. Verso la fine dell'autunno, attorno ai primi di dicembre, ci si predisponeva alla pausa invernale nel lavoro dei campi. Il momento in cui la natura accoglie i semi e l'uomo si ritira per produrre quelle cose e quegli oggetti che gli saranno necessari per il prossimo anno di lavoro. Quindi questo è un momento creativo, un momento di riflessione e di progettazione.
Tra l'altro in questo periodo si dava maggiore importanza alla socializzazione, come integratore per il mantenimento del patrimonio comune di conoscenze, soprattutto in campo artistico, artigianale, ludico. Il modello culturale e politico delle antiche popolazioni originarie di Treia era basato sul policentrismo, sulla conservazione dell’habitat e sulla diversificazione espressiva, la nostra era una civiltà che sapeva usare le mani ed il cervello per plasmare, forgiare, produrre in modo creativo.
La Festa dell'8 dicembre, denominata "Fierucola delle Eccellenze Bioregionali", che quest'anno si svolge a Passo di Treia, non è però una semplice ri-proposizione di un’immagine del passato ma è il vivere quello spirito nelle condizioni presenti.
Paolo D'Arpini
P.S. Ovviamente a tutt'oggi siamo ancora in attesa della concessione della struttura comunale dell'antico Mulino, ma confidiamo nella collaborazione ed accoglienza dell'amministrazione treiese. Tra l'altro vorremmo chiedere anche l'uso del Teatro parrocchiale e stiamo aspettando l'occasione propizia per farlo, visto che al momento il precedente parroco è stato trasferito in altra sede...
RispondiEliminaAggiornamento:
RispondiEliminaPasso di Treia. Concessione locali – Abbiamo ricevuto da parte del Comune di Treia una lettera Prot. N.18642 del 14-10-2016 inerente la "FIERA DELLE ECCELLENZE BIOREGIONALI" - 08.12.2016 - CONCESSIONE PATROCINIO E LOCALI DELLA TORRE DEL MULINO DI PASSO DI TREIA . In cui sostanzialmente si comunica la concessione del patrocinio morale e dell'uso gratuito del solo piano terra della Torre Mulino di Passo di Treia (il seminterrato ed i piani superiori non sono agibili). La manifestazione verrà segnalata nel sito del Comune e attraverso i normali canali di comunicazione per la divulgazione dell'evento. Ringraziamo pertanto l'Amministrazione comunale di Treia per il Patrocinio e per la collaborazione...”
Aggiornamento
RispondiEliminaLa mattina del 18 ottobre 2016, David Menichelli, Simonetta Borgiani ed il sottoscritto, siamo stati assieme al tecnico comunale Valerio Fratini a prendere le misure del piano terra della Torre Molino di Passo Treia e della spianata antistante, per calcolare gli spazi a disposizione per la Fierucola delle Eccellenze Bioregionali dell'8 dicembre. Successivamente mi sono recato al Comune per precisazioni e chiarimenti sulle modalità d'uso, avendo parlato con la dottoressa Palmieri, la comandante dei vigili Foglia e con il sindaco Franco Capponi. La settimana prossima faremo una nuova perlustrazione dei luoghi per stabilire gli ultimi dettagli sull'uso degli immobili e degli spazi esterni e le incombenze burocratiche da espletare. Ringraziamo i tecnici comunali per la collaborazione ed il sindaco per l'attenzione dimostrata.
Paolo D'Arpini