Con gran clamore sui giornali della provincia di
Macerata, e sui comunicati dell'APM e del Comune di Treia, è stata
annunciata l'apertura ufficiale della Casa dell'Acqua di Treia: “13
giugno 2020. Metti in tavola l'acqua che arriva dall'acquedotto del
Nera: liscia, gassata, refrigerata. Il primo mese l'acqua sarà gratuita. Il distributore si trova presso l'attracco
meccanizzato del centro storico di Treia” (vedi foto).
Tutto contento per la
buona notizia, il pomeriggio del giorno indicato, mi sono
avventurato speranzoso di poter finalmente attingere gratuitamente un
po' d'acqua fresca e frizzante. Aspettavo da tempo questo momento,
dal lontano dicembre del 2013, anno in cui chiesi all'Amministrazione
di Treia di emulare l'esempio del Comune di Spilamberto, dove abita la mia
compagna Caterina, che aveva appena inaugurato una Casa dell'Acqua; ricordo che durante l'evento avevo dovuto abbozzare alla battuta dell'assessore
all'ambiente, Stefani, che mi apostrofò “ "Ah,
D'Arpini! A Treia non avete l'acqua frizzante come da noi!"
Eh! Cosa potevo
rispondere? Era vero, però, tornando a Treia, non mancai di
fare la proposta ai nostri amici che si preparavano al rinnovamento
del Comune... (Vedi: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2013/12/da-spilamberto-treia-alcuni-esempi-di.html)
“Gli anni passano ed i
bimbi crescono” -dice l'adagio- e finalmente anche Treia si è
dotata di un bel distributore d'acqua fresca e frizzante e così,
nella data indicata, armato di una bella bottiglia trasparente sono
andato in cerca dell'impianto annunciato. Purtroppo non ho
potuto avere la soddisfazione di abbeverarmi...
Giunto all'attracco
meccanizzato ho visto un signore che stazionava lì dappresso ed ho
pensato che fosse l'addetto all'ascensore ma lui mi dice “Io non so
nulla, son qui a prendere aria, ma so che per far funzionare
l'ascensore bisogna premere un pulsante”. Purtroppo sul pulsante
lampeggiava la scritta “Fuori Servizio”, allora mi sono
avvicinato alla scala metallica di emergenza che scendeva nel
Parcheggio sottostante dove avrei trovato l'acqua. Tutto sbarrato,
impossibile scendere. Nei pressi dell'attracco stazionava un altro signore, che
sembrava più informato sulla situazione corrente, ed egli mi ha
reso edotto del fatto che “l'ascensore funziona solo durante la Disfida del Bracciale, pertanto per raggiungere la Casa dell'acqua
bisogna fare tutto il giro, saranno due o tre kilometri, le conviene
andare in macchina...”.
Ma la macchina io non ce
l'ho e ho dovuto rinunciare alla tanto desiderata bevuta di acqua
fresca e frizzante... per fortuna la delusione è stata lenita da un
altro incontro. Per strada ho incrociato un amico fidato il quale mi
ha confidato “io ci sono andato stamattina, in auto, non hai perso nulla... l'acqua frizzante ancora non c'è al
distributore, ma solo acqua naturale del Nera”.
Così l'avventura del 13
giugno 2020 è finita, in bianco...
Paolo D'Arpini
Treia. L'autore rimasto a secco...
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