"Caro Saul, ci ho pensato molto prima di scriverti: leggo il tuo Giornaletto, ma da adesso in poi smetto di leggerlo. Sei autorizzato a pensare tutto il male possibile di me e di questa mia decisione. Mi pare di capire, che tu non speri niente dalla politica. Io sì. Come partecipazione, prima di tutto, e con tutte le imperfezioni della "democrazia delegata". Non saprei a quale altro santo rivolgermi. Ma forse tu ne sai di più di me. Apprezzo la sincerità delle tue convinzioni, ma, proprio per questo e sulla base di quello che scrivi sul tuo Giornaletto on line, non capisco perché tu ti sia avvicinato ed operato attivamente all'interno del PD (parlo ovviamente solo della recente e comune esperienza a Treia). A che scopo? Vedo che non ce l'hai con le miserie dell'attuale PD (le conosco e le combatto anche io), piuttosto ce l'hai, ribadisco, con la politica tout court. Non mi piace. Spero apprezzerai la mia franchezza." (A.M)
Caro A.M., curiosità legittima la tua.. Perché mi sono avvicinato al PD? Beh, sono sempre stato vicino ai partiti di “sinistra”, che fossero verdi, radicali o comunisti e quindi anche al PCI al quale mi iscrissi sin dalla svolta di Occhetto ed in varie forme ho collaborato e contribuito alla sua politica locale e regionale e nazionale. La speranza è sempre l'ultima a morire e malgrado non avessi molta fiducia in renzi l'ho pure votato alle precedenti primarie e sono stato ad osservare le sue mosse.
Poi ho capito che la sua politica non fa per me, soprattutto in seguito alle sue orribili “riforme” a cui votai un NO convinto. Capisco le tue ragioni quando dici che al momento ho un atteggiamento anti-politico... però preciso che si tratta di un atteggiamento sostanzialmente antipartitico (per quello che oggi sono i partiti).
In verità sono molto interessato alla politica, una politica adatta all'uomo e consapevole della compartecipazione dell'uomo all'ambiente. In questo momento la "mia" politica non trova riferimenti di sorta.
Però, che debbo dirti, a livello locale (di Treia) il raggruppamento politico "meno peggio" (e pur con tutte le distanze che non posso fare a meno di notare ed evidenziare) resta il PD. Sperando che uno spiraglio di luce illumini le menti dei suoi aderenti, qui resto ed ho rinnovato la tessera anche quest'anno...
Inoltre, pur apprezzando alcune posizioni di Bersani e compagni non sono stato d'accordo con la scissione e con la formazione di una forza alternativa di "pseudo-sinistra". Avrei preferito che quel po' di "sinistra" che ancora restava nel PD si battesse per la sua affermazione all'interno del partito, portando avanti la battaglia contro la politica destrorsa e filo-occidentale del renzi.
Così invece ci si presenta alle elezioni divisi ed antagonisti. Alla fine l'unica opzione per formare un possibile governo, considerando i numeri, sarà il concupiscente inciucio fra renzi e berlusconi, e questo porterà l'Italia ad un ulteriore degrado...
Affermo tutto ciò pur confessando la mia persistente perplessità su chi potrò votare alle prossime elezioni nazionali... Il "meno peggio" (in questo caso) non mi è ancora chiaro...
Paolo D'Arpini
Commento di Mario Donati: “sul tg un, due, tre, tanto è uguale, abbiamo assistito ad una magistrale sceneggiata messa in piedi dal solito manipolo di attori consumati e relativo corredo di comprimari pagati, non si sa se coscienti di tutto ciò. Tutto si apre con la novella sul super presidente Grasso che cala finalmente in campo e si mette a disposizione, ancora più piena, del Polpolo! Felice dirigente di un'altra forza politica, e che forza, che andrà a ingrossare la schiera delle inutili (per noi elettori) forze politiche...”
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