Treia - Piero Piermarteri nel campo degli ulivi
9 giugno 2017 - Stamattina ho saputo che un cugino di Caterina, una delle prime persone che conobbi a Treia, Piero Piermarteri, ha lasciato questo lato dell'esistenza.
La morte, per chi resta nel mondo dei "vivi", è spesso occasione di sconforto ma non credo sia così per chi si è liberato dalla permanenza in questa palestra che è la vita. La mia sensazione è che colui che ha compiuto il suo dovere sulla terra si ricongiunge contento allo spirito di cui è una espressione. Dell'amico Piero, che voglio qui ricordare, posso dire che non sarà necessario giudicarlo. La sua piuma di Maat è leggera....
Da quando l'ho conosciuto, nel 2010, ho visto in lui una persona trasparente e priva di falsità ed affettazione. Una persona semplice, modesta e generosa che non aveva bisogno di mettersi in mostra. Appena mi trasferii a Treia, avendo il vezzo di scrivere e non disponendo di un computer, mi rivolsi a lui che prontamente mi regalò un apparecchio del suo ufficio.
Ma non solo questo... nel corso degli anni, allorché poté andare in pensione e dedicarsi alla sua vera passione, la cura della famiglia, della cara moglie Adriana, dell'orto e dei suoi amati ulivi, non ci fece mancare, a me e Caterina, i prodotti delle sue cure: olio buono, insalate, marmellate, etc.
Tanta generosità e gentilezza verso chi nemmeno le meritava è cosa rara. Le vicissitudini della vita ora non son più un peso per l'amico Piero e nemmeno per la sua compagna Adriana, che da poco lo aveva lasciato. Ora son di nuovo congiunti e benedicenti verso chi qui resta, la sorella Valeria, le figlie Lucia e Karina, i nipoti...
Ciao Piero... ed arrivederci...
Paolo D'Arpini
Treia. L'autore al computer regalatogli da Piero Piermarteri
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