Il 15 marzo 2018 siamo partiti dai Castelli Romani, io e Paolo Quircio, per venire a trovare Paolo D'Arpini nella sua nuova residenza di Treia, vicino Macerata.
Arriveremo dopo 3 ore e mezzo di viaggio attraversando Lazio e Umbria in una annuvolata mattina di fine inverno.
Arriveremo dopo 3 ore e mezzo di viaggio attraversando Lazio e Umbria in una annuvolata mattina di fine inverno.
In auto si parla di yoga e delle finzione che ne fanno alcuni, delle ultime notizie della migliore strategia comunicativa per diffondere un alimentazione sana e vegetariana. Così facendo siamo lentamente scivolati da una regione e da una atmosfera all'altra. Arriviamo a Treia già in ritardo per il pranzo e la scopriamo arroccata e linda nella sua compostezza medioevale e quasi sospesa in una sua dimensione di tranquilla serenità.
Paolo ci aspetta al calduccio con dei ravioli presto pronti, un attimo dopo Muktananda e Uppaluri Gopala Krishnamurti, ricordi d'India, le storie e i ricordi degli anni 70, Roma e Calcata, Rete Gruppo e Sinergia, il passato presente e futuro dell'ecologia, Caterina dov'è. Abbiano finalmente compreso come si cambia il mondo. Ma questo ce lo diremo la sera in pizzeria.
Riflessione della mattinata: è più importante divenire persone rette che pian piano diverranno vegetariani oppure essere vegetariani che pian piano diverranno persone rette?
Poi nel pomeriggio la conferenza sulle case di terra, organizzata dall'assessora Edi Castellani, questa antica e naturale tecnologia diffusa in quasi tutta l'Italia centrale. Tre architette (siamo a Treia) assai preparate ci illustreranno tutti i dettagli di questa ecologica e versatile tecnica di costruzione.
“Il manuale tematico della terra cruda” – di Maddalena Achenza
“Terra battuta: tecnica costruttiva e recupero. Linee guida per le procedure d’intervento” di Gaia Bollini
“Il recupero di una casa in terra. L’atterrato di Contrada Fontevannazza a Treia. I saperi ritrovati” di Anna Paola Conti
Gli interventi sono l'ideale per illustrare il recupero dell'esistente ma anche possibile risorsa per nuovi e più sostenibili edifici. Quanta energia e passione è profusa da loro nell'esposizione. Brave. Anche a Treia oggi si è immaginato il futuro.
Maurizio Di Gregorio – Fiori Gialli
Maurizio Di Gregorio, al centro, tra Paolo D'Arpini e Paolo Quircio
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