mercoledì 23 settembre 2020
Upahar Anand con Scintille di Luce per la presentazione del libro "Compagni di Viaggio" di Paolo D'Arpini - Treia 26 settembre 2020
domenica 20 settembre 2020
Treia, 20 settembre 2020 - Un (ex) voto "sofferto"
...stamattina 20 settembre, a Treia, nella scuola Dolores Prato, sono andato a votare per le Regionali e per il Referendum, sono partito presto, prima delle 8, perché volevo evitare la calca e le file con la mascherina. Per fortuna son potuto entrare senza tante formalità, non c'era quasi nessuno, solo qualche carabiniere e qualche controllore, ad uno ho chiesto qual'era il numero del mio seggio e quest'ultimo, controllando sulla mia tessera elettorale, mi ha indicato il N. 1.
Ecco mi son trovato in una bella stanza arieggiata con doppi ingressi e tutte donne dentro, di maschi c'ero solo io, due ragazze hanno sbrigato la mia faccenda aprendo le schede, fornendomi di matita, e indicandomi la cabina 1, raccomandandomi (dopo aver espresso il mio voto) di ripiegarle ben bene ed infine inserirle nelle apposite urne.
Sono rimasto in cabina appena un minuto, anche se ero ancora un po' indeciso sulla lista delle Regionali a cui dare il mio voto e le mie preferenze. Poi il richiamo della "foresta", o come dice l'amico Michele "la considerazione sul "voto utile", mi ha spinto a fare la croce sul partito a cui da anni appartengo (anche se mi considero un eretico emarginato al suo interno). Per quanto riguarda il referendum non ho avuto dubbi (come già espresso in precedenti comunicazioni).
Vorrei comunque dichiarare il mio disappunto per la scelta della scuola Dolores Prato come seggio, facendo presente che per un "vecchietto" come me, scendere e risalire da quegli sprofondi non è azione sportiva ma un vero e proprio supplizio di Tantalo, con tanto di fiatone e sfinimento delle esauste membra.
Dico questo, ovviamente, da pedone non pentito poiché i motorizzati, muniti di auto e motorette, non hanno problemi.
Terminato il mio dovere di cittadino sono andato al solito baretto in piazza per far colazione, la barista mi ha chiesto come e chi avessi votato ed io senza reticenze glielo ho detto, al che lei con la faccia storta mi ha indirizzato vari commenti caustici (perché la pensa diversamente da me) ma il cappuccino e la pastarella erano buoni egualmente.
mercoledì 16 settembre 2020
Volando con Matteo Ricci e Giuseppe Tucci - A Treia è iniziato un corso sull'antica cultura cinese e tibetana
martedì 15 settembre 2020
Treia, 26 e 27 settembre 2020 - Celebrazione dell'Equinozio Autunnale (ed aspetti archetipali connessi)
26 Settembre 2020 - Sala Comunale ex Ipsia di Via Cavour 29. Centro storico di Treia
Ore 17.30 - Saluto istituzionale
Lettrice: Caterina Regazzi
Accompagnamento di brani musicali spirituali del solista anglo-indiano Upahar Anand con Mara e Tina del gruppo Scintille di Luce
Moderatrice: Simonetta Borgiani
Ore 19.30 - Comunicazioni in chiusura e arrivederci
27 Settembre 2020 - Treia. Centro Storico
Ore 10.00 - Appuntamento nella sede Auser in Via Lanzi 20 al centro storico e passeggiata ecologica in adesione a "Puliamo il Mondo" di Legambiente. Perlustreremo alcuni luoghi verdi alla ricerca di rifiuti abbandonati ma anche di erbe commestibili.
ore 17.30 - All'aperto c/o TAM. Località Moje di Treia
Presentazione del libro "Il pane e le rose" di Michele Meomartino, a cura dell'autore, con accompagnamento musicale di Andrea Biondi e Chiara Teloni
Ore 18.30 - Lettura di brani poetici in sintonia a cura di vari autori treiesi del TAM
domenica 6 settembre 2020
Straniero in casa... a Treia
"Vivere nel luogo in cui si vive sapendo che è la nostra casa, questo è il dettame bioregionale”. Questo dice la filosofia del bioregionalismo e corrisponde al sentire di chi non coglie alcuna differenza fra sé ed il luogo, di chi ritiene di esser figlio della terra, facendo parte di tutta la comunità dei viventi. E la terra non ha cantoni esterni, la terra è una ed indivisibile ovunque e comunque. La terra -ed in questo caso vorrei specificare- “questa terra treiese” è ora la mia casa, assieme alla comunità di chi ci ha abitato prima di me e ci abiterà dopo di me.
Ma il percorso del ritorno a casa –che è fisico e spirituale allo stesso tempo- richiede una fatica ed una grande pazienza. Richiede accettazione da parte di chi accoglie e da parte di chi si avvicina…
“Ospite” è sia chi riceve che colui che viene ricevuto, nella società umana, dei nobili esseri umani del mondo, così si definisce l’accoglienza. Eppure a Treia, la città in cui abito dal 2010, sono ancora considerato uno straniero, forse perché ho l'aspetto bizzarro di chi non si è uniformato alle norme del “teatrino” perbenista convenzionale. Talvolta a Treia uno è considerato "di fuori", magari perché originario di San Severino o di Helvia Recina, e lo è pure chi abita in una contrada periferica, come ad esempio a Chiesanuova di Treia.
Si è stranieri allorché non si è della stessa squadra di calcio, dello stesso partito, della stessa parrocchia o si risiede in un rione diverso oppure si familiarizza con un negro per strada o ci si veste in modo strano... Il destino crudele di noi “stranieri” lo conoscono in molti (e non solo a Treia).
Ma insistendo senza pretese, pian piano il ghiaccio si scioglie -si spera- e dopo ripetute prove possiamo finalmente dire di essere tornati a casa, di aver riconosciuto e di essere stati riconosciuti.
Paolo D’Arpini
Straniero a Treia
Post scriptum:
Diceva un’amica, anche lei straniera in casa: “Il fatto è che non è più nostra consuetudine cercare l’accordo con il luogo, considerandolo primario alla vita, solitamente riteniamo che sia la comunità a doverci accettare. Ma in verità il contenitore vero è proprio il luogo, l’ambiente naturale, che ci ripara e nutre ed istruisce, se siamo pazienti e capaci di ascolto”.
Personalmente ritengo però che non si debba evitare l’integrazione con la comunità, altrimenti c’è arroganza e separazione culturale nel voler mantenere la distanza con gli altri abitanti del luogo. E’ pur vero che spesso non ci sentiamo accettati dal resto della comunità ma dobbiamo compiere un tentativo congiunto di avvicinamento al luogo ed ai suoi abitanti… (P.D'A.)