sabato 22 ottobre 2022

Auguri di pronta guarigione a Renzo Castellani, barbiere storico di Treia...



Al centro storico di Treia abbiamo due botteghe di barberia. Una si trova di fronte agli uffici comunali, in Corso Italia Libera, gestito dall'acconciatore Gianluca da oltre dieci anni. L'altro Salone si trova in Via Lanzi ed è gestito da più di 10 lustri dal barbiere Renzo.

A dire il vero da qualche giorno la bottega di quest'ultimo è chiusa a causa di un intervento alle gambe che Renzo ha dovuto subire, ora egli si trova al reparto riabilitazione di Treia e speriamo che presto possa tornare al suo bancone.

Me lo auguro anche perché sono un suo cliente affezionato e da lui, durante le sedute di barba e capelli, ho appreso parecchie notiziole su Treia e sui suoi abitanti più famosi. Il più famoso, dal punto di vista imprenditoriale, è Luciano Sileoni uno dei due fondatori storici della Lube, l'industria di cucine più famosa d'Italia...

Qui potete leggere la sua storia:

Dicono che se vuoi sapere qualcosa di un paese, di  quel che succede ai suoi abitanti, devi rivolgerti ad un barbiere. I barbieri son come i bardi, i conservatori delle storie popolari,  perché  ascoltano i segreti  dai loro clienti,  nell’intimità di una rasatura o di un taglio di capelli.  I maschi, come  avvenne a Sansone, quando vengono alleggeriti di peli e chiome si sentono  più aperti, forse più “gentili”, denudati come sono dell’onor del mento e della criniera che da al volto il suo severo aspetto.  Succede perciò che un barbiere (un tempo anche cerusico), compiendo l’opera di “ripulitura”, ascolti in silenzio le confidenze di chi è in vena d’aprirsi, di chi, scoprendosi imberbe come un pargolo, ama raccontare ed ascoltare fiabe e pettegolezzi.

Avvenne così che, in una  bella mattina  autunnale (prima del Covid), mi ritrovai a chiacchierare con Renzo, uno dei due barbieri residui di Treia, quello che dal 15 febbraio del 1959 lavora nella bottega che fu di Benito Raponi, ovvero il co-fondatore della LuBe assieme a Luciano Sileoni, l’azienda che fabbrica e vende cucine in tutto il mondo, Russia compresa...



Continua: https://www.politicamentecorretto.com/2020/10/05/anche-treia-ha-la-sua-dynasty-e-la-storia-di-luciano-sileoni-che-ha-trascorso-una-vita-in-cucina/




sabato 15 ottobre 2022

Macerata. Intervento di Liana Maccari alla presentazione del libro "Chi sei tu?" di Paolo D'Arpini



La presentazione del libro Chi sei tu? I Ching, lo Zodiaco cinese e il sistema elementale indiano è avvenuta il 14 ottobre 2022 alla Biblioteca Mozzi Borgetti.

Avevo fatto il tampone per il Covid il 3 ottobre ed era risultato positivo. Il tampone di uscita l'ho fatto proprio il 14 ottobre, al mattino, ed è risultato negativo. La mia prima uscita dunque è stata andare alla Biblioteca Mozzi Borgetti alla presentazione del libro di Paolo D'Arpini.
L'autunno è bellissimo, la campagna, gli alberi, i campi, il paesaggio pieno di umori e umidità, la città. Tutto mi ha fatto girare la testa. Da quanto tempo ero “fuori”! Cioè costretta a stare “dentro”! Certo, la mascherina pesante, gli occhiali appannati, l'ascensore che non funziona! Quanta fatica! E intanto mille impegni e faccende che avevo rimandato fino al giorno che fossi potuta uscire (tipo: restituire la moneta alla cara amica che è andata a comprarmi il pane in questi giorni di reclusione). Ma prima è venuta questa presentazione, un'occasione alta. Leggo nel libro in questione: “Il periodo dal 23 settembre al 22 ottobre corrisponde all'esagramma Kuan. Il nobile espone le leggi del cielo al mondo intero, e ciò che dice si avvera.”

E' proprio ciò che sento, no, ciò di cui ho bisogno. Perché, stranamente, non sento alcuna mancanza degli altri, delle persone, del prossimo. Però mi chiedo chi sia quel nobile che invece desidero incontrare: è forse uno dei presenti? E' lo stesso Paolo che esplica il suo libro, con la sua saggezza atea e la sua esperienza di vita un po' fuori dal sistema? E' forse la sua compagna, il suo editore, o Morena Oro che vedo entrare, o Nunzio Cocco, silenzioso e sorridente alla saggezza che ispira il lavoro svolto da Paolo? La giornalista Simonetta Borgiani, dalla sorprendente espressività, lo spontaneo Maurizio Angeletti? Glielo chiedo, al momento delle domande: Chi è il nobile, visto che secondo lui ognuno deve cercare la conoscenza di sé senza maestri? Il nobile- mi dice – è chiunque. Chiunque è nobile. Quello è il nobile.

Liana Maccari



lunedì 10 ottobre 2022

Pollenza, 23 ottobre 2022 - Presentazione de "Il Grimorio degli Spiriti di Natura. La Magia del Piccolo Popolo”




Il 23 Ottobre, alle ore 17:00, a Pollenza, Rione Trebbio 25, presso Domus Historical Food, presentazione del libro "Il Grimorio degli Spiriti di Natura. La Magia del Piccolo Popolo”. Nelle mitologie, nelle leggende, nelle fiabe e nei racconti orali, l'uomo ha da sempre visto ed interagito con Esseri Magici e Spiriti della Natura, che nella nostra tradizione italiana ed europea hanno preso il nome di "Piccolo Popolo" o "Popolo delle Colline". Ma chi sono in realtà questi esseri? In questa serata in compagnia di Andrea Picchio Verde, l'autore treiese del libro,  approfondiremo l'argomento in una conferenza interattiva, inoltre svolgeremo una semplice cerimonia di connessione con gli spiriti verdi, che ci riconnetteranno alle nostre radici ancestrali. Prenotazione obbligatoria al 339.7983768


Descrizione

"Il Grimorio degli Spiriti di Natura" di A. Picchio Verde e Aindreas Fàél raccoglie tantissime leggende e testimonianze che ti racconteranno della loro costante presenza nel corso del tempo.

Inoltre, in questo libro davvero unico e formidabile, troverai come celebrare Festività Solari e realizzare:

  • Rituali connessi alla Luna e alle sue fasi;
  • Sigilli per la fertilità e la visione;
  • Cerimonie legate ai quattro Elementi;

Inoltre, alla fine del libro è dedicato a un capitolo con un approfondito erbario delle Piante Sacre legate al Piccolo Popolo, come la Mandragora, la Violetta, la Betulla e tante altre.

I diversi rituali ti condurranno, prendendoti per mano, direttamente dentro i loro regni, che rappresentano nel loro insieme l'Anima di Madre Terra.

Uno degli obiettivi di questo manuale è quello di risvegliare la consapevolezza della spiritualità del nostro territorio e dei nostri luoghi sacri, facendo risorgere un'antica alleanza che potrebbe esserti utile, per sentirti di nuovo in contatto col tuo territorio e con gli svariati esseri spirituali che lo abitano.

Tutti gli abitanti del Piccolo Popolo, (Fate, Folletti, Ninfe e tutti gli Spiriti degli Alberi), vivono e danno vita a tutta la meravigliosa Natura che ci circonda. Ma concedono la loro saggezza ed i loro favori solo a chi, emancipato dall'ottuso antropocentrismo, incarna umiltà, purezza di cuore e sincero rispetto per tutte le forme di vita.

Incontrare l'Albero Maestro di un bosco, far entrare nella propria vita la poesia e la musica delle Fate, riconoscere la regalità di una Quercia, come scoprire in una pigna un tempio sacro, sono tutte tappe di un viaggio incredibile dentro l'essenza della Vita e di se stessi.

Solo quando si comprende che ogni desiderio porta con sé un suo prezzo ed un suo momento, si può arrivare ad espandere la propria sensibilità fino a raggiungere questi Esseri meravigliosi, divenendo quello che ognuno di noi dovrebbe essere: un custode premuroso di tale bellezza.


domenica 11 settembre 2022

Treia. Ritorna “Treia comics” dal 4 al 27 ottobre 2022 - Presentazione del corso il 29 settembre 2022

 


Torna a grande richiesta il “Treia comics” alla sua seconda edizione. Per il secondo anno infatti LuNa eventi organizza per il Comune di Treia un laboratorio didattico e ludico-ricreativo di fumetto e di sceneggiatura, rivolto anche alla fascia degli adolescenti. Il fil rouge delle tavole realizzate lo scorso anno era il Bracciale, mentre quest'anno i piccoli talenti saranno chiamati a realizzare un fumetto ambientato a Treia con il personaggio della scrittrice Dolores Prato. 

Lo sviluppo della creatività resta un intento importante e Treia, ancora una volta, offre a tutti i ragazzi e a tutte le ragazze del territorio un’opportunità di condivisione e di sviluppo del talento artistico. Il laboratorio sarà svolto in presenza dal docente Riccardo Messi, artista internazionale nel campo del Comics, in aula multimediale a Treia. Ad accompagnare Riccardo Messi ci sarà la direttrice e scrittrice LuNa, Lucia Nardi, per la gestione organizzativa del corso e per la docenza della parte della sceneggiatura. 

La presentazione del corso è aperta a tutti/e e si rivolge a bambini/e e ragazzi/e dai 9 ai 16 anni che siano curiosi e appassionati di questo magico mondo del fumetto o che abbiano già avuto un primo approccio con il fumetto e si terrà giovedì 29 settembre, alle ore 18, in aula multimediale. 

Potranno partecipare sia gli allievi dello scorso anno, al fine di proseguire nel loro percorso, ma anche i nuovi talenti che vogliono misurarsi con le tutte le fasi dell’ideazione e della realizzazione di un albo, come i veri professionisti del settore. I docenti, inoltre, saranno disponibili a rispondere a curiosità e domande da parte delle famiglie e raccoglieranno le iscrizioni. 

Le lezioni si terranno durante tutto il mese di ottobre nei giorni settimanali del martedì e del giovedì, dal 4 ottobre al 27 ottobre, dalle ore 16.30 alle ore 18 in aula multimediale. Anche i materiali, come l’intero percorso laboratoriale, saranno offerti dal Comune di Treia a quanti parteciperanno, proprio in un’ottica pedagogica di attenzione e di inclusione. 

Alla fine degli 8 incontri le tavole si trasformeranno in veri e propri fumetti e gli albi realizzati dai ragazzi e dalle ragazze saranno distribuiti a tutti/e in una cerimonia ufficiale di consegna con menzioni critiche speciali commentate dai docenti per i giovani più meritevoli ed attestati di partecipazione per tutti/e. 

Per prenotare il laboratorio è possibile fin da ora inviare un messaggio al 3208231167 indicando nome e cognome del partecipante.

Comunicato Stampa LuNa Eventi  “Treia comics” 




venerdì 9 settembre 2022

Macerata. "Il viaggio come metafora fra letteratura, filosofia e arte"



"Il viaggio come metafora fra letteratura, filosofia e arte" è il secondo incontro sul tema del viaggio in senso lato voluto da Mina Sehdev, docente universitaria e curatrice di questi eventi d'arte. 

Unendo più voci e più discipline venerdì 9 settembre 2022, dalle ore 18.30, si parlerà del viaggio come metafora aprendo un confronto sul tema. L'appuntamento culturale si terrà presso la libreria Catap di Piazza Mazzini, a Macerata, immersi in una cornice di opere raffinate, quelle dell'artista Eugenio Biondini. 

L'artista, attraverso aneddoti e testimonianze, ci parlerà della sua arte intrisa di sentimento e di una musa femminile ricorrente ed eterna. 

A partecipare all'incontro saranno inoltre Mina Sehdev per l'introduzione e per la trattazione filosofica del viaggio insieme a LuNa (Lucia Nardi) per offrire alcuni spunti di riflessione sul tema in chiave letteraria e la professoressa Silvye Bartoloni, che affascinerà con la declamazione e spiegazione di alcuni passi di Baudelaire. 

L'ingresso è libero e gratuito.  


Lucia Nardi


domenica 4 settembre 2022

Passeggiata sull'eredità culturale di Dolores Prato a Treia...

 


Edi Castellani, presidente dell'associazione Artemisia di Treia, è una grande ammiratrice della scrittrice Dolores Prato e già da alcuni anni, sin da quando era assessore alla cultura di una passata amministrazione,  ha svolto iniziative per promuoverne la memoria, fondando anche un piccolo museo a lei dedicato e situato in una stanza sita nel foyer del Teatro Comunale. 

Treia. Centro Studi su Dolore Prato

Anche quest'anno, in occasione del Festival ex-centrico "Giù la piazza..." ha riproposto una recita camminando nei luoghi dove Dolores visse, la performance si è svolta il primo pomeriggio del 4 settembre 2022.

Una commedia, una dolce ma densa di sentimento commedia della vita, rivissuta in movimento per le strade, nelle piazze, negli androni, nelle chiese, nei giardini di Treia. Questa la passeggiata in compagnia di Dolores Prato, una Dolores Prato in veste di  bambina che ricorda  e di adulta narratrice della memoria  che sembrava volere correre davanti a noi, in una continua “ricreazione” della sua vita. Mi son trovato così nel tiepido sole di un pomeriggio settembrino a compiere un viaggio a ritroso nel tempo, a giocare in una recita che pur aveva della realtà tutti gli aspetti, gli odori e le fatiche. 

Edi Castellani con Stefania Monteverde

A dare inizio al percorso  la stessa Edi Castellani,  che si è presentata davanti alle decine e decine  di astanti  in PIazza della Repubblica leggermente trafelata ma  che subito ha assunto la parte dell'anfitrione e ci ha condotti per mano attraverso le  fasi di esistenza vissute a Treia dalla futura scrittrice romana.  A  interpretare  i personaggi narranti  4  attori amatoriali  di Artemisia:  Morena Oro nella parte di Dolores adulta, Ilaria Silvestri come Dolores adolescente, Loredana Ronconi nelle  vesti della signora Rosina e Maurizio Angeletti intonacato nella parte di Don Domè.  

Morena Oro che declama

A rendere vive la scene non soltanto la narrazione didascalica e la rievocazione storica ma anche l’attivarsi quasi spontaneo ed improvviso di salti, scenette e dialoghi. Tutte memorie tratte dal libro “Giù la piazza non c’è nessuno” che restituivano ai luoghi la sembianza di quel che erano nei momenti in cui ci visse la nostra scrittrice.

Su Dolores Prato, tra l’altro, sta puntando molto l’amministrazione di Treia che ha messo in piedi  questo "Giù la piazza Festival" proposto da Marina Peral Sanchez dell'associazione EV e coordinato da Stefania Monteverde, con il patricinio della Regione Marche.  Un progetto sperimentale  sulla  rivalutazione del patrimonio culturale, a cui hanno partecipato diverse associazioni di Treia e dintorni.

Ma tornando alla passeggiata sulla memoria di Dolores Prato,  Edi Castellani, la nostra accompagnatrice,  ha dimostrato di saper condurre il corteo dando spiegazioni appropriate, qui è lì  durante i saliscendi nel paese,   di tanto, tra una recita e l'altra,  ragguagliandoci su alcuni aspetti storici, ambientali ed architettonici e sulle attività in corso a Treia.

Nei giardini di San Michele

Durante la narrazione su  Dolores,  abbiamo appreso che il suo nome  le venne impartito da una madre che la concepì fuori dal matrimonio e che inizialmente nemmeno la volle riconoscere, poi le concesse il suo cognome, Prato, ed infine la affidò a certi suoi lontani  parenti che vivevano a Treia, che le fecero da genitori adottivi, Si trattava di un prete convivente con la sorella zitella. Potete già da questo immaginare che tipo di infanzia e che sensazioni visse Dolores, che non ebbe praticamente alcun rapporto con la vera madre, ed era perfettamente consapevole della sua condizione di “bastarda”.  Dolores disse “io non appartengo a Treia, Treia appartiene a me”, per significare la sua accettazione del luogo  non  corrisposta.   Eppure crebbe, eppure studiò, eppure divenne persino una insegnante ed alla fine della sua vita, quando ormai era tornata a Roma sua città natale, scrisse le sue memorie su Treia  e sulla sua infanzia infelice, come una forma di riscatto dal passato e di recupero amoroso per la città.  

Dolores bambina


Mi sovviene di quel che disse un moderno saggio ai suoi discepoli: “Non aver paura! Esci dalla tua ignoranza protettiva, esci dal tuo ego. Esci dal tuo carattere, esci dalla tua limitata coscienza. Accetta la sfida! All’inizio in te accadrà molta infelicità e sofferenza ma se riuscirai a superare questo inizio, se riuscirai ad essere realmente totale, allora passerà. E quella sofferenza sarà stata simile ad un fuoco che ti avrà purificato di ogni imperfezione, ti avrà reso simile all’oro. Quella sofferenza avrà distrutto ogni impurità che in te non è oro”. Così ho avuto la sensazione di percepire Dolores Prato, purificata, resa nobile nell’aver accettato una esistenza di dure prove che infine l’hanno santificata, l’hanno resa integra.

Son contento che la comunità di Treia abbia voluto prendere Dolores Prato come un esempio di virtù treiese. Ed in verità di questa virtù Treia avrebbe bisogno: il coraggio. Un coraggio di cui tutti oggi necessitiamo, viste le difficoltà dell’esistenza moderna. Ma forse è lo stesso coraggio che dimostrarono gli avi, che non si fermarono mai, pur in mezzo alle difficoltà, nel cercare di dar senso e amore alla propria esistenza, mantenendo la civiltà nel luogo e nella comunità. Che questa civiltà sia stata un fatto reale, concreto, lo abbiamo potuto appurare nelle numerose puntate ai vari monumenti e siti di bellezza ambientale visitati lungo la nostra passeggiata.

Grazie Treia!

Paolo D’Arpini

Maurizio Angeletti, in abito talare, assieme a Paolo D'Arpini (Foto di Liana Maccari)





Alcune notizie su Dolores Prato:
Dolores Prato nasce a Roma il 12 aprile 1892 da Maria Prato e da padre ignoto. Dopo averla lasciata a balia a Sezze, nell'attuale provincia di Latina, la madre (vedova con cinque figli a carico) la affida a due anziani cugini che vivono a Treia, una cittadina in provincia di Macerata, dove Dolores trascorrerà tutta l'infanzia e l'adolescenza, dapprima con gli zii (aiuto parroco del paese e sua sorella nubile) e poi nell'educandato  della Visitazione nel Monastero di Santa Chiara, un collegio di suore di clausura. Le circostanze della nascita (abbandonata dalla madre e con un padre rimasto sconosciuto) hanno probabilmente condizionato la vita della scrittrice, che ha sempre avvertito la sua sorte tormentata come annunciata da un presagio di eccezionalità. Uscita dall'educandato, frequenta a Roma la Facoltà di Magistero, dove si laurea nel 1918 con una tesi su un carteggio inedito di Prospero Viani e Pietro Fanfani. Nel 1919 ottiene l'abilitazione all'insegnamento di letteratura italiana. Insegna in diverse città: Sansepolcro (1919-21), a Macerata (1921-22) e San Ginesio (1922-29). Dal 1927 al 1928 vive a Milano frequentando un avvocato iscritto al Partito Comunista, Domenico Capocaccia. Nel 1930 ritorna  definitivamente a Roma, dove ha modo di frequentare esponenti della cultura laica e cattolica, stringendo numerose amicizie. Insegna per un breve periodo all'Istituto Marymount. Costretta dalla promulgazione delle leggi razziali a lasciare l'insegnamento, vive di collaborazioni ai giornali e di lezioni private, occupandosi per dieci anni di una ragazza con gravi problemi psichici e di salute. (Wikipedia)

venerdì 2 settembre 2022

Treia. Giù la piazza... con Dolores Prato - Festival ex-centrico dal 2 al 4 settembre 2022

 


Ormai Dolores Prato e Treia sono diventati un binomio indissolubile, non solo perché la salma della scrittrice è stata traslata da quello di  Roma al cimitero comunale della cittadina ove ella visse la sua infanzia e adolescenza, ma per la descrizione minuziosa che lei fece dell'ambiente e della comunità di Treia durante la sua permanenza. Tutto è scritto nel suo libro “Giù la piazza non c'è nessuno”.

All'inaugurazione del festival ex-centrico, a lei dedicato, iniziato il 2 settembre 2022 e che durerà 3 giorni, un po' di gente c'era, soprattutto operatori culturali e rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni cittadine e della Regione Marche.



La “partenza” è stata l'apertura della mostra fotografica organizzata dal Fotocineclub “Il Mulino”, nei locali di una profumeria dismessa situata tra la famosa Piazza nominata da Dolores e la piazza del Teatro comunale. Il taglio del nastro, effettuato da Mauro Salvatori, presidente del club, stranamente era rivolto all'esterno, come rivolti all'esterno erano i convitati e gli organizzatori: David Buschittari (vicesindaco), Marina Peral Sanchez (associazione EV), Emanuela Balelli..., ecc.

Lì nella strada, un pubblico eterogeneo, ha ascoltato i discorsi inaugurali d'occasione, pieni di ringraziamenti per il comune di Treia e per la Regione Marche che ha finanziato l'intero evento.

Stefania Monteverde con i fotografi del Club Il Mulino mentre si prepara la mostra

Alle 17.30, compiuto il taglio del nastro, davanti all'ex profumeria c'è stato un “rush” per guadagnare l'ingresso, non ho voluto partecipare alla gara e mi sono recato nel vicino bar da “Corradino” per sorbirmi un buon gelato seduto all'aperto. Finito il sorbetto sono tornato nell'ex profumeria ad ammirare le belle foto esposte, tra le più significative segnalo quelle di Giuseppe Fioretti, Andrea Cotica, Nazareno Crispiani e Mauro Salvatori (senza offesa per gli altri autori)...

Il programma inaugurale continuava, alle 18, sotto il mercato coperto con una recita di brani tratti dal libro di Dolores Prato, a cura di Gabriella Genisi e Lucia Tancredi, preceduta da un discorso di Stefania Monteverde, direttrice artistica dell'intera manifestazione. A questa performance di gente ce n'era un po' di più e l'atmosfera era molto suggestiva con l'ultimo sole che entrava dal finestrone che guarda sulla campagna treiese. Mi ha colpito un brano raccontato da Lucia Tancredi in riferimento al nome  “Dolores” dato dalla madre della futura scrittrice alla bambina “figlia della colpa” (essendo  illeggitima) e causa per lei di dolore, mentre il lontano parente che faceva il prete a Treia, ed a cui la piccola venne poi affidata, la chiamava Lolita. Un tentativo benevolo per farle percepire l'affetto e la cura che la bambina non aveva avuto dalla madre naturale. Le era mancata la “cova”.

Proprio mentre ascoltavo commosso ho visto sopraggiungere il sindaco di Treia, Franco Capponi, ma ormai il mio tempo di osservazione era scaduto e sono tornato a casa, e mi sono perso l'evento successivo che continuava, alle 21.15, al Teatro con una performance di Angelica Grivel Serra.

Il programma generale dei prossimi giorni è molto ben fornito e spero di non mancare almeno alla esibizione di Chiara Teloni e Andrea Biondi, “Storie di cantastorie” del 3 settembre, che si tiene ai giardini di San Marco alle ore 17, e la passeggiata recitata nei luoghi di Dolores bambina organizzata da Edi Castellani, con partenza prevista alle ore 15 del 4 settembre da Piazza della Repubblica, la più famosa piazza di Treia...   

Morena Oro interpreta Dolores Prato



Paolo D'Arpini * 






* Coordinatore del Comitato Treia Comunità Ideale


Programma completo

La prova...