Non bastavano le polemiche
su chi ha veramente vinto e su chi ha veramente perso le elezioni, a
Treia, a dare il "benvenuto" alla nuova amministrazione, ci
si mette pure il degrado urbano. Il palazzo comunale, già lesionato
dal sisma e reso inagibile al suo interno oggi -4 giugno 2019- è stato transennato
anche lungo tutto il suo perimetro esterno, ovvero lungo i portici.
La causa? Uno stemma
nobiliare incastonato sulla facciata si è sbriciolato cadendo al
suolo mettendo quindi a rischio sia il passaggio pedonale sotto il
porticato e adiacenze esterne che la sosta in una parte dei
parcheggi limitrofi.
Insomma il palazzo comunale, uno dei gioielli di
Treia, è ora costeggiato da una lunga striscia di nastro bianco e
rosso, quello usato appunto per segnalare l'interdizione di
passaggio e sosta. Probabilmente dovrà essere controllata la
stabilità di tutti gli altri stemmi nobiliari residui e questo
segnale di snobilitazione assomiglia molto ad un segnale di
smobilitazione. Purtroppo non solo questo danno accresce il senso di
disagio e rende difficile la viabilità.
Infatti proprio nei pressi della casa in cui abitò Dolores Prato sono in corso lavori stradali
per l'istallazione di condotte, quindi da lì non si passa... Inoltre
sono cominciati gli allenamenti del gioco del pallone col bracciale
ed anche la spianata dell'Arena Didimi non è percorribile per diverse ore.
Poi ci sono gli sbarramenti, già da tempo, per un cedimento di mura
nei pressi di Porta Vallesacco... Insomma a Treia ci si arriva,
passando dal Borgo ma poi non si sa più come uscirne, soprattutto i
forestieri che non conoscono tutte le scappatoie.
A questo punto si
consiglia l'amministrazione, almeno finché durano i disagi, di
ripristinare il doppio senso di marcia nella circonvallazione che
costeggia le mura.
Paolo D'Arpini - Portavoce Comitato Treia Comunità Ideale
Canzoncina in sintonia: https://www.youtube.com/watch?v=oSA5rhvN5l8
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