2 aprile 2023, domenica delle Palme, giunge a Treia la mia compagna Caterina Regazzi, la cosa mi è sembrata di buon auspicio, e per questo scrivo qualcosa sulla consuetudine di offrire rami d’ulivo in chiesa e sull’asino, umile compagno di viaggio del Figlio dell’uomo.
L’asino è un animale molto intrigante, simboleggia ignoranza e intelligenza. Giuseppe su un’asina condusse Maria e Gesù in Egitto, e Cristo su un’asina bianca entrò a Gerusalemme la domenica delle Palme.
Secondo Giordano Bruno l’asino era la creatura più sapiente, ma la storia e la letteratura gli hanno riservato un ingiusto trattamento: l’asino e’ stato sbeffeggiato e insultato. E anche oggi, quando lo si nomina, spesso è solo per ricordarne la testardaggine o la scarsa intelligenza. Il simpatico animale ha avuto però una possibilità di rivincita.
L’ulivo è l’albero più significativo delle tre religioni monoteistiche che con il suo olio “crea la luce”, che è “l’asse immobile della terra”, che rappresenta Abramo l’antenato comune degli ebrei, dei cristiani e dei musulmani. Il ramoscello d’ulivo portato dalla colomba a Noé é anche qui il segnale di nuova luce e la ripresa della vita sulla terra.
Buona domenica delle Palme a tutti!
Paolo D’Arpini