Gentile David Buschittari, facente funzioni di Sindaco del Comune di Treia
Treia dal punto di vista architettonico e paesistico è sicuramente affascinante, ed infatti è considerata uno dei borghi più belli d'Italia, però non c'è (o non c'è ancora) una efficiente e funzionale biblioteca comunale, un sentiero natura completamente libero da automobili e impicci tecnologici, un bel percorso ciclabile, un servizio pubblico di trasporto urbano ed extraurbano, una messe di iniziative culturali che si svolgano in vari luoghi durante tutto l'anno ed anche alcuni stalli per l'acqua eroganti liquido fresco, depurato e frizzante.
Queste erano alcune delle proposte che Caterina ed io avevamo avanzato per Treia. Proposte presentate alle tre liste in competizione con la speranza che la vincitrice ne attuasse almeno qualcuna. Almeno quella più fattibile, ovvero l'istituzione di stalli pubblici per acqua depurata e frizzante.
Sarebbe bello che il giorno dell'inaugurazione di una di queste Case dell'Acqua, vedessimo arrivare il sindaco in bicicletta, oppure con un pulmino pubblico in servizio tra le diverse contrade (Centro Storico, Passo di Treia, Chiesanuova, etc.), magari in occasione di un bel concerto della nostra bella Banda e con una esposizione di quadri e foto su Treia, dizioni poetiche e canti dal vivo ed altro ancora... Allora sì che potremmo considerarci soddisfatti.
Pensate che persino a Calcata, il minuscolo paesino della Tuscia dal quale provengo, esiste una casa dell'acqua già da parecchi anni. Ed anche a Spilamberto, la cittadina del modenese nella quale risiede Caterina, c'è stata tempo addietro l'inaugurazione di una Casa dell'Acqua, con distribuzione gratuita di bottiglie in vetro (con affisse le qualità organolettiche dell'acqua che vi viene erogata). Anch'io allora mi ero avvicinato a ritirare la mia bottiglia e l'allora assessore all'ambiente, Daniele Stefani, mi ha subito riconosciuto apostrofandomi: "Ah, D'Arpini! A Treia non avete l'acqua pulita e frizzante come da noi!"
Eh...! Cosa potevo rispondere?
L'acqua è un bene comune tra i più preziosi, indispensabile per la vita, e le amministrazioni comunali hanno, tra i primi doveri, quello di assicurare acqua di buona qualità ai loro cittadini. Quindi a Treia, dove c'è già un'acqua buona che esce dal rubinetto (tra le migliori della zona ha detto una volta il sindaco Capponi), dove però le condotte sono vecchie e perdono ruggine, alcuni stalli per l'acqua purificata e frizzante non ci starebbero male... Anche per ragioni ecologiche e di risparmio.
Perciò reitero questa proposta ai nuovi amministratori che si accingono a governare il nostro Comune.
Paolo D'Arpini
Comitato Treia Comunità Ideale
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