lunedì 20 aprile 2020

“Centro Studi Storici Maceratesi” a favore della Croce Rossa di Macerata, per emergenza Coronavirus


Croce Rossa Italiana Comitato di Macerata Sede Operativa ...

In questo periodo particolare e inaspettato della vita di ognuno di noi, anche il Centro Studi Storici Maceratesi ha deciso di essere presente, offrendo a chi fosse interessato le sue pubblicazioni a fronte di una donazione alla Croce Rossa Italiana - Comitato di Macerata, molto impegnata nell’emergenza epidemiologica in corso.

Il Centro Studi Storici Maceratesi, in 54 anni di attività culturale, mai interrotta, ha pubblicato 53 volumi con gli atti dei convegni annuali riguardanti tematiche relative alla storia del Maceratese e delle Marche centro-meridionali.

Coloro che fossero interessati ad avere uno o più volumi provvederanno a fare una donazione di almeno 10 euro (a fronte del valore reale di 30 euro) per ogni volume scelto (vedi indicazioni in nota ) e a darne comunicazione al Centro Studi come segue:


Centro Studi Storici Maceratesi - Home | Facebook

  1. bonifico bancario intestato alla Croce Rossa Italiana Comitato di Macerata ODV (IBAN: IT80M0311113401000000021630), con causale: “Iniziativa del Centro Studi Storici Maceratesi problema Covid19”;

  1. contestualmente a quanto previsto al punto 1), invio di una mail a: studistoricimaceratesi@gmail.com con la copia del bonifico effettuato, l’indicazione dell’indirizzo dove recapitare il volume, il numero e il titolo del volume richiesto e un recapito telefonico.

Successivamente il Centro Studi provvederà alla spedizione dei volumi, facendosi carico delle spese postali e ogni altro onere, non appena la situazione epidemiologica e le conseguenti norme sul distanziamento sociale lo consentiranno.
Per info anche: 3383409475 – 3480368861 – 3392009027

Nota - Per visionare l’elenco dei volumi, le tematiche in ognuno trattate e, quindi, provvedere alla scelta, è possibile consultare il sito internet “Centro Studi Storici Maceratesi” – (Atti dei convegni annuali). Si precisa che i volumi hanno un numero di pagine che va dalle 400 alle 750.

Il Presidente
Alberto Meriggi

Anticoli Corrado: cittadinanza onoraria per Alberto Meriggi | EmmeTv

sabato 11 aprile 2020

Primavera a Treia: "Nell'orto la natura rifulge"

Vi  accolgo con le immagini di fioriture intorno a me...


Treia, Primavera 2020.  La  Natura rifulge più che mai  nel caos dell'umana civiltà  a cui stiamo assistendo.
A parte le ondate di gelo e siccità il ciliegio in giardino ha rinnovato sicuro come tutte le primavere una fioritura eccezionale piena di api indaffarate.

Lavoro nell'orto, sto investendo nel presente-futuro trapiantando alberelli e arbusti, propagando talee di aromatiche e piante di interesse, rispolverando i libri accatastati da anni e saperi di autoproduzione accumulati con previdenza. Approfitto della pausa sociale per informarmi e formarmi attraverso libri fisici e virtuali, e formazione online (per ora molti corsi e seminari sono gratuiti).

In campagna si sta bene.

Eppure l'istantanea di vita, per via dell'emergenza sanitaria , che mi ha colta in provvisorio transito mi va stretta. 

Elenco qui per me  i limiti  del mio presente e le soluzioni sulle quali sto riflettendo:

1) l 'isolamento sarebbe perfetto se in gruppo. Mi manca lo scambio e comunicazione indispensabili per poter cambiare prospettiva e migliorare. Soluzione fondare una comunità o ci vado a vivere.

2) va bene l'autosufficienza alimentare, il mutuo aiuto, riduciamo i bisogni ...ma per il resto ci vorrà  una qualche soluzione economica! 

Soluzione: slancio alle economie locali, personalmente cercherò di ricostituire una rete agricola solidale  con consegna a domicilio e forse qualche spedizione via corriere di pacchi di prodotti leggeri come gli essiccati e i semi.

3) se non sono presente al mondo comunicando il mio stile di vita in consonanza con la natura verrò sopraffatta da logiche di consumo e di potere. 

Soluzione: far di gruppi di elaborazione e discussione sul momento presente e passi collettivi da fare, testimoniare comunicando la propria esperienza. 

Soluzione: in rete sto trovando gruppi di discussione su piattaforme informatiche, e sto facendo delle dirette live 'Verde Agreste' al martedì e giovedì h 12,15 per parlare del lavoro agricolo, delle autoproduzioni e un po' di arte.

...buona vita a tutti!

Gigliola Rosciani - alberochecammina@tiscali.it



Video agresti:





domenica 5 aprile 2020

Treia - Domenica delle Palme, in raccoglimento, aspettando la Santa Pasqua di Resurrezione...


Treia, 21 marzo 2015 – Equinozio di Primavera nell'orto degli ...

Treia, 5 aprile 2020 -  Si avvicina la Santa Pasqua  e siamo ancora  in ritiro domiciliare (a causa del Covid19). Oggi è la Domenica delle Palme  e la tradizionale  distribuzione dei ramoscelli d'ulivo quest'anno sicuramente non si terrà. Dovremo arrangiarci, ognuno per sé e Dio per tutti.  Io sono fortunato perché   proprio sotto  casa, nell'orto  di Caterina, ci sono 4 begli ulivi ed un rametto potrò raccoglierlo e benedirlo io stesso, come segno di buona fortuna. 

Preghiera del mattino: A Gesù che entra in Gerusalemme | Alla ...

Si dice che Gesù, in questa che è chiamata la Domenica delle Palme, giunse a Gerusalemme in groppa ad un'asina bianca e fu accolto dalla popolazione giubilante con l'offerta di ramoscelli d'ulivo.  L’ulivo è l'albero più significativo delle tre religioni monoteistiche che con il suo olio “crea la luce”, che è “l’asse immobile della terra”, che rappresenta Abramo l’antenato comune degli ebrei, dei cristiani e dei musulmani. Il ramoscello d’ulivo portato dalla colomba a Noè è anche qui il segnale di nuova luce e la ripresa della vita sulla terra.

Vorrei dire due parole anche sul veicolo scelto da Gesù: l'asino, umile  compagno di viaggio del Figlio dell’uomo.
L’asino è un animale molto intrigante, simboleggia ignoranza e intelligenza. Giuseppe su un’asina condusse Maria e Gesù in Egitto.


LA SACRA FAMIGLIA FUGGE IN EGITTO - MARIA DI NAZARETH SEMPRE BEATA

Secondo Giordano Bruno l’asino era la creatura più sapiente, ma la storia e la letteratura gli hanno riservato un ingiusto trattamento: l’asino è stato sbeffeggiato e insultato. E anche oggi, quando lo si nomina, spesso è solo per ricordarne la testardaggine o la scarsa intelligenza. Il simpatico animale ha avuto però   una possibilità di rivincita, è stato scelto dal Salvatore come suo compagno di viaggio...

Buona Pasqua di Resurrezione a tutti!



Paolo D'Arpini

Stringata autobiografia di Paolo D'Arpini, da Roma a Verona, da ...

domenica 29 marzo 2020

Treia. 29 marzo 2020: "Due rondini son tornate al nido!"



20 marzo 2017… anche a Treia è Primavera! | Circolo Vegetariano VV ...

Con perfetto tempismo, contemporaneamente  all'entrata dell'ora legale,  è avvenuto il miracolo che attendevamo.  Stamattina, 29 marzo,  a Treia  ho visto fugacemente  un paio di rondini che compivano evoluzioni sulla collina. Finalmente...  L'arrivo di questa coppia di rondini  è  motivo di sollievo ma anche un segno che indica il valore della vita che risorge con impeto,  verso un  compimento.

In questo momento in cui stiamo affrontando una grave congiuntura sanitaria  ed economica  il segnale della vita che ritorna, portato dalle rondini, ci da forza e ci  spinge a chiederci dove sia il giusto, e come  curarci  di noi stessi, nel tempo e modo opportuno.

Per questo è  consigliabile la  perseveranza, poiché vera potenza non degenera in violenza o disperazione  ma resta connessa con i principi del diritto e della giustizia, nel perseguimento del bene comune.

Due rondini son tornate al loro nido, e speriamo ne giungano altre, ora non possiamo negare che l’atmosfera attorno a noi è cambiata. La primavera è arrivata. Eccola… sentite? Sentite l’odore dell’aria frizzante? Il profumo dei fiori che sbocciano? Sentite in voi la rinnovata energia mentre osservate dalla finestra il volo degli uccelli che garriscono? Oggi possiamo dire di essere rinati alla speranza… un nuovo inizio ci attende!

Paolo D’Arpini


Bioregionalismo Treia •: Treia - Riflessioni davanti alla finestra ...

martedì 24 marzo 2020

Facebook - Come utilizzare i social in modo costruttivo....


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Treia è spopolata ma i treiesi son vivi

In questi giorni di isolamento forzato, dovuto al confinamento nei propri alloggi per evitare il contagio, è molto difficile per le persone che vivono in città, e non hanno a disposizione una campagna circostante,  trascorrere attivamente e proficuamente il tempo.

La lettura di giornali, libri o addirittura lo scrivere libri o diari non è una pratica molto diffusa e la maggior parte dei segregati  si arrabatta gironzolando per la casa, magari mettendo in ordine vecchi cassetti, lustrando pavimenti, cucinando, telefonando ad amici e conoscenti o -e questo lo fa la maggioranza dei reclusi collegati ad internet- passare ore ed ore sui social.

Di questo ne abbiamo  già parlato in un precedente articolo, in senso un po' critico (vedi: http://treiacomunitaideale.blogspot.com/2020/03/cera-una-volta-treia-ora-ce-solo.html),  ma esiste anche un modo costruttivo ed utile di partecipare ai gruppi facebook.

Ultimamente sono nati nuovi gruppi tematici  per aiutare le persone  a "restare a casa insieme" ovvero per accorciare la distanza fra le persone in questo momento di crisi, pubblicando foto, video, esperienze ed attività da poter svolgere a casa, sotto la guida o l'istruzione di qualche "specialista". Questo è il caso di gruppi di preghiera, pratiche yoga, meditazioni guidate, etc., ma ci sono anche indicazioni per svolgere attività open air, per chi possiede un orticello sotto casa e magari può approfittare dell'inattività lavorativa per imparare a riconoscere le erbe selvatiche che vi crescono. 

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Questo è il caso proposto dall'amica semplicista, Maria Sonia Baldoni, che in un gruppo di Amandola propone la conoscenza di erbe, bacche, fiori e frutti selvatici ed il loro uso e proprietà. Beh, non molti hanno un orticello urbano sotto casa, ma forse lo possiede il vicino e magari ci si può accordare per un uso condiviso, sia pur singolarmente, senza cioè stare assieme fisicamente.

Queste forme concrete di collaborazione e di apprendimento ci aiuteranno a mantenerci in contatto cercando di superare insieme ed al meglio, questo momento di estrema difficoltà per la nostra comunità.

E queste forme cerchiamo anche noi di metterle in pratica nel nostro gruppo di facebook   https://www.facebook.com/groups/690521727714968/ al quale vi invitiamo ad iscrivervi, se non l'avete già fatto, contribuendo così alla crescita di una socializzazione virtuale positiva...

Paolo D'Arpini

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Comitato Civico "Treia Comunità ideale"

domenica 22 marzo 2020

C'era una volta Treia, ora c'è solo Facebook

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Voglia di fuga...
Ormai da un bel po' di tempo  qui a Treia, come nel resto d'Italia, viviamo tutti in reclusione. Siamo ai domiciliari, con al massimo una mezz'ora d'aria tanto per andare a fare la spesa o portare fuori il cane per i suoi bisognini. Poveri cani non possono andare oltre i precinti dell'abitazione e per loro è una vera tortura starsene sempre chiusi in casa, noi invece ci abituiamo presto, tanto ci possiamo sfogare virtualmente, abbiamo Facebook da seguire ed anche il telefonino, se proprio proprio si vuole sentire una voce amica...
A proposito di Facebook   in questi giorni stavo notando come i post e gli articoli che appaiono sui vari gruppi  servono come sfogo per lo stato di costrizione in cui ci troviamo. Le notizie  vengono molto spesso manipolate, trasformate e ridicolizzate attraverso il gossip o la voglia di controbattere.  
Non potendo più stare in piazza,  alla bocchetta, a scambiarsi malignità, pena il possibile contagio o la reprimenda dei VV.UU.,  tutto quello  che non riusciamo a sopportare viene vomitato  nei social. Notizie ed articoli seri? Non interessano più nessuno, indifferenza totale ed anche peggio.   Non si fa in tempo a pubblicare qualcosa di serio che subito viene rivenduta a prezzi stracciati ed il senso modificato sino alla totale trasformazione. Da nero diventa bianco, oppure viceversa.  
Avevo capito come Facebook fosse un pericolo per l’informazione già alcuni anni addietro, quando mi ero iscritto e poi cancellato. Poi ho pensato che comunque è meglio esserci che non esserci.  In fondo nel bisbiglio del pissi pissi bau bau, dei mi piace, dei commenti  sul nulla, delle immagini demenziali condivise da vagonate di “amici” e "nemici"  ci poteva stare anche qualche informazione “vera”.   
Ma ora ai tempi del coronavirus  possiamo solo pregare, sperare e mandarci a fanculo. 
Ed in fondo non siamo anche noi inscindibilmente mescolati in questa massa amorfa di alienati che è la società moderna? Cosa possiamo farci… non possiamo mica seguire l’esempio di Friedrich Wilhelm Nietzsche che non ce l’ha fatta più a sopportare l’imbecillità umana e si è suicidato. Noi precursori non dobbiamo suicidarci, dobbiamo solo essere presenti senza aspettative… se vogliamo che una traccia di intelligenza permanga nell’umanità. 
Beh, comunque anche su Facebook ho scoperto che qualcuno la pensa come me (o quasi)…
Paolo D’Arpini
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venerdì 20 marzo 2020

Treia. Primavera con i piccioni e Pasqua senza palme


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Quest'anno l'equinozio di primavera ricorre il 20 marzo, c'è luna crescente ed è venerdì,  tradizionalmente questo evento  è collegato al giorno  di San Benedetto, 21 marzo,  in cui  si dice che "la rondine  torna sotto al tetto". Purtroppo le rondini qui a Treia non si sono ancora viste ed inoltre la città è "chiusa" per via delle norme igieniche di contenimento del coronavirus.

Di solito in questi giorni la piazza e le vie di Treia rigurgitano di vita ma ora gli unici abitanti che si muovono liberi sono i piccioni. La piazza gli appartiene, come ci mostra l'amico Giampaolo Damiani  nella sua bella foto.




La festa del patrono San Patrizio, che ricorre in questi giorni,  è stata rimandata sine die. Ed anche la distribuzione dei ramoscelli d'ulivo per la domenica delle Palme,  quest'anno il 5 aprile, sicuramente non si terrà.  Dovremo arrangiarci, ognuno per sé e Dio per tutti.  


Io sono fortunato perché   proprio sotto  casa, nell'orto urbano di Caterina, ci sono 4 begli ulivi ed un rametto potrò raccoglierlo e benedirlo io stesso, come segno di buona fortuna. Caterina dovrebbe raggiungermi qui a Treia   per la Pasqua, il 12 aprile, ma chissà se per quella data gli spostamenti saranno consentiti... sarebbe un vero miracolo!

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A proposito di miracoli vorrei  raccontare  qualcosa  sul significato della Pasqua e sulla  sacralità dell'ulivo. L’ulivo è albero più significativo delle tre religioni monoteistiche che con il suo olio “crea la luce”, che è “l’asse immobile della terra”, che rappresenta Abramo l’antenato comune degli ebrei, dei cristiani e dei musulmani. Il ramoscello d’ulivo portato dalla colomba a Noè è anche qui il segnale di nuova luce e la ripresa della vita sulla terra.

I misteri della Primavera… Il simbolismo della rinascita primaverile si identifica nella vita di tutti i grandi iniziatori di religioni. In particolare, l’antichità riconosceva in alcune divinità proprio questa funzione, che essi esprimevano tangibilmente. In inglese, Pasqua si dice Easter, una chiara derivazione da Eastre, Ostara, Istar, Astarte, divinità della Resurrezione naturale e perpetua.


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Spesso quel che è rappresentato nella natura trova anche una sua corrispondenza nella coscienza dell’uomo, infatti l’atto creativo, sia esso di Dio o di Madre Natura, è stato spesso paragonato a quello del contadino che produce il cibo necessario alla vita. Ed è per questa ragione che i momenti più auspiciosi dell'anno erano considerati quelli delle quattro stagioni, in cui il seme della vita compie il suo corso.

“Da aperta che era un tempo, l’umanità si è sempre più rinchiusa in sé stessa. Tale antropocentrismo non riesce più a vedere, al di fuori dell’uomo, altro che oggetti. La natura nel suo complesso ne risulta sminuita. Un tempo, in lei tutto era un segno, la natura stessa aveva un significato che ognuno nel suo intimo percepiva. Avendolo perso, l’uomo di oggi la distrugge e con ciò si condanna” (Claude Lévi-Strauss).

Paolo D'Arpini  

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