mercoledì 30 ottobre 2019

Treia. Fierucola delle Eccellenze Bioregionali - V Edizione, 8 dicembre 2019 - Programma


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La Fierucola delle Eccellenze Bioregionali di Treia è una sorta di esposizione campionaria della creatività treiese e del territorio bioregionale circostante. Un appuntamento importante per la promozione della creatività artistica, sociale, culturale, artigianale e agricola.

La Fierucola è una manifestazione itinerante nata 4  anni fa (2015) al Mercato Coperto del centro storico di Treia e che ritorna  quest'anno nella stessa ubicazione dalla quale è partita.

Al Mercato Coperto e zone limitrofe  troverete prodotti bioregionali, a partire da quelli agricoli e trasformati, sino alle produzioni artigianali di vario genere: lavorazione del legno, del cuoio, della stoffa, della ceramica, del ferro, riciclaggio di oggetti usati ancora buoni, esposizione di manufatti realizzati dai bambini,  etc. 

Lo scopo della Fierucola è quello di rinsaldare i rapporti sociali, promuovendo il lavoro creativo, artistico, ecologico ed incentivando il senso della collaborazione e solidarietà comunitaria. Non mancheranno momenti ludici con accompagnamento di musiche tradizionali popolari all'organetto ed altro ancora...

La Fierucola della Eccellenze Bioregionali, patrocinata dal Comune di Treia, sarà aperta al pubblico l'8 dicembre 2019, a partire dalle ore 15 sino alle ore 19.


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Da sinistra: Barbara Rossetti, Paolo D'Arpini, Simotta Borgiani


Programma generale:
"Fierucola delle eccellenze bioregionali" (V Edizione)
Treia 8 dicembre 2019
Piazza della Repubblica – Mercato Coperto
(Prima della Fiera, alle ore 10.30: Passeggiata al centro storico  archeologico-naturalistica  alla scoperta della vegetazione spontanea e di piccoli e grandi segreti della città, partenza dalla Sede di Auser Treia, Via Lanzi 20).  
Ore 15:00 – Sotto il Mercato Coperto. Apertura degli spazi espositivi e inaugurazione della Fiera delle eccellenze bioregionali: Prodotti agricoli ed artigianali, opere d'arte e libri, attività associative, sportive, di educazione giovanile, di animazione per l'infanzia, di cooperazione sociale e di promozione dei prodotti tipici locali.
Ore 16:00 – Auto-presentazione degli espositori
Ore 17:00 – Presentazione del Comitato e interventi su: identità locale, solidarietà, capacità produttiva di piccola economia, lavori alternativi, alimentazione bioregionale, storia e cultura locale.
Ore 18:00 – Momenti di intrattenimento con musica e danza popolare, performances artistiche e recitazioni poetiche,  arrivo del Babbo Natale  zampognaro. 
Ore 19.00 – Brindisi finale e saluti

Per maggiori informazioni

auser.treia@gmail.com - adessoyoga@gmail.com,  info@comune.treia.mc.it - treiacomunitaideale@gmail.com - 
Tel. 0733/216293 - 338.3125143

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sabato 12 ottobre 2019

Passo di Treia, 12 ottobre 2019 - Il gioco degli Dei all'Arrocco Festival... e tutto finì a vincisgrassi



In prima piano le teste di Tullio Patassini, Ludovica Medei, Tommaso Sileoni e sullo sfondo Paolo Maurensig, Alessandra Fermani  e Luciana Montecchiesi


...scacco matto al re od all'Arrocco? Mi son chiesto parafrasando il titolo dell'Arrocco Festival organizzato nella Torre medioevale di Passo Treia (edificata come opera di difesa per preservare il molino annesso dalle ruberie dei briganti e dei signori di paesi vicini) iniziato  il 12 ottobre 2019. Nel primo pomeriggio qui si è svolta una interessante manifestazione culturale dedicata al gioco degli scacchi. 

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Per l'occasione è stato invitato lo scrittore Paolo Maurensig che ha presentato il suo libro "Il gioco degli Dei". E di Dei o nuovi Dei, come vengono definiti i personaggi che oggi contano in società, all'incontro ce n'erano parecchi, amministratori di vario grado, da quello parlamentare al regionale sino al comunale, docenti universitari e di scuole secondarie, intellettuali e poeti, rappresentanti di enti e di associazioni, fotografi, giornalisti... insomma la creme della creme della società, il bel mondo di Treia e dintorni. Tutto in onore del gioco degli scacchi, meglio definito come "arte" del ragionamento e dell'analisi, a favore della crescita in intelligenza della gioventù. 


L'evento è continuato anche il 13 ottobre con una tappa del torneo giovanile di scacchi ed una conferenza sul "Gioco degli scacchi a scuola" curata da Marco Pelagalli. Ma tornando alla presentazione del libro di Maurensig, malgrado un suo forte abbassamento di voce che l'ha costretto a sussurrare parole a volte inaudibili al microfono, c'è stato un susseguirsi di letture, interventi e commenti che hanno appassionato il pubblico, spesso sollecitandolo all'applauso. 


203 copie del libro sono state ordinate all'editore Einaudi Marche, con il contributo di vari sponsor tra cui, Avis Treia, Carima, APM, ASD, etc., per farne dono a tutti gli allievi di scuola media inferiore di Treia. Un dono, integrato dall'Avis Treia, con uno zainetto ed una penna, per promuovere la lettura la scrittura e le attività creative in sostituzione dei giochetti virtuali a cui purtroppo molti ragazzi dedicano gran parte del loro tempo. Dono molto gradito sopratutto dalla nuova preside dell'Istituto Paladini, prof.ssa Angela Fiorillo, e descritto da Antonio Liturri dell'Einaudi come una forma d'incoraggiamento alla lettura denominata "lo struzzo a scuola". In questo caso trattasi di uno struzzo che non abbassa la testa ma l'alza verso la conoscenza. 

 Le presentatrici Alessandra Fermani e  Paola Acciaresi non hanno lesinato parole d'elogio nel presentare i vari intervenuti che si sono succeduti sul palchetto, tra cui segnalo: gli amministratori comunali Ludovica Medei e Tommaso Sileoni che hanno regalato a Maurensig una copia del libro su Treia  della nostra concittadina Dolores Prado; l'on Tullio Patassini che ha ricordato come nel gioco degli scacchi non ci siano solo alfieri, cavalli, regina e re ma anche semplici pedine che -se ben utilizzate- possono anche dare scacco al re; l'assessore regionale Angelo Sciapichetti che ha menzionato la discussione in corso nel Consiglio regionale sui modi per contrastare la ludopatia.

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Il prof. Alberto Meriggi ha ricordato la fuga del podestà di Treia, che fece proditoriamente liberare Corrado D'Antiochia, fatto prigioniero dai treiesi nel 1263, ed in cui  -durante il processo intentatogli dai treiesi- a sua difesa e contro gli accusatori addusse anche il furto da lui subito da una banda di facinorosi che irrompendo nella sua abitazione, tra le altre preziosità avevano asportato una pregevole scacchiera, questo a riprova che tale gioco era già allora in auge. 

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Chaturanga - Giocato da Sri Krishna e dalla sua sposa Rukmini 

A dire il vero, come raccontato nel libro "Il gioco degli Dei" del Maurensig gli scacchi hanno un'origine molto molto più antica, Il progenitore, una sorta di gioco d'astuzia da tavolo, si chiamava "Chaturanga" e fu inventato in India, originariamente era  da disputarsi fra quattro giocatori, in rappresentanza delle 4 caste, e poi -per facilitazione di movimento- tra due soli contendenti. Un grande divulgatore e appassionato di questo gioco, negli anni più recenti, fu Malik Mir Sultan Khan, un uomo del popolo che prese il nome della casata del suo maharaja e attraverso di lui fu trasmessa la passione degli scacchi anche in occidente. 

Paolo Maurensig ha raccontato di come il suo primo amore fosse stata la scrittura, poi sostituita dagli scacchi ed in seguito dalla musica ed ora è ritornato agli scacchi ai quali ha dedicato già quattro libri. "Giocare a scacchi non è un divertimento – ha detto lo scrittore- poiché non è un gioco di fortuna ma di abilità, perciò non si può dire che sia divertente, anzi procura grande tensione. L'affinità tra lo scrivere e gli scacchi sta nel cercare dentro di noi l'ispirazione di come muoversi sia nella scacchiera che sulla carta bianca. Per esprimersi liberamente e seguire l'intuizione interiore occorre liberarsi dal credere in religioni e ideologie, perché se si cerca di prevalere sull'altro l'ispirazione della giusta mossa viene a mancare. Scrivere in funzione del successo o giocare a scacchi per vincere la partita ci fa perdere l'amore per noi stessi, per fortuna io mi voglio bene e non ho di queste pretese...". C'è da dire che Paolo Maurensig è nativo di Gorizia, che può essere considerata una città mitteleuropea, cioè che "sta nel mezzo". 

Alla domanda di quale sia il suo pezzo preferito negli scacchi egli  ha risposto "il Cavallo, per la sua libertà di movimento, anche se la Regina è la più forte..." e a dimostrazione della sua passione ha disegnato un profilo equino unitamente alla sua firma a tutti coloro che gli chiedevano di autografargli il libro, che è andato letteralmente a ruba. 

 Quasi tutti felici e contenti e sazi di cultura si sono poi affrettati nella sala adiacente per degustare i vincisgrassi cucinati dai Cuochi Maceratesi,  auto-nominatisi "alfieri" di questo piatto tradizionale maceratese, che anche a Treia ebbe e tutt'ora ha molti apprezzatori, tra cui la mia compagna Caterina Regazzi. Attorno al tavolo del rinfresco,  gli astanti dimentichi del proprio ruolo in società, si sono tutti affratellati annaffiando le lasagne con calici di verdicchio, il vino che meglio si abbina con questa specialità culinaria locale.

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Ringrazio per essere stato invitato a questa bella iniziativa, organizzata in particolare  con  l'impegno di Caterina Ciambotti dell'ASD Scacchi e Andrea Mozzoni dell'Avis Treia.

Paolo D'Arpini

A sinistra Angela Fiorillo, al centro Alberto Meriggi, a destra Paolo D'Arpini


Alcuni rappresentanti istituzionali visti di faccia

... e tutto finì a vincisgrassi


Ringrazio Luciana Montecchiesi  per le immagini:  https://www.facebook.com/photo.php?fbid=2598135523606001&set=a.2598134066939480&type=3&theater


P.S. - Avevo preso talmente tanti appunti da poter scrivere io stesso un romanzo... mi sono frenato in tempo sapendo che tanto su internet più di una paginetta i lettori non leggono... Comunque se volete saperne di più potete contattare Andrea Biondi e Maurizio Angeletti con i quali mi sono confidato...





mercoledì 2 ottobre 2019

Amandola. 11, 12, 13 ottobre 2019 - Assemblea per “AUTO-RICOSTRUZIONE NEL CRATERE SISMICO”


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INCONTRO NAZIONALE
LA RICOSTRUZIONE DEL CRATERE
COME OPPORTUNITÀ DI INNALZAMENTO DELLA NOSTRA CAPACITA’ DI RESILIENZA
11-12-13 OTTOBRE 2019 
presso la ex casa del parco – via Indipendenza, ad Amandola (FM)

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Chi vive al di fuori dell’ampia zona colpita dal terremoto del 2016, a causa di un mancanza di informazione seria e non propagandistica, immagina che nella zona del cratere sia “tutto a posto” e che, a tre anni dall'evento, la ricostruzione sia stata avviata e magari sia a buon punto.Eppure gli abitanti del posto, i “terremotati”, di ricostruzione ne hanno vista ben poca.

Mesi addietro, insieme ad altre associazioni abbiamo iniziato la campagna “AUTORICOSTRUZIONE NELCRATERE” (pg fb   sito web )  con lo scopo di permettere l’accesso ai contributi statali per la ricostruzione anche ai cantieri in autocostruzione familiare.  Abbiamo organizzato incontri, petizioni (Link alla petizione), workshop, abbiamo studiato le innumerevoli leggi, decreti, determine, emanate per gestire la ricostruzione ed abbiamo elaborato un documento che abbiamo consegnato al Commissario Speciale per la Ricostruzione, Piero Farabollini il giorno 16/07/2019 (Lettera al commissario straordinario ) .
Il nostro entusiasmo e le nostre convinzioni, via via che ci addentravamo nei meandri delle problematiche della ricostruzione, si sono sempre più scontrate da un lato con una situazione generale caotica, politica e amministrativa, e dall'altro con la stanchezza e la delusione delle persone colpite dal terremoto.
Ci siamo resi conto che i problemi della ricostruzione nel cratere non sono problemi peculiari di quei luoghi, ma coinvolgono tutto il paese. Ed infatti ogni volta che accadono eventi estremi, dal nord al sud, le problematiche sono sempre le stesse. Sono problemi che trovano origine nei nodi mai risolti che affliggono tutti i cittadini (la burocrazia, lo scontro tra le amministrazioni, la mancanza di visioni politiche di ampio respiro, l’annoso problema dell’abusivismo edilizio che non è mai stato affrontato in modo serio ed efficiente, l’autodeterminazione e autonomia dei cittadini, il rispetto dell’autonomia dei professionisti, l’incapacità congenita a legiferare in favore del benessere della comunità, etc etc)
Capite bene, che è difficile limitarsi a parlare di autocostruzione familiare, in questo quadro generale così caotico e deprimente. E comunque – perché’ noi non demordiamo – anche volendo imperterriti portare avanti le nostre istanze, occorre capire bene i termini del problema al contorno poiché’ altrimenti finiremmo col vanificare la nostra azione che comunque con questi problemi deve prima o poi scontrarsi.    

Ogni evento calamitoso che colpisce una comunità, se affrontato in modo competente e dignitoso, può rappresentare un’opportunità di crescita per le comunità.  Un terremoto di così grande estensione e conseguenze è come una lente d’ingrandimento puntata non sulla zona colpita, ma sui problemi di sistema dell’intera comunità di cui quella zona fa parte. Dobbiamo tenerne conto, parlarne, cercare di capire  e volgere al bene quello che adesso sembra soltanto pieno di negatività e sfiducia.


  • All'incontro interverranno abitanti del luogo colpiti dal terremoassociazioni che lavorano da anni sul tematecnici impegnati nelle pratiche della ricostruzione. Ci parleranno dei loro problemi e cercheremo di capire con loro quali sono le problematiche ed i limiti del modello di ricostruzione che lo Stato sta portando avanti nella zona del cratere  
  • Ascolteremo i racconti delle esperienze “virtuose”, di chi, nel passato, dopo un evento calamitoso, si è trovato nella stessa situazione degli abitanti del cratere e ha cercato risposta ai propri problemi, attraverso forme di organizzazione “diverse” ed in un certo senso alternative rispetto a quella proposta.
  • Parleremo anche della campagna AUTORICOSTRUZIONE NEL CRATERE, di come si è svolta, di come intendiamo proseguirla e cercheremo di trarre suggerimenti per la nostra azione futura dall’incontro e dall’ascolto delle tante esperienze vissute.
  • Parleremo dell’autocostruzione familiare, di come funziona, di come e’ organizzata la sicurezza sui cantieri ascoltando anche alcuni autocostruttori che stanno portando avanti il loro cantiere in autocostruzione familiare.  
  • Parleremo più approfonditamente delle problematiche dell’associazione A.R.I.A. FAMILIARE APS, per migliorarne, con l’aiuto di tutti, l’efficacia.
  • In concomitanza con l'incontro abbiamo organizzato anche l'assemblea dei soci dell’Associazione A.R.I.A. FAMILIARE APS  
Cercheremo, nel nostro piccolo, di dare visibilità, anche al di fuori della zona del cratere, a queste popolazioni colpite dal terremoto, a cui i mezzi d’informazione nazionali non danno voce, con l’intento di aiutare loro ma anche di aiutare noi stessi a ritrovare un barlume di umanità’. E per ricostruire non solo le loro comunità ma anche le nostre. E sulla base di tutto questo, con nuovo slancio, ripartire.
Il convegno è pubblico e aperto a chiunque voglia partecipare

Sono previsti C.F. per gli architetti   

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Potete approfondire il tema dell’incontro a questi links
link: MANIFESTO     
linkLOCANDINA  
link: pg fb evento  

Tutti coloro che intendono partecipare all'incontro, sono pregati di compilare il MODULO DELLA SCHEDA DI ADESIONE che potete scaricare a questo LINK
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La stampa, le radio e le televisioni sono invitate a partecipare e a darne cortese diffusione.  
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Informazioni: Per qualsiasi chiarimento si prega di mettersi in contatto con: segreteriaariafamiliare@gmail.com  o con Sara Campanelli cell: +39 329 615 2628; Virginia Stammiti +39 334 855 8960   

Vi aspettiamo!

A.R.I.A. FAMILIARE (Associazione Rete  Italiana Autocostruzione FAMILIARE)
Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata.  (Margaret Mead)