domenica 19 marzo 2017

19 marzo 2017 - Ultimo giorno del Festival di San Patrizio a Treia


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Ho trascorso l'intera giornata solare in piazza. Alle 9 del mattino dopo la colazione mi sono fatto prestare due sedie dalla barista e sono salito sul portico soprastante il baretto dove i fotografi del Fotocineclub Mulino già stavano disponendo le foto per la raccolta fondi ai terremotati. Al loro fianco c'era un tavolo a me destinato e lì sopra ho sparpagliato un po' di libri e volantini. Dopo un po' è arrivato Lorenzo Luccioni che ha fatto la prima pre-tessera dell'Auser di Treia, assieme siamo poi andati a visionare il locale dove dovrebbe essere ubicata la nuova sede, che si trova all'interno dei locali della CGIL, in Via Lanzi 20, a Treia.

Prima di fermarmi al tavolo ho fatto un giro per visitare gli altri chioschi e banchetti, ho comprato del pane, dei dolci casarecci ed un pezzo di pizza rustica. Mentre ero lì che gironzolavo tra i banchi ecco che vedo giungere la macchina di Antonello Andreani che doveva scaricare i suoi libri, dopo averne riempita una sporta piena abbiamo sistemato tutto sul tavolo comune ed abbiamo anche chiesto a Nazzareno Crispiani, a Luciana Montecchiesi e ad Andrea Cotica di farci delle foto commemorative. 



Il sole brillava alto nel cielo e mi son dovuto togliere giaccone e maglione per il caldo, ad un certo punto mi sono anche fatto un turbante con la sciarpa, per evitare l'incocciamento della pelata. La barista mi ha anche offerto un bicchiere d'acqua fresca frizzante.

Nella piazza non circolavano molte persone ma a me piaceva così, quell'atmosfera familiare e silenziosa. Si poteva chiacchierare fra noi senza problemi, mentre i piccioni svolazzavano in tondo sulle nostre teste. Le rondini non sono ancora arrivare ma credo che non tarderanno ancora molto, le aspettiamo per San Benedetto. Intanto a mano a mano arrivavano amici e conoscenti, prima Renzo Giuliodori, poi Adriano Spoletini, poi Edi Castellani, poi... nel frattempo era già ora di pranzo e c'è stato un annuncio del sindaco, Franco Capponi, il quale ha invitato tutti gli espositori ad una degustazione di polenta, l'annuncio è stato accolto da un mio applauso singolo. Dopo poco l'assessore David Buschittari è passato dalla nostra postazione facendoci omaggio di un “buono consumazione per polenta vegetariana”, con parmigiano stagionato e burro casareccio di Reggio Emilia.

Mentre stavamo lì a goderci l'ultimo sole pomeridiano diversi bambini correvano e giocavano felici. Antonello mi ha detto che un suo conoscente americano gli aveva chiesto di pubblicare un libro con le immagini delle piazze di paese ed il racconto della vita sociale all'aperto, mi ha chiesto se volevo io scrivere qualcosa ed ho subito accettato dicendo che la vita in piazza è il residuo di una tradizione antichissima, che trae origine dalla vita pubblica della Grecia e di Roma. Era la socialità del Forum dove la gente decideva il da farsi per la comunità e gli amministratori poi sancivano con le leggi quanto deciso dal popolo. Quella era vera democrazia diretta e si svolgeva tutta in piazza.

Nel frattempo l'afflusso dei visitatori nella Piazza Repubblica di Treia aumentava, giungevano altri amici, Lauretta Mattiacci, Paolo Damiani, Giorgio Bartolacci, Simonetta Borgiani assieme a Fernando Pallocchini de La Rucola, con un fascio di riviste da dare in omaggio agli astanti. Sono quindi sopraggiunti gli amici Danizete Da Silva e Donatello Coppari, anche loro vegetariani ed animalisti, e si sono fermati al banchetto con noi.

Però a quel punto non si poteva più parlare tranquillamente perché un complesso di rocchettari soft aveva iniziato a suonare tamburi e chitarre, con gli altoparlanti a tutto volume. Ho approfittato della confusione per andare in solitario a bermi un cappuccino bollente all'altro baretto, quello di Porta Cassero, dove per fortuna non giungevano le note moleste. Ho potuto così rilassarmi e leggere i giornali locali, che non riportavano però nulla del Festival di San Patrizio.  Tornato alla mia postazione e dopo aver sopportato pazientemente per un'altra oretta i fastidiosi rumori, pensando come sarebbe stato più gradito un bel concerto  della banda comunale, musica dal vivo per gente viva, e non quel drumme drumme dagli impianti elettronici, alle prime ombre della sera mi sono ritirato nella quiete della nostra bella casa, a scrivere l'ultimo resoconto della festa che, oggi 19 marzo 2017, si è conclusa.

Comunque debbo ammettere che il complessino rocchettaro, ogni tanto suonava qualcosa di decente, a parte l'eccessivo volume, musica sicuramente migliore di quella tecno ed hard rock che in altre occasioni veniva spinta nelle orecchie della povera gente. 

 Beh, a conti fatti, nell'insieme la giornata è stata piacevole e proficua, e noi dal nostro banchetto abbiamo potuto distribuire diversi volantini, sia per la costituenda sezione dell'Auser di Treia che per la Festa dei Precursori prevista al Circolo Vegetariano dal 23 al 25 aprile 2017. Ovviamente i lettori sono invitati.

Paolo D'Arpini 







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