domenica 23 febbraio 2020

Regione Marche - In caso di guerra atomica Potenza Picena, Falconara e Monte Conero sono obiettivi militari a rischio distruzione


Risultati immagini per basi NATO nelle Marche

Non passa giorno che sui media, in Italia ed all'estero, si parli dei rischi di una guerra -anche atomica-  che potrebbe scoppiare tra gli USA contro  la Russia e la Cina. Ovviamente anche l'Italia, facendo parte della NATO ed avendo sul suo suolo 120 basi militari (http://paolodarpini.blogspot.com/2016/09/tutte-le-basi-nato-in-italia-ed-il.html), sarebbe coinvolta nel conflitto. Le conseguenze per la Penisola sarebbero disastrose, ben al di là dei danni causati nella seconda guerra mondiale.

E la situazione nella nostra Regione? Basti pensare che la  Nato  dispone nelle Marche di 3 basi a rischio "target": Falconara Marittima (AN) - Aeroporto, connesso con lo scalo civile Raffaello Sanzio. È stato un presidio militare utilizzato durante la Guerra del 1999 in Kosovo. Monte Conero (AN) - Stazione di telecomunicazioni e radar NATO, forse in direzione della regione del Vicino Medio Oriente. Potenza Picena (MC) - Base radar, stazione controllo e comunicazione  USA con copertura NATO.


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In particolare, per quanto riguarda la nostra provincia di Macerata, ho pubblicato tempo addietro un articolo sul radar NATO istallato a  Potenza Picena. (http://treiacomunitaideale.blogspot.com/2019/08/potenza-picena-chiede-aiuto-contro-la.html).  Sono rimasto meravigliato delle 20.778 letture dell'articolo sul pericolo rappresentato dall'istallazione militare. Ogni giorno risultano esserci nuove letture e diversi utenti condividono il post anche su fb. Alcuni giorni fa, al baretto di Treia, ne parlavo con una persona informata sui fatti, la quale mi ha confermato non solo la pericolosità delle radiazioni ma anche il rischio che in caso di conflitto rappresenta la presenza del radar nel nostro territorio, lo stesso rischio è rappresentato dalla base di Falconara e del Monte Conero.

Insomma la presenza di strutture NATO nella Regione Marche potrebbe in vari modi causare gravi danni alla comunità. Non solo in caso di conflitto ma anche in tempo di pace per via delle radiazioni elettromagnetiche e simili.

In previsione delle prossime elezioni Regionali (primavera 2020) non ho sentito alcun candidato esprimere il proprio parere riguardo tali rischi a cui la nostra Regione è sottoposta, malgrado io li abbia a più riprese evidenziati, anche attraverso  manifestazioni e flash mob (vedi ad esempio:  http://paolodarpini.blogspot.com/2018/04/nato-se-settanta-anni-vi-sembran-pochi.html). Che sia il caso di cominciare a parlarne?

Paolo D'Arpini


Risultati immagini per paolo d'arpini no alla guerra

Portavoce del Comitato Civico  "Treia Comunità Ideale"

1 commento:

  1. Commento di Vincenzo Zamboni: "Memento. In Italia siamo in condizione di occupazione militare = presenza imposta di truppe e insediamenti militari in territorio straniero. La cosa va avanti dal 1943/45 ad oggi, senza interruzioni, con decine di insediamenti militari stranieri, un centinaio di bombe atomiche, tutto di provenienza U$A..."

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