Treia. Sindaco Franco Capponi
Per il 27 settembre 2017 mi ero segnato due appuntamenti, il primo, con inizio alle 18,30, riguardava l'audizione del Consiglio Comunale (vedi ordine del giorno: http://treiacomunitaideale.
Considerando che i miei maggiori interessi riguardano il luogo in cui vivo, Treia, e che conoscere le decisioni amministrative sugli argomenti all'ordine del giorno del Consiglio mi pareva cosa utile e necessaria, alla fine ho optato per il Consiglio.
Treia. Aula multimediale ex Ipsia (foto di repertorio)
Sono giunto nella Sala multimediale dell'Ex Ipsia, dove si svolgono le riunioni pubbliche in attesa del ripristino del Palazzo Comunale (attualmente inagibile a causa del sisma), leggermente in ritardo pensando che l'inizio dei lavori slittasse come al solito di un quarto d'ora, così mi sono perso i saluti del Sindaco, ma non i punti salienti in discussione.
Il primo tema affrontato riguardava l'approvazione definitiva della variante ex PEEP per la costruzione di alloggi privati in quel di Passo Treia. Tali alloggi risultano utili per la sistemazione di famiglie terremotate che non hanno optato per le casette in legno e attendono la disponibilità di appartamenti in città. Le richieste sono 42 gli appartamenti in costruzione saranno 26, quindi alcuni dovranno fare domanda presso comuni limitrofi o arrangiarsi in altro modo.
Si è passati poi all'approvazione di una nuova costruzione nel recinto della Lube, trattasi di un deposito automatizzato per carico e scarico di macchinari di circa 1000mt. L'azienda ha dovuto affrontare una laboriosa trafila burocratica chiedendo i pareri tecnici di vari enti. Anche i consiglieri di minoranza, Cammertoni e Mozzoni, hanno chiesto ragguagli sulle dimensioni, sull'altezza del deposito e sul tipo di attività prevista, nonché sulla presenza di eventuali vincoli archeologici data la vicinanza di un sito in cui precedentemente erano stati rinvenuti reperti di epoca romana. Chiarito il tutto la richiesta della Lube è stata approvata, anche perché - a detta del sindaco- porterà nuovi posti di lavoro.
Ancora in tema di costruzioni si è discussa la richiesta dell'azienda agricola di Marcoracci Sonia, in quel di contrada Piangiano, per la costruzione di una nuova stalla a fianco delle due vecchie esistenti non propriamente funzionali. L'azienda si trova in area fluviale, tra il fiume Potenza ed il fosso di Rio Torbido, e la consigliera di minoranza Cammertoni ha chiesto un ampliamento d'indagine sul rischio esondazioni e sull'impatto ambientale, al che il sindaco ha spiegato che il Potenza si trova a 2.500 mt e il Rio Torbido a 600 mt e che la zona a memoria d'uomo non è mai stata soggetta ad inondazioni, inoltre che l'ampliamento dell'azienda non è impattante, non trovandosi in zona boschiva ma agricola, e che il mantenimento di una attività rurale sul territorio è comunque auspicabile.
Treia. Complesso cimiteriale con cappella
Subito dopo si è passati a quello che secondo me era il punto principale in discussione: le modifiche da apportare alle norme di Polizia Mortuaria. Il sindaco ha iniziato spiegando che non è intenzione dell'amministrazione costruire un cimitero bis pertanto per affrontare le necessità di spazi per i prossimi decessi (circa un centinaio all'anno) è necessario apportare alcune modifiche alla disponibilità dei loculi. Attualmente i loculi utilizzati sono quelli dalla prima alla quinta fila mentre la sesta e la settima vengono lasciati vuoti, tali loculi vengono concessi per la conservazione del defunto per un lasso di tempo di 40 anni ma essendovi una clausola che consente agli assegnatari -nel caso venga fatta richiesta prima dello scadere del 40° anno, di mantenere la disponibilità per propri congiunti anziani in attesa della loro morte, può succedere che il congiunto continui a vivere anche per altri 30 anni e il loculo perciò viene lasciato vuoto ed in attesa del decesso. Inoltre c'è un'altra opzione in cui gli assegnatari possono -allo scadere dei 40 anni- chiedere una proroga d'uso per altri vent'anni, il che comporta una appropriazione "indefinita" del loculo e quindi ne deriva una carenza di spazi utili per contenere i nuovi deceduti. Il sindaco ha quindi proposto di fissare il tetto massimo di 40 anni di utilizzo dei loculi ed alla scadenza se il cadavere non è ben decomposto (come spesso è successo in seguito alla moda di utilizzare bare a tenuta stagna) di concedere l'uso gratuito dei loculi di sesto e settimo piano oppure -a scelta- alla tumulazione in terra, eliminando inoltre l'opzione del prolungamento di uso dei loculi ora occupati per successivi 20 anni. In tal modo si potrebbero liberare diversi loculi "appetibili" per le nuove sepolture previste nel corso dell'anno. La consigliera di minoranza Cammertoni ha chiesto come mai l'amministrazione non spinge per la cremazione dei cadaveri indecomposti e come si pensa di informare gli interessati riguardo alle modifiche qui previste. Il sindaco ha obiettato che l'amministrazione già concede un contributo di 700 euro cadauno sia per gli indecomposti che per i nuovi cadaveri inviati al crematorio, il che quasi copre la spesa del forno. Per quanto riguarda l'informazione sulle norme in approvazione egli ha precisato che verranno affissi avvisi al cimitero che tutti potranno leggere. Con le nuove norme si prevede la liberazione di almeno una trentina di loculi che aggiunti agli altri disponibili garantiranno una gestione mortuaria corretta per i prossimi due anni.
Su questo tema avrei anch'io qualcosa da dire, riguardo cioè allo smaltimento del cadavere in modo ecologico, avendo negli anni passati avanzato una proposta di legge popolare al riguardo - Vedi: http://bioregionalismo-treia. blogspot.it/2014/03/sepoltura- nella-nuda-terra-e-liberta-di. html
Continuando con i punti all'ordine del giorno si è passati all'esame dell'aumento sociale del capitale del Cosmari (azienda provinciale che si occupa della raccolta e trattamento rifiuti) in seguito alla richiesta del comune di Loreto di far parte del consorzio. Poi si è parlato delle altre compartecipate TASK e della proposta del comune di Treia di accorpamento e semplificazione delle stesse. Attualmente delle 7 compartecipate ne sono rimaste in vita 5 - tra cui le principali quelle riguardanti la gestione idrica: APM, Acquedotto del Nera e Simarche-. Il sindaco auspica che vengano unite in una sola società in modo da semplificarne il funzionamento. In tal senso è stata presentata richiesta alla Corte dei Conti.
Ad un certo momento, al termine delle richieste di chiarimenti su vari argomenti da parte dei consiglieri di minoranza e di altri di maggioranza, ha preso la parola il consigliere Francesco Sassaroli (http://www.comune.treia.mc. it/documenti-cms/curriculum- consigliere-sassaroli- francesco/) il quale ha annunciato che questa era l'ultima seduta alla quale partecipava e che per motivi di lavoro e familiari, sia pur con rammarico, intendeva rassegnare le dimissioni da consigliere comunale. Il sindaco l'ha invitato a soprassedere nella decisione ma il consigliere dimissionario ha confermato di averci ben meditato sopra e che non intendeva tornare indietro, promettendo comunque -nei limiti del suo possibile- di continuare ad occuparsi della cosa pubblica. L'assemblea dei presenti ha manifestato comprensione ed espresso moti di simpatia verso il giovane.
La seduta si è conclusa con l'informazione fornita dal sindaco della prossima ultimazione della grande cappella lignea (anche grazie al contributo straordinario in denaro della Regione Marche) costruita nel campo del monastero francescano del SS Crocifisso, da aprire al culto in attesa del ripristino della chiesa principale danneggiata dal sisma. Molto probabilmente la struttura verrà inaugurata in occasione della festa di San Francesco.
Paolo D'Arpini
Treia - Nuova Cappella lignea al SS. Crocifisso