Treia, Via Lanzi - Vecchia sede dell'Istituto Egisto Paladini
L'ultimo consiglio comunale del 31 maggio 2017, al
quale ho assistito, si era concluso con la comunicazione del sindaco
Franco Capponi che annunciava che "saranno indetti vari
incontri tra le varie componenti sociali, politiche, scolastiche,
religiose ed associazionistiche per cercare unitariamente di
individuare una nuova possibile ubicazione e strutturazione del polo
scolastico unificato, relativo a Treia città, che si prevede di
realizzare nei prossimi anni.". Essendomi nel frattempo
assentato da Treia per motivi familiari e non sapendo gli sviluppi od
il calendario degli incontri annunciati vorrei nel frattempo fare una
breve cronistoria sulle vicende relative agli spostamenti degli
alunni dell'Istituto Paladini in seguito ai danni sismici alla
vecchia struttura di Via Lanzi.
Il 15 settembre 2016,
giorno d'inizio dell'anno scolastico, gli alunni dell'Istituto Egisto
Paladini si trasferirono per un certo periodo nelle frazioni
di Passo di Treia e Chiesanuova. Da allora la sede del Centro Storico (in un primo tempo dichiarata agibile) è rimasta inagibile per ulteriori
accertamenti predisposti dal Comune (anche in seguito a successive scosse) e inagibile
resterà per un tempo indeterminato... Così è stato detto
dall'Amministrazione.
Pertanto nel consiglio
comunale del 28 settembre 2016 il sindaco annunciò che era stata
fatta richiesta ai responsabili ecclesiastici del convento delle
Visitandine, che si trova nel quartiere dell'Onglavina di Treia, e
che non è più usato dalle monache, per sistemarvi le classi
delle medie inferiori, unitamente alla direzione didattica. Per
l'agibilità dei locali fu necessario eseguire, con finanziamenti pubblici
ricevuti ad hoc, diversi lavori di miglioramento degli spazi e di
revisione degli impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento con
una notevole spesa (non conosco esattamente la cifra finale
investita di molto superiore a quella inizialmente prevista di
45.000 euro). Faccio presente che l'ex convento è stato concesso in
comodato di uso per due anni, con l'impegno da parte del Comune a
fine utilizzo di ripristinare lo stato originario dei locali.
Terminati i necessari lavori per l'agibilità la nuova sede
scolastica veniva ufficialmente inaugurata il 27 maggio 2017 (vedi:
http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2017/05/treia-27-maggio-2017-listituto.html).
Nel frattempo a Treia si
sta parlando molto ultimamente dell'ubicazione del nuovo polo
scolastico unificato... Il comune ovviamente ha una propria idea sul
luogo in cui edificare gli immobili ma - che io sappia- non è stato
ancora avviato il confronto pubblico sul come, dove e sulle
modalità di costruzione.
Dal mio punto di vista
personale ho già espresso in diverse occasioni i miei dubbi
sull'ipotesi di costruire una nuova struttura... questo per una
serie di ragioni che vanno dal dispendio di denaro pubblico,
considerando che l'edificio storico delle scuole Paladini, sito in
via Lanzi, potrebbe benissimo ritornare agibile con opportuno
interventi. Non solo questo, per la costruzione di un nuovo impianto c'è da
esaminare il problema logistico e la cementificazione di nuove aree
di cui sinceramente non si sente il bisogno. Inoltre il nuovo plesso scolastico servirebbe
in realtà per il solo abitato di Treia città, poiché sia a Passo Treia che a
Chiesanuova gli edifici sono a posto, quindi non vedo perché non
ripristinare l'agibilità della vecchia sede del centro storico,
invece di costruirne una nuova. Alcuni "tecnici" obiettano
che una nuova costruzione avrebbe tutte le garanzie necessarie a
sopportare nuove scosse sismiche mentre la vecchia non
potrebbe offrire tali garanzie di sicurezza. Beh, non sono un
tecnico, ma vedo che tutto sommato strutture antiche resistono molto
di più di nuove costruzioni.
A parte queste considerazioni di ordine
"edilizio" resta il fatto che una sede scolastica situata nel
centro storico di Treia aiuterebbe al mantenimento della vivibilità
del luogo e del mantenimento della inter-connessione sociale. Purtroppo la
comunità di Treia paga un forte pegno in seguito
allo spopolamento ed all'invecchiamento della popolazione residente e
se anche le scuole scompaiono dalle cinta murarie della città si
attua un ulteriore "impoverimento".
Mi auguro quindi che,
prima di prendere una decisione definitiva in merito al nuovo plesso scolastico, l'amministrazione di Treia esamini
tutte le possibili opzioni che ancora restano in piedi e che pure le
minoranze e le associazioni tengano conto dei vari aspetti qui
menzionati, in modo tale che -come previsto dal sindaco- si possa
attuare un confronto intelligente fra le parti per giungere a
conclusioni utili all'intera comunità.
Paolo D'Arpini
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