martedì 28 settembre 2021

Anche a Treia partono i corsi UTEAM. Le iscrizioni dal 4 ottobre 2021



La sede centrale di San Severino dell'Università della terza età dell’Alto Maceratese sarà aperta al pubblico per le iscrizioni dal 4 ottobre 2021 unitamente alle sedi coordinate di Camerino, Castelraimondo, Cingoli, Fiastra, Fiuminata, Pieve Torina, Castelsantangelo sul Nera, Treia e Valfornace.

Il progetto annuale – per la sede di San Severino – prevede percorsi didattici in Ambito linguistico (Inglese, Lingua e cultura spagnola), in Ambito psicomotorio (Ginnastica dolce, Pilates Fisios, Aquagym e fitness, Training autogeno, Potenziamento della memoria). Nel campo dell’Informatica si attiveranno Corsi di Alfabetizzazione informatica e di Interazione remota, programmi di grafica. E poi Rieducazione alla scrittura; Pittura; Canto corale; Ricamo; Dizione e Recitazione: esperienze laboratoriali già sperimentate con successo. Inoltre saranno organizzate conferenze a tema, nonché incontri con l’autore e con esperti di settore. L’attività didattica ed educativa, comprese le visite guidate intese come didattica complementare, faranno capo – sia nella sede centrale, sia nelle sedi periferiche – alla Direttrice dei corsi, la professoressa Anna Vissani.

Il Rettore, professor Giammario Borri, dà la propria disponibilità, come nei precedenti anni, a incontri di approfondimenti tematici con gli iscritti.

L’orario di apertura degli uffici della sede di San Severino, in via Salimbeni 6a,   è il seguente: lunedì-mercoledì-venerdì dalle ore 8.15 alle 12.30; martedì-giovedì dalle ore 16 alle ore 18.30. Da novembre avranno inizio tutte le attività nella sede centrale e in quelle coordinate. Tali attività saranno svolte nel rispetto delle norme di legge in vigore dal 15 ottobre 2021 per contrastare la pandemia.

 UTEAM - Per info: 3381883360



sabato 25 settembre 2021

La Treia che vorrei...

 


Frequento Treia da ormai 62 anni, in certi periodi della mia vita ci ho passato i mesi estivi, in altri solo 1 o 2 settimane in un anno, ma da quando ho conosciuto Paolo D'Arpini e lui si è trasferito qui, ci vengo sempre più spesso, cercando, per quanto mi è possibile, di vivere il paese, con i suoi bei panorami, le persone conosciute e quelle da conoscere meglio, continuando sempre ad amare le sue caratteristiche architettoniche, paesaggistiche ed umane.

In questi ultimi anni ho sempre assistito a una certa cura nel mantenere "ordinata" la Città, anche, ma non solo, a seguito degli eventi sismici, che hanno comportato ristrutturazioni di vari edifici, pubblici e privati (anche i miei genitori, ai loro tempi, si dedicarono a ripetute ristrutturazioni della nostra casa in Via Mazzini) e nella pulizia degli spazi, anche se, purtroppo, oggi con sistemi meccanici, che saranno forse più economici ma che non garantiscono una pulizia "di fino" come quella manuale e comportano disagio e cattivi odori al passaggio di questi macchinari...

Nonostante ciò, nonostante la "bellezza" di questo paese, che lascia sempre i visitatori a bocca aperta ed increduli, in quanto supera di gran lunga quella di paesi vicini o lontani molto più famosi, a me pare (non ho verificato statistiche che saranno magari disponibili in Comune), che la popolazione del Centro storico sia diminuita enormemente dagli anni '60-'70. Vagando per le strade del paese antico, si rimane desolati vedendo la numerosità dei cartelli "VENDESI", che permangono sulle porte di molte abitazioni per anni ed anni. Inoltre molte case appaiono vuote, anche se non in vendita.

Ora, credo che le Marche negli ultimi anni, abbiamo avuto un certo "lancio" turistico e anche persone che conosco cominciano a frequentarle, soprattutto a livello della costa, delle zone montane (Sibillini e paesi collegati - Ussita, Amandola, ecc.) e delle principali città d'arte e centri religiosi (Recanati, Loreto, ecc.). Anche a Treia, nel periodo estivo, quasi quotidianamente si vedono passeggiare turisti, incuriositi e meravigliati per le bellezze del luogo e forse un po' delusi di trovare chiusi molti siti e chiese che sarebbero interessanti da visitare e pochi esercizi dove poter acquistare ricordi e/o specialità locali. 

Comunque l'amministrazione, gliene va dato atto, sta proponendo diversi eventi culturali, che generano attrazione, soprattutto con la riapertura di Villa Spada. Questi eventi però sono un po' della serie "mordi e fuggi" e chi viene per assistervi, trova poche attrattive che lo stimolino a rimanere.

Quello che poi mi duole rilevare è che credo che poco si sia fatto e si faccia per la rivitalizzazione vera del centro storico, che sia reso attrattivo per chi già ci abita e per chi cerca un'abitazione, ma trova carenze e difficoltà se pensa di venire ad abitarvi. I parcheggi sono da sempre stati un problema, forse adesso lo sono di meno "grazie" proprio allo spopolamento, lo spostamento delle scuole medie certo non aiuta, soprattutto per quello che si prevede. Era un piacere , quando erano in funzione le scuole Paladini, sentire al mattino il vociare dei ragazzini dalle finestre su Via Lanzi, almeno -di fronte al vecchio istituto chiuso- è stata aperta la sede di Auser Treia, dove è in allestimento una piccola biblioteca. 



Purtroppo  botteghe ed  esercizi commerciali sono sempre di meno ed essendo Treia un paese con una elevata percentuale di anziani, le difficoltà di approvvigionarsi di generi di prima necessità non sono poche, soprattutto per chi abita in certe zone meno servite del paese.  Vecchie attività chiudono, a breve pare che chiuderà anche l'unica banca dentro alle mura.

Insomma, parafrasando un famoso film, Treia è, da una parte, un "paese per vecchi", date la tranquillità e l'aria buona (ma fino a un certo punto). Gli anziani poi, per vivere bene questa fase della loro vita, devono per forza essere inseriti in un contesto sociale composito, in cui possano godere della presenza, almeno come vicinato, di gioventù, pena un senso di depressione che io stessa a volte provo, quando vedo la piazza e le strade deserte, le case vuote, i negozi chiusi e pochissimi bambini.

Una cosa che l'amministrazione potrebbe fare (ed in parte fa) sarebbe venire incontro, nei modi che si ritenessero opportuni, alle associazioni presenti sul territorio affinchè siano incentivate le attività culturali (biblioteca, corsi, incontri di vario tipo) e ricreative (spettacoli, gite, attività motorie). Oltre ovviamente, favorire l'apertura di attività produttive, che sarebbero comunque buona parte dell'ossatura del paese.

Sarebbe bello vedere ancora persone attive  che animano, particolarmente durante il giorno, la vita del paese affinché non diventi un "paese cartolina".

Caterina Regazzi

giovedì 23 settembre 2021

Treia. Il centro storico si arrichisce con un nuovo B&B di classe

 


Un segnale del tentativo di rivitalizzazione del centro storico di Treia  l'abbiamo percepito la mattina del 23 settembre 2021, allorché -reduci dalla colazione mattutina al solito baretto e dopo la consueta visita alla sede dell'Auser Treia, per la sistemazione di libri  nella costituenda Biblioteca- abbiamo incrociato lungo la via Lanzi una signora distinta che arrampicata su una scaletta annaffiava delle piantine appese al muro.
 
Incuriositi da quella vista abbiamo attaccato bottone, Caterina è specialista in questo, ed abbiamo scoperto che la signora si chiama Giovanna ed  è la nuova proprietaria di un grande palazzo signorile, che fu anche di proprietà di Bartoloni, il patron del cotto di Treia. 


Già da un paio d'anni avevamo notato che grandi lavori di ristrutturazione  erano in corso  in questa magione storica ed ora che i lavori sono pressoché conclusi (manca solo qualche piccolo ritocco) si prevede  che presto  la struttura apra al pubblico. Sarà un Bed and Breakfast di prestigio, con ampi locali completamente rinnovati e giardinetti e terrazze a disposizione degli ospiti.   

La proprietaria dell'immobile, molto gentilmente, ci ha invitati a visitare la "mansione" mostrandoci tutti  i  saloni, gli spazi  comuni, le cucine,  le camere e gli angoli nascosti. 


Qui alcuni particolari,  nella sommaria descrizione di Caterina, del B&B che dovrebbe aprire a breve a Treia: "Treia si farà conoscere anche grazie a questa realtà.  Decisamente un bel vedere anche se  mancano foto delle camere e della sala da pranzo, molto accoglienti) mi soffermo sui particolari e sui panorami. Giovanna è anche proprietaria di un'azienda agricola biologica in contrada Schito (a Chiesanuova di Treia), quindi anche il cibo sarà curato e per darcene una dimostrazione la proprietaria ci ha fatto dono di un cartoccio di pomodori e fagiolini del suo orto. Speriamo che l'attività porti bene  a Treia ed ai coraggiosi imprenditori!"

Paolo D'Arpini e Caterina Regazzi 












Album fotografico a cura di Caterina Regazzi:   https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10224761722060877&id=1547250609