All’Assessore Per l’Agricoltura, On. Anna Casini - Regione Marche
Gentile Assessore, On. Anna Casini,
l’epoca d’Internet aiuta a superare le difficoltà di contatto e facilita l’approccio con le Istituzioni. Questa possibilità che viene offerta ai cittadini di essere più vicini ai loro Amministratori mi spinge a raggiungerLa telematicamente per prospettarLe un’iniziativa che potrebbe interessare codesto Assessorato.
l’epoca d’Internet aiuta a superare le difficoltà di contatto e facilita l’approccio con le Istituzioni. Questa possibilità che viene offerta ai cittadini di essere più vicini ai loro Amministratori mi spinge a raggiungerLa telematicamente per prospettarLe un’iniziativa che potrebbe interessare codesto Assessorato.
Innanzi tutto mi presento, il mio nome è Paolo D’Arpini e dal 2010 ho trasferito la mia residenza in Provincia di Macerata, a Treia. Sono il presidente dell’Associazione Circolo Vegetariano VV.TT. nonché referente del Comitato Treia Comunità Ideale.
Già alcuni anni fa, il 30 e 31 ottobre 2010, si era tenuto un convegno nazionale della Rete Bioregionale Italiana in quel di San Severino Marche (Macerata), durante l’incontro è stata discussa la proposta di Legge avanzata in parlamento per favorire l’Agricoltura Contadina. La proposta è stata ripetuta in varie occasioni durante gli ultimi anni ed anche quest’anno, è stata menzionata durante l’incontro “Forum del lavoro bioregionale sostenibile – Laboratorio sociale, economico e culturale”, tenuto a Treia il 23 aprile 2016: http://www.comune.treia.mc.it/eventi-cms/forum-del-lavoro-bioregionale-sostenibile/
“Appello per l’agricoltura contadina”
Considerando che non si può fare a meno della biodiversità, ovvero i sistemi naturali che sostengono la sopravvivenza di noi tutti. Osserviamo che anche qui nelle Marche avanza la desertificazione (non soltanto siccità bensì perdita dell’humus in seguito al dilavamento dei terreni di superficie), la deforestazione, l’utilizzo improprio dei terreni per produzione elettrica, l’impoverimento dei suoli dovuti a monoculture, la modifica dell’ambiente e, in generale, la dispersione del patrimonio biologico delle specie animali e vegetali, tutti aspetti che determinano una perdita economica considerevole nell’economia regionale.
Sorge quindi la necessità di agevolare ed incentivare la lavorazione biologica ed estensiva dei piccoli appezzamenti, con sistemi naturali, quella che è stata definita da sempre “economia spicciola della realtà contadina”. L’agricoltura contadina è l’unica che può garantire il mantenimento della biodiversità nell’habitat e la produzione di cibo bioregionale idoneo alla dieta integrata degli abitanti della Regione Marche.
Purtroppo le pesanti norme burocratiche poste sull’agricoltura facilitano di fatto i grossi coltivatori ed allevatori, gli unici che possono soddisfare le spesso inique sanzioni e richieste di rispetto tecnico delle normative. Sempre più difficile è mantenersi vivi per quei piccoli produttori che, oltre al soddisfacimento delle proprie necessità familiari, dispongono di un leggero “surplus” da poter immettere in commercio. E non solo i contadini sono penalizzati ma pure i piccoli allevatori ed i raccoglitori di erbe spontanee.
A livello nazionale (dal 20 gennaio 2009) è partita dal basso una campagna, con decine di migliaia di firme raccolte sinora, per rendere possibile la rinascita della figura del contadino e della contadina. La decisione di promuovere questa campagna è stata presa collegialmente da varie associazioni, fra cui la Rete Bioregionale Italiana, con l’adesione del Circolo Vegetariano VV.TT., ed ora chiediamo che alla Regione Marche venga studiata una specifica Legge REGIONALE per facilitare lo sviluppo dell’agricoltura contadina.
Il testo della Proposta di Legge Nazionale è qui al Link: http://www.agricolturacontadina.org/
Mi chiedevo ora se Ella, avendo analizzato quanto qui espresso, non volesse prospettare ai suoi colleghi di Giunta ed al Presidente Luca Ceriscioli, l’ipotesi di una regolamentazione o Legge Regionale sul tema proposto.
Resto quindi in attesa di un Suo gradito cenno di riscontro e Le invio distinti saluti,
Paolo D’Arpini
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