lunedì 30 agosto 2021

Symbola, dal 1 al 7 settembre 2021 - Festival della Soft Economy




Sta per iniziare il Festival della Soft Economy di Symbola, intitolato "Transizione Verde e gusto del futuro. Da soli non si può" giunto quest'anno alla sua IX edizione.

Il Festival - promosso da SymbolaUnioncamereCamera di Commercio delle Marche, Regione MarcheBasilica Papale di San Francesco di Assisi e Comune di Treia - è un' importante occasione di confronto tra politica, economia e società sui temi della sostenibilità, dello sviluppo e del posizionamento strategico del Paese.

I lavori prenderanno il via il 1 Settembre alle 16 con il convegno “Le azioni del Manifesto di Assisi per una nuova Italia” dedicato alle azioni dei promotori del #ManifestodiAssisi che dimostrano come l’Italia abbia le energie, civili e morali, per essere protagonista di un cambiamento positivo.

Il 2 settembre alle 10.30 si proseguirà con l'incontro "Boschi e Foreste nella strategia forestale e nel PNRR"  sulla  gestione sostenibile dei boschi italiani per ridurre l'importazione del legno.

Il terzo incontro, previsto per il 3 settembre alle 11, presenterà gli insegnamenti che possiamo ricavare dall’esperienza del progetto AttivAree programma di Fondazione Cariplo per il rilancio delle aree interne dei territori.

A chiudere il ciclo, il 7 settembre alle 10.30sarà il convegno “Borghi, comunità e territori: Legge 158/7 e PNRR: per un’Italia che fa l’Italia” sull'opportunità di creare un’economia più a misura d’uomo puntando sull’intreccio tra tradizione e innovazione.


 Ermete Realacci - Symbola info@symbola.net


Potete scoprire l'elenco dei relatori, i dettagli del programma ed assistere a tutti i convegni in diretta streaming a questo link https://bit.ly/3jyvYDR


giovedì 26 agosto 2021

La scrittrice treiese LuNa, Lucia Nardi, incontra la formatrice maceratese Rachele Pallotto...



La scrittrice treiese LuNa, Lucia Nardi, incontra la formatrice maceratese Rachele Pallotto. Da qui ne nasce una sinergia che sfocia in una serie di incontri dal tema "Il cammino ed il coraggio".  Il primo incontro  si terrà venerdì 27 agosto, alle 21, presso la cantina "La lepre e la luna" di Montecassiano, in località Commenda. L'ingresso è libero e gratuito, ma la prenotazione è obbligatoria: 3208231167.  



La dott.ssa  Rachele Pallotto, pedagogista di professione e camminatrice nella vita, si svela così: 

Mi piace definirmi una "ricercatrice di bellezza e verità". E proprio per questa propensione alla ricerca decido nell' agosto del 2020, dopo il primo lungo lockdown, di fare il mio primo cammino per la Via degli Dei. In un momento per me di forte cambiamento personale e spirituale decido di mettermi in cammino alla ricerca di risposte. O forse alla ricerca di me stessa. 130 km e 6 giorni di cammino da Bologna a Firenze, insieme ad un gruppo di 9 donne sconosciute e provenienti da tutta Italia, con cui condivido passi e storie di vita.

Ma non contenta il 22 luglio del 2021 decido di ripartire. Stavolta per la via di San Francesco. E stavolta da sola.

Ancora 190 km e 11 giorni di cammino attraversando Toscana e Umbria, fino ad arrivare ad Assisi.

Molti sono stati i messaggi di stima e incoraggiamento che mi sono arrivati da parte di uomini e donne.

Tantissime le persone che dal mio ritorno mi fanno domande, incuriositi da questa esperienza.

Molte ragazze hanno anche iniziato a chiedermi informazioni più pratiche relative all'organizzazione del cammino.

Ho capito allora che tutto questo sta avendo una forte risonanza e mi sono chiesta se attraverso l' esperienza dei miei cammini e del mio cammino interiore io non potessi divenire motore di incoraggiamento per altre anime.

E da qui, lungo i sentieri della mia trasmutazione, nasce il progetto di "Anime in cammino" che diverrà presto un libro. 





martedì 24 agosto 2021

Treia, 4 settembre 2021 - Al teatro comunale la musica prende il posto della storia

 


Tempo  addietro  venni a conoscenza della presentazione del nuovo libro del prof. Alberto Meriggi: "Corrado I d'Antiochia. Un singolare cavaliere del XIII secolo"  che avrebbe dovuto tenersi presso il Teatro Comunale il 4 settembre 2021, alle ore 16:30, a cura dell'autore.  

Essendo un amico ed estimatore di Alberto Meriggi mi ero ripromesso di partecipare all'evento e -nell'intento di scrivere qualche notizia sul suo lavoro- avevo raccolto alcune informazioni di come era andato costruendosi questo importante appuntamento culturale.

Sapevo dell'accordo tra il Comune di Treia e di Anticoli Corrado di quando e come furono stabilite le date per la presentazione di questa seconda edizione del  libro. Ad Anticoli era stato presentato il 17 luglio  e a Treia avrebbe dovuto essere presentato il 4 settembre presso il teatro comunale.

Nello stesso giorno era previsto nell’arena Carlo Didimi, alle ore 21, un concerto della cantante Tosca. I due eventi non si sarebbero disturbati. Ma alcuni giorni fa il Comune di Treia, probabilmente su richiesta dell’organizzazione del concerto, ha deciso di trasferire lo spettacolo della cantante in teatro. Pertanto la presentazione del libro è stata rinviata come si apprende da una nota sintetica apparsa sul sito "Città di Treia", in cui è detto: "L'evento del pomeriggio del 4 settembre in teatro (presentazione libro su Corrado d'Antiochia di Alberto Meriggi) è rinviato a data da destinarsi.".  

Contemporaneamente  appariva (su alcuni media locali) la notizia di cronaca che "Il concerto di Tosca, dal titolo "Morabeza" in programma il 4 settembre a Treia non si terrà come previsto inizialmente all'Arena Carlo Didimi bensì presso il Teatro Storico di Treia...   (https://www.virgilio.it/italia/treia/notizielocali/treia_il_concerto_di_tosca_del_4_settembre_si_sposta_al_teatro_comunale-66708831.html).

Può succedere che alcuni eventi culturali  di fine estate possano accavallarsi e "confliggere", soprattutto nell'incertezza delle condizioni meteorologiche e sanitarie, quindi per esigenze di scenografia, od altro,  il Comune di Treia è stato costretto ad una scelta, favorendo il bel canto rispetto ad un libro di storia.

Evento cancellato

Quel che un po' stupisce è però la laconicità della notizia sulla sostituzione  senza ulteriori precisazioni sulla "data da destinarsi". Un inciso: per la presentazione del libro di Alberto Meriggi, annunciata per il 4 settembre 2021 era stato tutto predisposto da tempo, compresa l’ospitalità di una delegazione di Anticoli Corrado con il sindaco di quella città e di altre autorità.

Sicuramente il Comune di Treia  non ha agito  con partigianeria, ma è stato costretto, forse da una serie di impegni contrattuali, a preferire lo spettacolo lirico, sicuramente di grande spessore musicale, rispetto alle notizie storiche  sulla "Battaglia di Porta Vallesacco", di cui comunque si era già parlato nel passato. Ma anche non essendo a conoscenza della  motivazione precisa del rinvio della presentazione del libro di Alberto Meriggi, ci si poteva almeno aspettare una comunicazione più esauriente, con una precisa indicazione della data e luogo in cui questa manifestazione culturale è stata posticipata.  

Paolo D'Arpini

Treia. Paolo D'Arpini con Alberto Meriggi


domenica 15 agosto 2021

Dagli orti di Cristo di Calcata all'orticello urbano di Treia...

 


Quando tanti anni fa a Calcata  decisi di denominare un pezzo di terra di cui ero il custode (l'ex discarica comunale denominata "Orti di Cristo" perché anticamente dava da mangiare ai poveretti) “Tempio della Spiritualità della Natura” lanciai un’idea buona anche per esaltare valori estetici e bioregionali. Per il mio “tempio della natura” (a volte detto anche “tempio sincretico di tutte le religioni”) il battage pubblicitario era stato fortissimo, articoli su articoli, trasmissioni tv su trasmissioni tv, anche Paolo Portoghesi aveva promesso di “regalare” uno stupa simbolico, insomma le premesse di una grande edificazione c’erano tutte… ma –ahimé- c’ero anch’io e come sapete io amo “inneggiare ed evocare” ma le mie iniziative vengono poi raccolte da altre mani e utilizzate per altri fini  ed io resto  senza costrutto!

Alla fine, quando partii da Calcata per ritirarmi a Treia,  il tempio restò un terreno  abbandonato a se stesso, “lasciato agli impulsi spontanei creativi della natura e delle sue creature”, ora, che io sappia,  nessuna presenza umana gentile  lo custodisce, osservando ciò che mamma creazione  vi plasma giorno per giorno, anno per anno. 

Dal  2010, con il mio trasferimento a Treia, nella casa avita di Caterina Regazzi, e relativo spostamento del Circolo vegetariano  (https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/about/), anche il Tempio della Spiritualità della Natura  ha trovato una sua minuscola ubicazione nell'orticello urbano sottostante la  casa di Caterina. 

Anche le finalità di questo "tempietto" si sono ristrette, non più  un  “kurushetra”, com'era a Calcata,   ovvero  un “campo di battaglia” per il trionfo del bioregionalismo e della spiritualità laica,   piuttosto un “buen retiro”, un luogo in cui mantenere un diretto contatto con la natura, con i pochi animali che vi vivono (piccioni, lucertole, gechi, formiche, insetti vari, lumache, qualche gatto libero, ecc.) e con le piante che  vi crescono presso che spontanee (topinambur, bardana, zucchette pelose, pomidorini selvatici, cicorie, biete, olive e qualche rada pianta da frutto, ecc.). 

La mia presenza e quella di Caterina in questo "orticello bioregionale", erede inconsapevole  del più pretenzioso Tempio della Spiritualità della Natura,  prevede  solo un incontro ravvicinato con il luogo in modo da trarne un senso di appartenenza e di presenza. 

Teoricamente questo è un discorso ancora molto sentito in alcune  realtà rurali di Treia,  dove alcuni  ‘vecchi contadini’  insistono a conservare alcune verità basilari sulla terra e sull’arte di trarne frutto senza danneggiarla. 

Parlando in termini di agricoltura ‘naturale’ vorrei fare l’esempio della cura rivolta alla prole, che si manifesta con l’incoraggiamento alla crescita e non con la coercizione, allo stesso modo ci poniamo verso le risorse che madre terra offre.

In termini di agricoltura bioregionale ciò significa prima di tutto rendersi consapevoli di quello che spontaneamente cresce nel posto in cui si vive. Questo iniziale processo di osservazione, o accomunamento alla terra, è necessario per scoprire quante erbe e frutti commestibili son già disponibili, cresciuti in armonia organolettica con il suolo e quindi esprimenti un vero cibo integrato. 

Una accurata analisi consente l’immediato utilizzo di cibo  spontaneo per arricchire la dieta corrente, oggi limitata a poche specie coltivate (sia pure in modo biologico). Il passo successivo e quello di sperimentare l’eventuale inserimento nel terreno  di piante alimentari che siano in sintonia o meglio delle stesse famiglie di quelle spontanee. Questa graduale promozione ovviamente non può essere fatta con l’occhio distaccato di un botanico o di un tecnico agricolo ma va accompagnata da una reale presenza e compartecipazione al luogo, in modo da trarne occasione per un senso di appartenenza e condivisione (con la vita ivi presente) divenendo in tal modo noi stessi compartecipi della natura e suoi conservatori. E’ una convergenza, una osmosi, che si viene pian piano a creare fra noi e l’ambiente ed è anche la base della produzione di cibo vero (per uomini veri) che non va però relegata alla sola categoria dei contadini ma vista come la premura di ognuno.  Insomma è un atteggiamento di consapevolezza alimentare.

Infatti il mio consiglio  agli amici che talvolta vengono a trovarci è quello di intraprendere piccole coltivazioni casalinghe ovunque sia possibile, nel giardino dietro casa o sulla terrazza di un condominio, e di approfittare di ogni passeggiata nel verde per raccogliere delle erbe commestibili, in modo da spezzare la totale dipendenza dal cibo fornito dal mercato, rendendoci così responsabili -sia pure in minima parte- della nostra alimentazione.   E’ un aspetto essenziale della cura bioregionale  per la vita quotidiana e della presenza consapevole nel luogo.

Paolo D'Arpini


martedì 3 agosto 2021

Treia. Tempi vegani ed il "gelato senza"



...giorni fa a  Treia,  assieme ad un "ragazzo"  vegano conosciuto a una recita poetica al Castello di Guiglia  (durante lo spettacolo organizzato da Risorgimonte su Dante:   https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2021/07/poesia-bioregionale-guiglia-treia.html), siamo entrati in una  gelateria del centro   e abbiamo chiesto un gelato, senza uova, senza latte, senza zucchero, senza glutine. La signora della gelateria ci ha guardati un po', poi ha preso uno stecchetto vuoto e ce lo ha offerto con queste parole: "...ecco a voi il gelato "senza", va bene?"

Poi ci siamo spostati verso la Pietra della Maldicenza e lì aspettando di poter entare in pizzeria è iniziata una discussione sullo zucchero, quello bianco fa male e quello scuro è a chilometro infinito. Intanto sulla piazza, caldo estivo, gente in fila al banco della pizza, finalmente arriva il nostro turno:  "Vorremmo una crescia farcita con verdure da asporto". 


Domande: "La farina è di una antica varietà di grano biologico? Il lievito è naturale? Le verdure sono bioregionali a chilometro zero? Aaah, il contenitore per l'asporto no,  non si puo! Tutto cartone sprecato ed alberi tagliati".  

Nel frattempo dietro di noi la gente in attesa rumoreggia accaldata,  facendo smorfie, mentre ascolta questo nostro dialogo equo eco friendly solidale…

Ma forse questa non è Treia...

Ferdinando Renzetti rivisitato


domenica 1 agosto 2021

Treia. “Tra la paja e lo fiè”, con Luciano Carletti a Villa La Quiete, il 1 agosto 2021 - Resoconto e recensione

 


Caterina, Andrea, Chiara, i loro bellissimi gemelli Pellegrino ed Ermete ed il sottoscritto,  siamo stati accolti da un vigile urbano posto di guardia al cancello inferiore della Villa Spada (detta anche La Quiete) il quale sbarrava l'accesso ai veicoli non autorizzati, indirizzando i conducenti  verso una strada secondaria per lasciarvi l'auto ed invitando gli ospiti ad incamminarsi sul colle, sul quale sorge la villa.

"Alla Quiete od a Canossa?" Questo mi son chiesto arrancando sulla salita polverosa che conduceva al luogo magico dell'incontro. Comunque, ligi alle direttive di carattere ecologista, di buona lena ci siamo avventurati, contrastati da un forte ghibli estivo che alzava polvere bianca. Giunti alla meta siamo stati ricevuti dal servizio di ricezione e registrazione che ci ha poi indirizzati verso i posti assegnati.

Finalmente, seduti all'ombra nei pressi d'una fontana zampillante, abbiamo goduto di un momento di attesa e di riposo, con l'accompagnamento del frinir di cicale in amore e del fremir di fronde sospinte dal vento. Abbiamo percepito così il benvenuto a Treia ed a  questo evento, per assistere al quale Caterina ed io eravamo giunti dalla lontana Emilia (vedi: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2021/07/31/il-treno-dei-desideri-nella-realta-allincontrario-va-siamo-tornati-a-treia/) .

Eravamo un po' emozionati, circondati da tante belle persone, alcune conosciute altre meno conosciute, anche perché Villa Spada ci ricordava momenti importanti vissuti in passato, soprattutto a Caterina il cui nonno materno, proveniente dal Trentino, qui svolse mansioni di giardiniere. La storia di Villa Spada è storia europea e varrebbe la pena di conoscerla tutta (vedi alcune notizie qui: https://www.iluoghidelsilenzio.it/villa-spada-la-quiete-treia-mc/).

Treia non poteva offrire di meglio per accogliere l'incontro culturale che ci aspettava, la presentazione del libro “Tra la paja e lo fiè – Una storia marchigiana”, di cui il protagonista principale è il nostro ospite Luciano Carletti. 

E chi è  Luciano Carletti? Io lo conobbi nel 2011 allorché era ancora insegnante di matematica nella scuola media Paladini di Treia, ma la sua vera professione è quella di custode della terra, della sua terra di Val Cerasa a Passo Treia, dove coltiva verdure, grano, frutta e produce olio, vino, cesti di vimini... suonando l'organetto con gli amici, al cui suono anch'io spesso ho danzato. Ed oggi siamo qui assieme a lui  nella location prestigiosa di Villa Spada per rendergli omaggio. 

Prima di diventare una dimora signorile, opera dell'architetto Valadier, questo luogo ospitava un monastero. 1000 anni fa sulla collina viveva la comunità monastica di San Savino, sulla cima del colle ancora ne esiste una rimembranza, una radura magica circondata da alberi centenari, che assomiglia ad un cenacolo della Natura, un luogo sacro di ritiro e di meditazione.

Ma torniamo al presente, alla manifestazione odierna, con gli ospiti radunati attorno alla fontana, nel giardino sottostante l'alta gradinata d'ingresso alla dimora, al cui tavolo i vari relatori si sono succeduti, parlando a lungo di tante cose, di se stessi e del luogo ed anche dei contenuti del libro. Ma il discorso più bello è stato l'ascolto attento ed il silenzio del nostro ospite, Luciano Carletti, che pazientemente ammiccava ad ogni  intervento accennando un sorriso. 

Ed infine, dopo un'ora e mezza di narrazioni aggiuntive, Luciano ha avuto il suo momento di  partecipazione alla tavola rotonda, ringraziando gli astanti e rallegrandoli con la "sua  storia, de la paja e de lo fiè”, suonata all'organetto e cantata dal duo canoro da lui diretto. 

Trin trin trin... Ed anche questa è Treia!


Paolo D'Arpini


Resoconto tecnico - Il 1 agosto 2021, dalle ore 18 alle 20, si è tenuta a Villa Spada/La Quiete di Treia la presentazione del libro ‘Tra la paja e lo fie’ / Una storia marchigiana’ (Ilari editore, Autori vari) curatore editoriale Maurizio Verdenelli. Il testo è imperniato sulle vicende della famiglia Carletti, da Pitino (San Severino Marche) a Valcerasa (Treia), di cui il protagonista narrante è Luciano Carletti. La manifestazione si è svolta con il patrocinio del Comune di Treia ed è iniziata con il saluto del sindaco Franco Capponi. A condurre l'evento ha provveduto il prof. Alberto Meriggi, con gli interventi della professoressa Alessandra Fermani e della giornalista Anna Maria Cecchini. Voci di Alessandro Di Tofano,  Ilsria Porfiri e Cristiano Lambertucci. Al termine della presentazione il protagonista, Luciano Carletti, ha espresso alcune parole di ringraziamento ed ha accompagnato con l'organetto un paio di canti tradizionali intonati dall'ensemble popolare da lui fondato.


Villa Spada, 1 agosto 2021 - Tavolo dei relatori


Le immagini fotografiche dell'evento  sono di Caterina Regazzi