venerdì 26 gennaio 2018

La mia pasta madre ed il buon pane fatto in casa


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Vi  racconto come  va con la mia pasta madre. E' un po' cambiata da quando ho iniziato a farmi il pane in casa (2013). Quella che usavo all'inizio si era un po' "spompata" e l'ho sostituita, ma credo che dovrò andare a lezione da una qualche brava panificatrice- panificatore per avere i concetti base per produrmela e mantenerla in buona salute. 

E' densa e ne tengo in frigo sempre circa 2 etti. La tengo in frigo anche 1 settimana senza rinfrescarla. Il giorno prima di fare il pane faccio il rinfresco ed io faccio così: la tiro fuori dal frigo, nel suo contenitore, un vasetto di vetro col coperchio a pressione, forse un po' piccolo. 

Per rinfrescarla ci aggiungo un paio di cucchiaini di farina e altrettanta acqua tiepida e mescolo bene. Lascio fuori dal frigo 3 o più ore sperando di vedere qualche timida bollicina. Se il quantitativo totale non è sufficiente per la panificazione, ripeto l'operazione una o due volte.

Se non faccio il pane per più di una settimana faccio un altro rinfresco (che male non fa) anche senza dover fare il pane. Se sono in vacanza e non me la sono portata dietro lo faccio fare a mia figlia.Io non ho mai esuberi, non ho mai capito cosa che leggo in vari gruppi e blog, il problema dell'esubero e di come utilizzarlo. 

Per fare il pane prendo circa 100 g. di P.M., 600 gr. di farina, di solito metà 0 metà integrale, ma a volte ne metto anche un po' di castagne, di mais, o in proporzioni diverse, 250 ml di acqua tiepida e un cucchiaino di miele e un giro d'olio extra vergine di oliva.

Impasto aggiungendo se necessario un po' di farina (se appiccica) e lascio riposare per un paio d'ore. Poi reimpasto tutto, aggiungo semi di girasole, di lino, di zucca ecc. ecc. faccio la pagnotta e lascio lievitare almeno 3 ore, ma anche tutta la notte. In questo caso appena mi alzo, accendo il forno a 210 gradi e quando è in temperatura inforno, dopo 10 minuti abbasso a 190 gradi. La cottura in totale mi dura 45 minuti circa. Spengo il forno, sforno e metto la pagnotta sul tagliere di legno coperta con dei panni perchè continui la cottura all'interno. Lo mangio

Che vi devo dire: non sono una gran cuoca né una brava impastatrice, ma trovo questo rito veramente piacevole! 
Anzi, vado subito a fare un rinfresco!

Caterina Regazzi


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