mercoledì 29 luglio 2020

Treia, Contrada Moje - 8 agosto 2020: burattini, acquacotta e musica bucolica


Treia vista da Contrada Moje

L'8 agosto 2020  si ripete a Treia  la Festa dell'Acqua Cotta. La cosa succede nella campagna treiese, a partire dalle ore 18,  in località Moje al numero 34,   e l'evento comprende uno spettacolo di burattini all'aperto, a cura del gruppo TAM, un dialogo spirituale di mezza estate, la raccolta di erbe selvatiche ed infine una esibizione di musica contadina  dal vivo, a cura del gruppo  popolare  Adelina.

Ricordo che già dai primi anni '90 del secolo scorso avevo iniziato a celebrare  la commemorazione dell’8 agosto, la data in cui nel 1961 il mio nonno spirituale Bhagawan Nityananda lasciò il corpo. Certamente la ricorrenza non aveva alcunché di prosaico, ed era più che altro una cerimonia di carattere spirituale… 


Ma accadde che i “turisti per caso” Syusy Blady e Patrizio Roversi (https://www.raiplay.it/programmi/turistipercaso)  decisero di venire a trovarci per girare un breve reportage sulla nostra realtà di Calcata, e scelsero proprio quella data. Dovetti pensare a qualcosa per coinvolgere un po’ di amici nell’evento e ricordai che quello era il periodo, nella consuetudine contadina, in cui si preparava l’acqua cotta.


Recuperai perciò gli ingredienti di una ricetta locale  ed assieme alla banda di amici, che solitamente volontariava la presenza in occasioni simili, “ripristinai” dopo un lungo periodo di "dimenticanza"  la prima Festa dell’Acqua Cotta. La cosa non mi sembrò irriverente nemmeno nei confronti di Nityananda, infatti voi sapete che nell’antichità si usava commemorare i defunti con simposi…

L'acquacotta consiste solo in acqua calda, pan secco ed erbe che siamo riusciti a raccogliere nel campo  e chi conosce la natura sa che ad agosto di erbe ve ne sono ben poche… è perciò importante che i partecipanti imparino velocemente a riconoscerle per non lasciarsene sfuggire nemmeno una. Cerchiamo in questo modo di risvegliare nei neofiti l’amore per il necessario e la gioia di godere di quel che si ha, senza aspettarsi la manna dal cielo.  

Paolo D'Arpini




Considerando  che i posti disponibili sono limitati preghiamo chi volesse partecipare all'evento di prenotare chiamando Andrea o Chiara al 348.7255715

giovedì 23 luglio 2020

Nazareno Crispiani conservatore della memoria di Treia...



Nazareno Crispiani, miniaturista del presepe artistico, alla ...


Il fotografo artistico e storico Nazareno Crispiani è una sorgente di iniziative culturali… Nel suo studio di Via Lanzi conserva migliaia di foto  su Treia e dintorni.  

Il suo interesse per l’ambiente e la cultura tradizionale contadina  mi ha spinto a proporre a Nazareno una collaborazione tecnica per diversi eventi da noi organizzati qui a Treia sul tema delle “Cure naturali, alimentazione bioregionale, agricoltura biologica e spiritualità della natura”. Infatti la sua raccolta di materiale fotografico comprende anche numerose erbe ed alberi, situazioni rurali, paesaggi, etc. Perciò durante gli incontri, che si sono svolti nel corso degli anni, con il patrocinio del Comune di Treia, sono state proiettate sue diapositive,  in corrispondenza degli argomenti trattati, nonché esposte alle pareti sue foto e dei suoi colleghi.

Nazareno Crispiani, miniaturista del presepe artistico, alla ...

Nazareno Crispiani ha il pallino della natura, ricordo la sua produzione di mini-presepi realizzati con elementi naturali e oggetti riciclati, egli li ha esposti anche in occasione delle varie edizioni della “Fierucola delle Eccellenze Bioregionali”  ed  inoltre questi suoi presepi “naturalistici” sono stati  d’ispirazione ad un  suo concorso sul “Paesaggio in cui vivi”, destinato agli alunni della scuole primarie e secondarie e ad amatori adulti, a partecipazione gratuita. Si tratta di un concorso per incentivare nei giovani il rispetto e la consapevolezza dell’habitat in cui si vive.

Oggi, 24 luglio 2020, ricorre il  compleanno di Nazareno Crispiani  e colgo l’occasione per porgergli i nostri sinceri auguri e ringraziamenti!

Paolo D’Arpini 


………….

Nella foto di gruppo si possono riconoscere: Luciano Carletti, Domenico Fratini, Nazareno Crispiani, Lucilla Pavoni, Paolo D’Arpini, Luigi Santalucia, Corrado Speranza, Andrea Mozzoni, Elisabetta Raponi, Luana Moretti, tutti intervenuti all’evento dell’8 dicembre 2010, in apertura dei Festeggiamenti per il Sole Invitto.

lunedì 22 giugno 2020

La magia di Treia ha colpito ancora...

Noi non conosciamo verità assolute e siamo umili di fronte alla nostra ignoranza: in ciò è il nostro onore e la nostra ricompensa." (Kahlil Gibran)

Treia e il suo misterioso tesoro nascosto

Ante scriptum. Riportiamo la lettera di commiato che ci ha lasciato l'amico M.Y., che è stato nostro ospite solitario durante il periodo solstiziale dell'anno in corso. Treia ha fatto breccia nel cuore di un giovane ricercatore di verità e di bellezza (Paolo e Caterina).

Caro Paolo e cara Caterina, questo mio breve soggiorno a Treia è stato davvero straordinario per diversi motivi, vi sono profondamente grato per la vostra disponibilità e per la calorosa accoglienza che mi avete riservato.  Questo luogo e questa atmosfera mi hanno restituito un'energia vitale, che cercherò di incanalare al meglio nei prossimi mesi della mia vita. 

iluoghidelsilenzio

Il viaggio a piedi verso l'eremo di Santa Sperandia mi ha permesso di ammirare nel dettaglio la bellezza di questa zona e le brevi, ma intense, conversazioni con Paolo mi hanno fatto ragionare molto. 

Come potrete aver inteso sono alla ricerca di qualcosa ma negli ultimi anni ho imparato a distaccarmi dalle aspettative, perché spesso in questi viaggi si trova ciò che non si stava cercando, è imprevedibile, domina dunque sul nostro percorso, e chi siamo noi per alterarne l'intervento?

In questo mio periodo di ricerca ho sempre tentato di non lasciarmi incantare da una verità assoluta, perché, se così facessi ridurrei a verità secondarie tutte le altre. Credo però nell'armonia muta della Natura, e l'uomo dovrebbe essere grato anche solo di assistervi da spettatore.  Mi auguro che questo periodo storico così critico possa far germogliare un futuro diverso, magari persino migliore (senza scomodare l'utopia). 

Mi auguro di rivedervi presto, con affetto
M.Y. 21/06/2020




sabato 13 giugno 2020

Treia e le fresche acque frizzanti, irraggiungibili...




Con gran clamore sui giornali della provincia di Macerata, e sui comunicati dell'APM e del Comune di Treia, è stata annunciata l'apertura ufficiale della Casa dell'Acqua di Treia: “13 giugno 2020. Metti in tavola l'acqua che arriva dall'acquedotto del Nera: liscia, gassata, refrigerata. Il primo mese l'acqua sarà gratuita. Il distributore si trova presso l'attracco meccanizzato del centro storico di Treia” (vedi foto).

Tutto contento per la buona notizia, il pomeriggio del giorno indicato, mi sono avventurato speranzoso di poter finalmente attingere gratuitamente un po' d'acqua fresca e frizzante. Aspettavo da tempo questo momento, dal lontano dicembre del 2013, anno in cui chiesi all'Amministrazione di Treia di emulare l'esempio del Comune di  Spilamberto, dove abita la mia compagna Caterina, che aveva appena inaugurato una Casa dell'Acqua;  ricordo che durante l'evento avevo dovuto abbozzare alla battuta dell'assessore all'ambiente, Stefani, che mi apostrofò “ "Ah, D'Arpini! A Treia non avete l'acqua frizzante come da noi!"  Eh! Cosa potevo rispondere? Era vero, però, tornando a Treia, non mancai di fare la proposta ai nostri amici che si preparavano al rinnovamento del Comune... (Vedi:  https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2013/12/da-spilamberto-treia-alcuni-esempi-di.html)

“Gli anni passano ed i bimbi crescono” -dice l'adagio- e finalmente anche Treia si è dotata di un bel distributore d'acqua fresca e frizzante e così, nella data indicata, armato di una bella bottiglia trasparente sono andato in cerca dell'impianto annunciato. Purtroppo  non ho potuto avere la soddisfazione di abbeverarmi...

Giunto all'attracco meccanizzato ho visto un signore che stazionava lì dappresso ed ho pensato che fosse l'addetto all'ascensore ma lui mi dice “Io non so nulla, son qui a prendere aria, ma so che per far funzionare l'ascensore bisogna premere un pulsante”. Purtroppo sul pulsante lampeggiava la scritta “Fuori Servizio”, allora mi sono avvicinato alla scala metallica di emergenza che scendeva nel Parcheggio sottostante dove avrei trovato l'acqua. Tutto sbarrato, impossibile scendere. Nei pressi dell'attracco stazionava un altro signore, che sembrava più informato sulla situazione corrente, ed egli mi ha reso edotto del fatto che “l'ascensore funziona solo durante la Disfida del Bracciale, pertanto per raggiungere la Casa dell'acqua bisogna fare tutto il giro, saranno due o tre kilometri, le conviene andare in macchina...”.

Ma la macchina io non ce l'ho e ho dovuto rinunciare alla tanto desiderata bevuta di acqua fresca e frizzante... per fortuna la delusione è stata lenita da un altro incontro. Per strada ho incrociato un amico fidato il quale mi ha confidato “io ci sono andato stamattina, in auto, non hai perso nulla... l'acqua frizzante ancora  non c'è al distributore, ma solo acqua naturale del Nera”.

Così l'avventura del 13 giugno 2020 è finita, in bianco...

Paolo D'Arpini

Riciclaggio della memoria: 2013-06-30
Treia.  L'autore rimasto a secco...




Nessuna descrizione della foto disponibile.

lunedì 8 giugno 2020

Burattini al TAM. Nuova realtà culturale a Moje di Treia



Sabato 6 giugno 2020, in località Moje di Treia  ho partecipato alla presentazione  di una nuova realtà culturale. Trattasi del  collettivo  "Teatro Agricolo di Montiolo" (TAM),  nato dal sodalizio di tre amici treiesi:  Chiara Teloni, Maurizio Angeletti e Andrea Biondi (coadiuvati da Gigi Biondi). 


I  promotori hanno dato una dimostrazione del loro talento con uno spettacolo dal vivo nel teatrino per burattini appositamente costruito in loco. In tutto e per tutto la struttura assomiglia ai ben noti palchetti che nella nostra infanzia incontravamo nei parchi e nelle piazze di paese. 

L'arte dei burattinai del TAM non si ferma all'esibizione  ma comprende la costruzione manuale dei burattini, delle quinte, la creazione fantasiosa di storie ed avventure, la descrizione psicologica dei personaggi e soprattutto la chiarezza del racconto, i testi sono  basati su un messaggio inequivocabile: quel che è bene è bene e quel che è male è male...   

Non ci sono sofismi o sottintesi nelle storie messe in scena dal TAM, tutto è limpido e perfettamente comprensibile, persino gli scherzetti giocati agli astanti, ad esempio lo schizzo di pipì od il lancio di coriandoli e caramelle...  I tre fondatori, coadiuvati dal burattinaio romagnolo Gigi Biondi, hanno costruito un teatro stabile dei burattini e allestito negli ultimi mesi già tre rappresentazioni "di prova". 



L'intento  del TAM è  quello di coniugare la proposta culturale con la sensibilità ecologista e -perché no- anche etica e morale.  Tra le varie attività, aperte a tutti, e che in sordina sono iniziate già da qualche tempo, c'è  la riscoperta e la valorizzazione del teatro dei burattini ma non solo questo, anche la rivalutazione della presenza giocosa  nella natura. In campagna, nell'orto, vicino ad un biolago per irrigazione agricola, davanti alla sconvolgente bellezza panoramica del borgo antico di Treia.   

Il corona virus ha fermato momentaneamente le rappresentazioni, ma per l'estate si sta preparando
uno spettacolo originale dal titolo "Sganapino nel Regno del Catai".  Il teatro dei burattini è un'alternativa ideale e sana ai videogiochi, ad internet e a tutte le cosiddette "attività a distanza", perché trasmette ai bambini e agli adulti un divertimento  reale e dal vivo, senza la mediazione di uno schermo. 


Paolo D'Arpini

Treia vista da Moje di Treia (Montiolo)

lunedì 20 aprile 2020

“Centro Studi Storici Maceratesi” a favore della Croce Rossa di Macerata, per emergenza Coronavirus


Croce Rossa Italiana Comitato di Macerata Sede Operativa ...

In questo periodo particolare e inaspettato della vita di ognuno di noi, anche il Centro Studi Storici Maceratesi ha deciso di essere presente, offrendo a chi fosse interessato le sue pubblicazioni a fronte di una donazione alla Croce Rossa Italiana - Comitato di Macerata, molto impegnata nell’emergenza epidemiologica in corso.

Il Centro Studi Storici Maceratesi, in 54 anni di attività culturale, mai interrotta, ha pubblicato 53 volumi con gli atti dei convegni annuali riguardanti tematiche relative alla storia del Maceratese e delle Marche centro-meridionali.

Coloro che fossero interessati ad avere uno o più volumi provvederanno a fare una donazione di almeno 10 euro (a fronte del valore reale di 30 euro) per ogni volume scelto (vedi indicazioni in nota ) e a darne comunicazione al Centro Studi come segue:


Centro Studi Storici Maceratesi - Home | Facebook

  1. bonifico bancario intestato alla Croce Rossa Italiana Comitato di Macerata ODV (IBAN: IT80M0311113401000000021630), con causale: “Iniziativa del Centro Studi Storici Maceratesi problema Covid19”;

  1. contestualmente a quanto previsto al punto 1), invio di una mail a: studistoricimaceratesi@gmail.com con la copia del bonifico effettuato, l’indicazione dell’indirizzo dove recapitare il volume, il numero e il titolo del volume richiesto e un recapito telefonico.

Successivamente il Centro Studi provvederà alla spedizione dei volumi, facendosi carico delle spese postali e ogni altro onere, non appena la situazione epidemiologica e le conseguenti norme sul distanziamento sociale lo consentiranno.
Per info anche: 3383409475 – 3480368861 – 3392009027

Nota - Per visionare l’elenco dei volumi, le tematiche in ognuno trattate e, quindi, provvedere alla scelta, è possibile consultare il sito internet “Centro Studi Storici Maceratesi” – (Atti dei convegni annuali). Si precisa che i volumi hanno un numero di pagine che va dalle 400 alle 750.

Il Presidente
Alberto Meriggi

Anticoli Corrado: cittadinanza onoraria per Alberto Meriggi | EmmeTv

sabato 11 aprile 2020

Primavera a Treia: "Nell'orto la natura rifulge"

Vi  accolgo con le immagini di fioriture intorno a me...


Treia, Primavera 2020.  La  Natura rifulge più che mai  nel caos dell'umana civiltà  a cui stiamo assistendo.
A parte le ondate di gelo e siccità il ciliegio in giardino ha rinnovato sicuro come tutte le primavere una fioritura eccezionale piena di api indaffarate.

Lavoro nell'orto, sto investendo nel presente-futuro trapiantando alberelli e arbusti, propagando talee di aromatiche e piante di interesse, rispolverando i libri accatastati da anni e saperi di autoproduzione accumulati con previdenza. Approfitto della pausa sociale per informarmi e formarmi attraverso libri fisici e virtuali, e formazione online (per ora molti corsi e seminari sono gratuiti).

In campagna si sta bene.

Eppure l'istantanea di vita, per via dell'emergenza sanitaria , che mi ha colta in provvisorio transito mi va stretta. 

Elenco qui per me  i limiti  del mio presente e le soluzioni sulle quali sto riflettendo:

1) l 'isolamento sarebbe perfetto se in gruppo. Mi manca lo scambio e comunicazione indispensabili per poter cambiare prospettiva e migliorare. Soluzione fondare una comunità o ci vado a vivere.

2) va bene l'autosufficienza alimentare, il mutuo aiuto, riduciamo i bisogni ...ma per il resto ci vorrà  una qualche soluzione economica! 

Soluzione: slancio alle economie locali, personalmente cercherò di ricostituire una rete agricola solidale  con consegna a domicilio e forse qualche spedizione via corriere di pacchi di prodotti leggeri come gli essiccati e i semi.

3) se non sono presente al mondo comunicando il mio stile di vita in consonanza con la natura verrò sopraffatta da logiche di consumo e di potere. 

Soluzione: far di gruppi di elaborazione e discussione sul momento presente e passi collettivi da fare, testimoniare comunicando la propria esperienza. 

Soluzione: in rete sto trovando gruppi di discussione su piattaforme informatiche, e sto facendo delle dirette live 'Verde Agreste' al martedì e giovedì h 12,15 per parlare del lavoro agricolo, delle autoproduzioni e un po' di arte.

...buona vita a tutti!

Gigliola Rosciani - alberochecammina@tiscali.it



Video agresti: