lunedì 26 ottobre 2020

Marche alla riscossa. Regime Covid e rigenerazione dell'economia locale


Il regime covid  sta distruggendo  le fondamenta delle nostre comunità. Cosa Fare?

Le nostre comunità sono state sempre esempio di laboriosità e creatività. Gli artigiani, gli artisti e gli agricoltori hanno fatto delle Marche un luogo dove è stato possibile vivere tutti dignitosamente e con una buona qualità della vita.

E’ bastato un virus, ovvero la risposta  politica ad esso abbinata, a distruggere quanto costruito in diverse generazioni. Era necessario? E se era necessario, fare i lockdown e obbligare i cittadini ad abbassare le loro serrande, quali sono stati gli aiuti concreti che sono stati messi in campo per sopportare i danni? Cosa ha fatto il governo? Cosa la Regione? Niente di adeguato, se non spiccioli o chiacchiere.

Che faranno le attività artigianali e le partite IVA se si continuerà con questa politica del lockdown? Le tasse non diminuiscono, né le spese correnti per il mantenimento delle strutture, per non parlare dell’accesso al credito  che è "impossibile".

Vista l’inerzia della politica  abbiamo un’unica strada percorribile:  unirsi e trovare soluzioni economiche alternative.

Molte sono le persone con competenze sia a livello nazionale che locale, che sono impegnate a trovare soluzioni concrete da mettere subito in pratica: una fra tutte la moneta complementare a corso nazionale, moneta virtuosa capace di rigenerare l’economia. 

Ad esempio grazie al prof. Nino Galloni, economista ed ex dirigente ministeriale, e ad altri esperti con diverse competenze, è nata la Cassa Nazionale Complementare che da agosto ha messo sul mercato un nuovo titolo monetario capace di aiutare concretamente le nostre comunità. Inoltre anche i comuni potrebbero emettere una moneta locale per gli interscambi interni ed il pagamento di imposte locali.

Stefania Acquaticci













Articoli collegati: 

http://treiacomunitaideale.blogspot.com/2018/06/signoraggio-bancario-e-debito-pubblico.html


https://treiacomunitaideale.blogspot.com/2019/09/una-moneta-comunale-e-possibile.html


domenica 18 ottobre 2020

Lockdown, quarantene, e restrizione ai domiciliari...? Il Feng Shui ci aiuta a star bene in casa...


Siamo  a rischio di confinamento domestico? Può succedere, soprattutto  di questi tempi,  in seguito a "lockdown" od a quarantene sanitarie  imposte dal governo per contrastare il contagio da coronavirus. Inoltre in caso di condanne penali lievi, per risparmiare sul mantenimento dei detenuti ed evitare l'affollamento carcerario,  i giudici tendono a restringere i condannati ai domiciliari. Insomma per una ragione o per l'altra potremmo essere costretti a restarcene a casa. 

A questo punto è importante che le energie yin e yang e dei cinque elementi siano armonizzate nelle nostre magioni, altrimenti si rischiano squilibri e devianze e l'abbiamo visto recentemente con le perdite di senno sopraggiunte nei confinati ed alle liti scoppiate tra familiari. Una soluzione ci sarebbe, ovvere ricorrere al Feng Shui, un'antica arte geomantica taoista

Il Feng Shui è una forma di armonizzazione che ha la funzione di trasformare gli ambienti fisici in spazi per l’anima. Il Feng Shui trae origine dal pensiero analogico tradizionale cinese che esprime la corrispondenza tra fenomeni celesti e terrestri, l’unione tra l’armonia cosmica e le attività umane. Tale corrispondenza è fondata sulla teoria dei cinque elementi, correlati alle direzioni (i punti cardinali più il centro), alle stagioni (4 più un periodo intercalare), ai colori, ai sapori ecc.

I cinque elementi sono:

1: Acqua, (informazione)
2: Fuoco, (lucidità)
3: Legno, (empatia)
4: Metallo, (giustizia)
5: Terra (concretezza)


Ognuno di questi elementi dovrebbe essere presente ed in armonia all’interno ed all’esterno di ogni abitazione. Per questa ragione è importante - anche prima di costruire una casa- esaminare la configurazione elementale che contraddistingue il luogo come pure è importante che all’interno dell’abitazione si manifesti la presenza armonica dei cinque elementi, seguendo una logica costruttiva. Dalla Terra nasce il Metallo, dal Metallo sorge l’Acqua, dall’Acqua viene il Legno, dal Legno si produce il Fuoco, il Fuoco riduce tutto in cenere e quindi riporta alla Terra. In questo modo un ciclo si conclude senza creare opposizioni.

In verità, originariamente,  il Feng Shui ha  funzioni  preventive, ovvero il suo utilizzo deve essere messo in pratica prima di costruire la propria abitazione, ma in tempi moderni dove tutto è standardizzato ed i palazzi in città sono ammucchiati alla rinfusa senza alcuna considerazione  geomantica, l'uso del Feng Shui si rende necessario per riportare un'armonia alle energie elementali presenti nella casa. Si parte dagli ingressi e dalle finestre, poi si analizzano le disposizioni delle varie stanze ed il loro uso, la fattura degli arredi, ecc.  Il fluire armonico dello yin e dello yang e dei cinque elementi  aiuterà la casa ed i suoi inquilini a trovare un giusto equilibrio. 

Certo non è semplice fare delle analogie immediate su come gli elementi influiscano sulla psiche e sulla qualità dell’abitare,  come per ogni altra scienza è necessario dedicarvi attenzione e studio sviluppando una capacità intuitiva che consenta al neofita di Feng Shui  di poter operare sapientemente per trasformare la sua  abitazione da  mero rifugio  ad ambiente spirituale.

Per ottenere qualche risultato con il Feng Shui, come avviene per ogni altra disciplina, occorre studiare. Di solito il mio consiglio è quello di impratichirsi con la  antica  scienza  taoista. Si parte dallo studio analogico-logico del Libro dei Mutamenti e dello zodiaco cinese (vedi:   https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2017/09/08/archetipi-psichici-i-ching-e-zodiaco-cinese/), si passa poi ad  esercitarsi con  l'uso geomantico di una bacchetta,  che ci consente di misurare le diverse energie presenti nell'abitazione e trovare i punti deboli nella loro circolazione. 

In linea di massima piccole azioni integrative e correttive possono essere apportate in forma empirica e sperimentale  senza dover  specificatamente ricorrere ad un "esperto", basti ricordare che l'elemento Terra si manifesta attraverso la circolarità (la mobilia deve essere il più possibile priva di angoli acuti), l'elemento Metallo viene richiamato per analogia  per mezzo di campanelli e sonagli  appesi, (quelli che si muovono con il vento o con il tocco delle mani), l'elemento Acqua viene sollecitato dal posizionamento di piccole fonti a ciclo perpetuo oppure da acquari, l'elemento Legno si manifesta con la presenza di piante vive posizionate nei luoghi più adatti alla loro sopravvivenza e riproduzione, l'elemento Fuoco si riporta con l'accensione di un caminetto o, dove ciò non è possibile, con l'accensione di una candela o di un lumino  (a fiamma viva non elettrica), l'elemento Terra  si riproduce con un terrario o il posizionamento in vari punti di sassi tondi ed altri  oggetti in creta od in pietra. Alla sensibilità del neofita geomantico lo scoprire ove correzioni ed integrazioni elementali sono necessarie per riportare l'abitazione al giusto equilibrio.  

Se il "fai da te" non fosse possibile, per una qualsiasi ragione, allora bisognerà ricorrere all'aiuto di un  adepto che ha appreso i segreti del Feng Shui.  Fortunatamente per noi qui a Treia ce n'è uno,   Francesco Orazi *, treiese doc ed esperto  naturopata che,  coadiuvato dalla moglie Francesca, e messo alla prova, da me e Caterina,   per energizzare la  nostra casa di Treia, ha compiuto   l’operazione  in modo soddisfacente.  

Paolo D'Arpini, Comitato Treia Comunità Ideale

       Da sinistra: Francesca  e Francesco Orazi e Paolo D'Arpini

*)  L’approccio al Feng Shui di Francesco Orazi fa riferimento alle tre scuole antiche: del Bagua, delle 24 stelle volanti, dei berretti neri e degli spiriti protettori.

martedì 6 ottobre 2020

Alimentazione bioregionale per un vivere naturale

 

Nel  costante tentativo di portare avanti la mia pratica bioregionale nel luogo in cui attualmente vivo, cioè  a Treia,   ogni giorno compio qualche rito utile all'immersione nel luogo.  


Ora, con l'avvento  dell'autunno,  passeggio sotto le mura a raccatar pigne ed arbusti per l'inverno, ripulire  i sentieri dalle immondizie (sempre più invadenti), raccogliere qualche erba commestibile, qualche fico, qualche giuggiola e qualche meletta selvatica. Tutto ciò lo faccio per restare in sintonia con il messaggio bioregionale del vivere in sintonia con il luogo in cui ci si trova. Cercando di apprendere  quel che il luogo può offrirci per la nostra sopravvivenza.

E così cerco, nei limiti del possibile,  di praticare  questa arte del vivere naturale,  precisando che i miei veri maestri nel campo del reperimento del cibo quotidiano e dell'immersione nella natura  non furono i "bioregionalisti" americani, quelli che  si   inventaron  il termine  "bioregione" (però andando a caccia nei parchi armati di schioppi e non di archi e frecce come gli indiani da loro presi ad esempio), ma sono stati  i vecchi contadini, prima di Calcata e poi di Treia, dai quali ho appreso alcune verità basilari sulla terra e sull’arte di trarne frutto senza danneggiarla.

Parlando di alimentazione ‘naturale’ vorrei fare l’esempio della cura rivolta alla prole, che si manifesta con l’incoraggiamento alla crescita e non con la coercizione, allo stesso modo poniamoci verso le risorse che madre terra offre.

In termini di approccio bioregionale verso le fonti di approvvigionamento alimentare  ciò significa prima di tutto rendersi consapevoli di quello che spontaneamente cresce nel posto in cui si vive.


Questo iniziale processo di osservazione, o accomunamento alla terra, è necessario per scoprire quante erbe e frutti commestibili son già disponibili, cresciuti in armonia organolettica con il suolo e quindi esprimenti un vero cibo integrato per chi là vive. Lo stesso corso va applicato anche alla vita animale selvatica che condivide la presenza in equilibrio naturale.

Un'accurata analisi consente l’immediato utilizzo di cibo integrativo spontaneo per arricchire la dieta corrente, oggi limitata a poche specie coltivate (sia pure in modo biologico). Il passo successivo e quello di sperimentare l’eventuale inserimento nel terreno prescelto di piante coltivate che siano in sintonia o meglio delle stesse famiglie di quelle spontanee.

Questa graduale promozione ovviamente non può essere fatta con l’occhio distaccato di un botanico o di un tecnico agricolo ma va accompagnata da una reale presenza e compartecipazione al luogo, in modo da trarne occasione per un riconoscimento di appartenenza e condivisione (con la vita ivi presente) divenendo in tal modo noi stessi cooperatori della natura e suoi conservatori.

E’ una convergenza, una osmosi, che si viene pian piano a creare fra noi e l’ambiente ed è anche la base della produzione di cibo vero (per uomini veri) che non va però relegata alla sola categoria dei contadini ma vista come la premura di ognuno. E’ un atteggiamento di consapevolezza alimentare.


Infatti il mio consiglio è quello di intraprendere piccole coltivazioni casalinghe ovunque sia possibile, nel giardino dietro casa o sulla terrazza di un condominio, e di approfittare di ogni passeggiata per cogliere delle erbe commestibili, in modo da spezzare la totale dipendenza dal cibo fornito dal mercato, rendendoci così responsabili - sia pure in minima parte - della nostra alimentazione. E’ un aspetto essenziale della cura per la vita quotidiana e della presenza consapevole nel luogo.

Paolo D'Arpini 









mercoledì 23 settembre 2020

Upahar Anand con Scintille di Luce per la presentazione del libro "Compagni di Viaggio" di Paolo D'Arpini - Treia 26 settembre 2020

 

Il solista anglo-indiano Upahar Anand con Venu e Tina e Mara di  Scintille di Luce saranno presenti il 26 settembre 2020 alle ore 16.30, nella Sala ex Ipsia in Via Cavour 29 al centro storico di Treia, ove eseguiranno musiche e bhajan indiani. Nel video alcuni canti di Upahar Anand in India:    https://youtu.be/NgsUtJQlDpQ

La performance si svolge durante la presentazione del libro "Compagni di Viaggio" di Paolo D'Arpini nel contesto della Celebrazione dell'equinozio Autunnale che si tiene a Treia il 26 e 27 settembre 2020:    http://turismo.comune.treia.mc.it/eventi-cms/celebrazione-dellequinozio-autunnale-treia-26-e-27-settembre-2020/#:~:text=27%20settembre%202020-,Celebrazione%20dell'Equinozio%20Autunnale%20%E2%80%93%20Treia%3A%2026%20e%2027%20settembre,%2C%20ecologici%2C%20ludici%20e%20musicali.

L'ingresso è libero e gratuito ad esaurimento posti disponibili, prenotazione a: auser.treia@gmail.com oppure 0733/216293. 

I Partecipanti sono pregati di venire muniti di mascherina e di gel sanificante personale in ottemperanza delle norme anti-covid.  








domenica 20 settembre 2020

Treia, 20 settembre 2020 - Un (ex) voto "sofferto"

Treia. Un (ex)  voto sofferto...

...stamattina 20 settembre, a Treia, nella scuola Dolores Prato,  sono andato a votare per le Regionali e per il Referendum,  sono  partito presto, prima delle 8, perché volevo evitare la calca e le file con la mascherina. Per fortuna son potuto entrare senza tante formalità,  non c'era quasi nessuno, solo qualche carabiniere e qualche controllore, ad uno ho chiesto qual'era il numero del  mio seggio e quest'ultimo,  controllando sulla mia tessera elettorale, mi ha indicato il N. 1. 


Ecco mi son trovato in una bella stanza arieggiata con doppi ingressi e tutte donne dentro, di maschi c'ero  solo io, due ragazze hanno sbrigato la mia faccenda  aprendo le schede, fornendomi di matita, e indicandomi la cabina 1, raccomandandomi (dopo aver espresso il mio voto) di ripiegarle ben bene ed infine inserirle nelle apposite urne. 


Sono rimasto in cabina appena un minuto, anche se ero ancora un po' indeciso sulla lista delle Regionali a cui dare il  mio voto e le mie preferenze. Poi il richiamo della "foresta", o come dice l'amico Michele "la considerazione sul "voto utile",  mi ha spinto a fare la croce sul partito a cui da anni appartengo (anche se mi considero un eretico emarginato al suo interno). Per quanto riguarda il referendum non ho avuto dubbi (come già espresso in precedenti comunicazioni). 


Vorrei comunque dichiarare il mio disappunto per la scelta della scuola Dolores Prato come seggio, facendo presente che per un "vecchietto" come me, scendere e risalire da quegli sprofondi non è azione sportiva ma un vero e proprio  supplizio di Tantalo,  con tanto di fiatone e sfinimento delle esauste membra. 


Dico questo, ovviamente, da pedone non pentito  poiché i motorizzati, muniti di  auto e motorette,  non hanno problemi. 


Terminato il mio dovere di cittadino sono andato al solito baretto in piazza  per far colazione, la barista mi ha chiesto  come e chi avessi votato ed io senza reticenze glielo ho detto, al che lei con  la faccia storta  mi ha indirizzato vari commenti caustici  (perché la pensa diversamente da me) ma il cappuccino e la pastarella erano buoni egualmente. 


Dovrei ritornare al seggio per il controllo delle operazioni di voto e  per lo spoglio delle schede, poiché sono stato nominato rappresentante di lista dal  partito, ma sinceramente non me la sento di affrontare una nuova Canossa... seguirò i risultati su internet.
 
Ciao, Paolo D'Arpini












Post Scriptum: 
“…che un 20 settembre di un secolo e mezzo fa segnò un punto nella storia italiana, ognun lo sa (od almeno si presume). I bersaglieri piemontesi aprirono una breccia nelle mura di Roma e tutto non fu come prima. Oggi, un altro 20 settembre è arrivato. Non certo è fatto eccezionale che gli italiani vengano chiamati alle urne.  Però, l’esito della votazione di questo 20 e 21  settembre 2020 di conseguenze potranno esserci e molte…” 

mercoledì 16 settembre 2020

Volando con Matteo Ricci e Giuseppe Tucci - A Treia è iniziato un corso sull'antica cultura cinese e tibetana





In volo con gli uccelli


Due sono stati i marchigiani illustri che hanno legato il loro nome alla scoperta dei misteri di Cina ed India. Il primo fu il gesuita maceratese, Matteo Ricci (1552/1610), che soggiornò lungamente presso la corte imperiale cinese scrivendo diversi libri in Mandarino (la lingua dotta); la sua più importante composizione fu il Grande Mappamondo, la cui sesta edizione fu fatta ristampare su ordine dell’imperatore stesso. Egli cercò di integrare la cultura cinese con quella occidentale in una sintesi più apprezzata in Cina, ove morì a Pechino, che presso la chiesa cattolica che lo aveva inviato in Cina come “missionario”, infine scomunicandolo.

Vita e saggezza sincretica di Matteo Ricci, maceratese illustre, in Cina |  Circolo Vegetariano VV.TT. Treia
Matteo Ricci

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L’altro grande maceratese fu il professor Giuseppe Tucci (1894/1984), fondatore e curatore dell’ISMEO, l’istituto italiano per lo studio della cultura orientale e importante museo sito in Via Merulana a Roma. Io ebbi la fortuna di visitare quel museo e fui toccato dal rispetto con il quale le reliquie di religioni esterne alla nostra cultura avessero trovato ospitalità e idonea spiegazione. In seguito a ciò mi interessai alla letteratura ed alle traduzioni originali prodotte dall’esimio professor Tucci e mi abbeverai a quella fonte di conoscenza. In particolare apprezzai le sue ricerche sulla cultura nepalese e tibetana e la sua ricerca sull’antica saggezza cinese, laica per antonomasia, rivolta al benessere dello stato e del popolo. In particolare Giuseppe Tucci è stato in grado di offrirci un quadro suggestivo dei due indirizzi culturali della Cina, il Confucianesimo ed il Taoismo, la via della correttezza e la via della spontaneità.

Tucci, un grande dimenticato - l'Espresso
Giuseppe Tucci 

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Ricettacolo di questi due aspetti sociali è il Libro dei Mutamenti, I Ching, uno dei saggi testi più antichi dell’umanità. In esso sono integrati diversi commenti di Confucio e di Lao Tze, nonché considerazioni più tardive di matrice Chan (Meditazione Buddista). All’I Ching, di cui é disponibile un’ottima traduzione di Richard Wilhelm, con prefazione di Carl Gustav Jung, sono riconducibili anche gli archetipi psichici basilari dello zodiaco cinese.

Archetipi psichici, I Ching e Zodiaco cinese | Circolo Vegetariano VV.TT.  Treia
Consultando l'oracolo

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La mia pluridecennale ricerca compiuta sia su testi di matrice cinese che indiana, come ad esempio Il Potere del Serpente, mi ha portato a elaborare un sistema archetipale congiunto, basato sugli esagrammi dell’I Ching e sui cinque elementi indiani. Seguendo poi anche la tradizione tibetana, ed avendo “completato” i miei studi e le mie sperimentazioni dal vivo, ho deciso di trasmettere la conoscenza acquisita attraverso una serie di incontri conoscitivi  che si tengono a Treia. Le sessioni sono gratuite.
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Chi è interessato può prendere contatto con me telefonandomi allo 0733/216293 

Paolo D’Arpini
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Paolo D’Arpini in  scena in veste di Chuangtzu
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Per approfondire il discorso si può leggere questo articolo:

martedì 15 settembre 2020

Treia, 26 e 27 settembre 2020 - Celebrazione dell'Equinozio Autunnale (ed aspetti archetipali connessi)

Paolo D'Arpini: I Ching - Calendario agricolo e archetipi ed elementi degli  anni venienti
Ante scriptum - Durante l'equinozio autunnale  si manifestano  delle congiunzioni archetipali e zodiacali particolarmente significative.  Questo è il momento del  passaggio dalla Vergine, per i cinesi il Gallo, alla Bilancia, che in Cina corrisponde al Cane, l’evento celebrato prende quindi forma con i migliori auspici… e non è un caso che questo momento corrisponda anche all’anniversario della nascita di Caterina Regazzi,  nostra ospite ed anfitriona e mia diletta compagna. (P.D'A)
I Ching Mensile – Esagramma N. 2 Kun – Il Ricettivo (La Terra) – Dal 22  novembre al 21 dicembre - Cultura - SPIRITUAL
Nel libro dei Mutamenti, I Ching, vi sono due esagrammi collegati agli archetipi del Gallo e del Cane. Il primo, relativo al Gallo,  è il Ristagno: “Sotto è Kun (la Terra) e sopra Kien (il Cielo)” All’interno vi è la forza scura, all’esterno quella chiara. All’interno vi è debolezza, all’esterno durezza. Gli ignobili sono all’interno ed i nobili all’esterno. La via degli ignobili è in ascesa la via dei nobili in declino. Ma i nobili non si lasciano scuotere nei loro principi. Quando non hanno possibilità di influire nella società  rimangono lo stesso fedeli alla loro natura e si ritirano in segretezza.
“Così il nobile si ritira nel suo valore interiore. Per non corrompersi nelle difficoltà, egli non si lascia onorare con appannaggi”.
Il significato di non lasciarsi onorare con appannaggi è che il nobile rifiuta compensi materiali provenienti dal governo degli ignobili. Infatti quando nella vita pubblica regna diffidenza in seguito all’influsso esercitato dagli ignobili, ogni operare fecondo è impossibile, perché il fondamento è sbagliato. Perciò in simili casi il nobile non si lascia sedurre da lucrose offerte a prender parte alle attività pubbliche decise dagli ignobili, non dando così il suo assenso alle loro bassezze. Perciò il nobile nasconde i suoi pregi e si ritira in solitudine.
Questo aspetto del non lasciarsi corrompere dalle offerte degli ignobili che sono al governo, viene comunque corroborato, nell’attesa e nella osservazione degli eventi in arrivo, com’é tipico del sistema cinese,  nella considerazione del mutamento incipiente e della idonea risposta alle nuove contingenze.  Perciò al Ristagno segue la Contemplazione, collegato all’archetipo del Cane.
“Sopra Sun, il mite, il vento, sotto  K’un, il ricettivo, la terra” 
L’esagramma la Contemplazione ha un doppio significato: in parte dà, cioè offre una vista sublime, in parte toglie cioè contempla, vuole ottenere qualcosa con la contemplazione. Il segno raffigura un sovrano che contempla verso l’alto la legge del cielo e verso il basso i costumi del popolo. Con il suo buon governo egli è un sublime modello per le masse.
Il momento è il più sacro, quello del supremo raccoglimento interiore.
Così nella natura si osserva una sacra solennità nel ritmo con cui tutti gli eventi naturali procedono.  La contemplazione del senso divino del divenire cosmico conferisce a coloro che sono chiamati a influire sugli uomini i mezzi per esercitare gli stessi effetti.  Per farlo, è necessario un raccoglimento interiore, quale lo produce la contemplazione  in uomini grandi e saldi nella consapevolezza.
Così essi scorgono le misteriose leggi divine della vita e le rendono operanti nella propria personalità grazie all’intensità del raccoglimento interiore, e la loro presenza emana un misterioso potere spirituale che agisce sugli uomini e li influenza senza che essi siano consapevoli del modo in cui ciò avviene.
Con in mente queste qualità celebriamo l’equinozio autunnale 2020.
Paolo D’Arpini
Spiritualità laica come espressione della vita - Lay spirituality as an  expression of life - politicamentecorretto.com

Programma della celebrazione equinoziale autunnale 2020 
(A cura di Auser Treia con il patrocinio morale del Comune di Treia)
Treia:  26 e 27 Settembre 2020

26 Settembre 2020 - Sala Comunale ex Ipsia di Via Cavour 29.  Centro storico di Treia
Ore 17.30 - Saluto istituzionale 
Presentazione del libro di Paolo D'Arpini  "Compagni di Viaggio" (Om edizioni)
Lettrice: Caterina Regazzi
Accompagnamento di brani musicali spirituali  del solista anglo-indiano Upahar Anand con Mara e Tina del gruppo Scintille di Luce
Moderatrice: Simonetta Borgiani
Ore 19.30 - Comunicazioni in chiusura e arrivederci



“Compagni di viaggio” è una sorta di diario, una raccolta di aneddoti e di esperienze vissute assieme a personaggi particolari, diremmo “straordinari”, incontrati lungo il cammino spirituale. La via personale dell’autore è quella della spiritualità laica, quindi questi incontri con i “santi” sono narrati in modo molto informale senza alcuna enfasi o pretesa, cercando comunque di trasmetterne l’insegnamento o il messaggio ricevuto.  In alcuni casi gli incontri non sono nemmeno avvenuti su un piano fisico ma su un piano elettivo. Il testo contiene resoconti di prima mano di alcuni momenti significativi vissuti assieme a diversi maestri, una narrazione di dialoghi e confidenze, le stesse che si raccontano tra amici nei momenti d’intimità, durante il ritorno alla nostra vera casa.

27 Settembre 2020 -   Treia.  Centro Storico
Ore 10.00 - Appuntamento nella sede Auser in Via Lanzi 20 al centro storico e passeggiata ecologica in adesione a "Puliamo il Mondo" di Legambiente. Perlustreremo alcuni luoghi verdi alla ricerca di rifiuti abbandonati ma anche di erbe commestibili.
ore 17.30 - All'aperto c/o TAM. Località  Moje di Treia
Presentazione del libro "Il pane e le rose" di Michele Meomartino, a cura dell'autore,  con accompagnamento musicale  di Andrea Biondi e Chiara Teloni
Dialogo con la giornalista e scrittrice  Marinella Correggia  sull'ecologia casalinga e sul fare le cose  da sè
Ore 18.30 -  Lettura di brani poetici in sintonia a cura di vari autori treiesi del TAM



"Il Pane e le rose" non è solo un libro di cucina ma anche un nostalgico viaggio in cui Michele Meomartino ricorda alcune tappe ed incontri che hanno fortemente influenzato le sue scelte in fatto di alimentazione. La sua passione per la cucina unita ad una naturale predisposizione, lo rende oggi uno dei maggiori esperti del campo. Il libro si compone di due parti: la prima ripercorre i suoi ricordi d’infanzia, la scelta vegetariana, incontri con persone del mondo della gastronomia; la seconda offre un ricettario, ampiamente illustrato dalle fotografie scattate dall’autore.

Prenotazione consigliabile: Tel. 0733/216293 - auser.treia@gmail.com 
Info logistiche su come raggiungere TAM a Moje di Treia: 348.7255715

La partecipazione all'evento, ad esaurimento dei posti disponibili,  è libera e gratuita,  nel rispetto delle correnti norme sanitarie anti-covid.