venerdì 31 agosto 2018

Passo Treia, dall'1 al 9 settembre 2018 si festeggia la Madonna del Ponte, con bio-pizza e liscio


(Si ringrazia Livia Spoletini per la foto della pagina)


Sulle pagina "Spettacoli" de Il Resto del Carlino di Macerata del 31 agosto appare un ampio articolo che annuncia lo svolgimento  della 23a edizione della celebrazione della Madonna del Ponte di Passo Treia, che  inizia  sabato 1 settembre 2018,  alle ore 21.

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L'avvio in musica viene dato   dall’orchestra  di  “Mirko Casadei” (pronipote di Secondo Casadei l'autore di “Romagna mia” e fondatore dell'orchestra Casadei nel 1928, e figlio del "re del liscio" Raoul).  Questo concerto popolare  vuole essere un invito alla danza ed alla musica tradizionale genere prediletto dagli abitanti di  Passo Treia. I festeggiamenti continueranno sino al 9 settembre 2018 con vari eventi e spettacoli e saranno arricchiti da bio-pizza, vino e birra. Tutto in onore della Madonna...

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Passo Treia - Antico ponte romano distrutto dai tedeschi

E qui riporto  alcune notizie storiche sulla  tradizione della Madonna del Ponte: "...nel 1842, l’antica devozione degli abitanti di Passo Treia verso la Madonna aveva convinto il Cardinale Grimaldi a donare alla parrocchia una tela di Autore ignoto raffigurante la Vergine con il Bambino. La Sacra Immagine fu posta in un’edicola nei pressi dell’antico ponte romano sul Potenza, a protezione di chi vi transitava.  Qualche anno dopo l’edicola fu sostituita da una cappellina, lunga circa 4 metri, che il 6 settembre 1849 fu solennemente consacrata. La crescente venerazione indusse poi il parroco don Luigi Arcangeli ad ampliare la cappella che assunse l’attuale struttura: un’aula rettangolare di 12 metri per 5 con una piccola cappelletta laterale dedicata a S.Giuseppe Labre. Le opere murarie furono eseguite su disegno dell’Ing. Federico Roganti di Treia mentre all’intagliatore Paolo Paoloni fu  commissionata l’artistica cornice che racchiude il quadro. Sulla facciata fu posta la scritta DEIPARAE A PONTE SACRUM, cioè: “Tempio sacro alla Madonna del Ponte”. La cerimonia di apertura avvenne l’8 settembre 1884. Nel 1984, in occasione del Centenario il Vescovo Mons. Tarcisio Carboni concesse l tempio il Titolo di Santuario Mariano, al pari di quello di Loreto.  La tradizionale festa religiosa della Madonna del Ponte si svolge appunto l’8 settembre di ogni anno."  (Fonte: Istituto Paladini)

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Nel sito del Comune di Treia potete leggere i programmi previsti giorno per giorno:   http://www.comune.treia.mc.it/eventi-cms/festa-della-madonna-del-ponte-23-sagra-della-pizza-e-14-sagra-della-bio-pizza-dal-1-al-9-settembre/

Paolo D'Arpini
 



mercoledì 29 agosto 2018

Treia, dal 30 agosto al 1 settembre 2018 - Consulenti del lavoro alla Summer School



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Treia al lavoro per lo stage dei consulenti del lavoro.   

Grande fermento per le vie di Treia per i preparativi del prossimo convegno-festival "Summer School 2018" dei consulenti del lavoro, che si svolge in città  dal 30 agosto al 1 settembre 2018. Titolo della manifestazione: "Il futuro della professione - Strategie, opportunità, strumenti, formazione".

Il Centro Storico che ospita l'evento è coinvolto positivamente, le strade sono lavate e lustrate, le bandiere garriscono al vento  ed i negozianti  si preparano, abbellendo vetrine e rinfrescando i locali, nella speranza di trar vantaggio dalla venuta degli stagisti. Per strada i passanti parlottano e si interrogano sullo svolgimento di questo appuntamento di fine estate utile per mettere a fuoco strategie, opportunità e strumenti che la categoria può adottare per rispondere in modo adeguato alle esigenze delle imprese e del mercato del lavoro...

"Le riflessioni che si svilupperanno a Treia partiranno dai 106 Dirigenti territoriali per coinvolgere, poi, tutti i 27.000 Consulenti del Lavoro presenti sul territorio nazionale, con l'obiettivo di rendere ciascun iscritto all’Ordine - dal praticante al giovane abilitato fino al professionista più esperto - capace di trasformare quel ricco bagaglio professionale di cui dispone in nuove opportunità di lavoro e di sviluppo dello studio. Per la prima volta, inoltre, i partecipanti potranno sperimentare il metodo host - open space technology - un sistema innovativo che stimolerà idee, confronti e proposte sui temi centrali per la categoria e che convoglieranno nella “Carta di Treia”, un manifesto sul futuro della professione che sarà presentato a conclusione dei lavori. Il tutto nella suggestiva cornice della cittadina medievale per condividere importanti momenti di formazione, ma anche piacevoli situazioni di svago e intrattenimento..." Così recita la presentazione dello stage  apparso sul sito http://www.consulentidellavoro.it/.

Siamo lieti che importanti accadimenti, inerenti il mondo del lavoro, trovino ospitalità a Treia, come forma di rivitalizzazione della città e come esempio di attività per i giovani ed i meno giovani.

Paolo D'Arpini - Comitato Treia Comunità Ideale

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Programma completo:   http://www.consulentidellavoro.it/files/PDF/2018/SUMMER/Programma_Summer_2018.pdf

venerdì 24 agosto 2018

Treia, 22 e 23 settembre 2018 - E venne il tempo dei fichi maturi... e dei programmi culturali per l'equinozio d'autunno 2018


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Gesù maledisse un albero di fico perché non portava frutto. Ma la stagione non era stata buona e forse non era colpa dell'albero. Esperienza diversa ho avuto io passeggiando l'altra sera sotto le scarpate di Treia. L'escursione è stata “fruttifera”, invece di raccogliere la solita immondizia (lo farò un’altra volta) mi sono dedicato alla ricerca di frutta e verdura. 

Sono stato fortunato perché, dopo un alberello striminzito di melette selvatiche, ho trovato tre ficare (si chiamano così gli alberi di fico?) i cui frutti presentavano diversi gradi di maturazione. I primi erano piccoli e duri ma abbastanza dolci, i secondi erano medi e più maturi e più dolci, i terzi erano belli grossi, ben maturi e squisiti. 

Così ho fatto una scorpacciata di fichi, bianchi e neri, ed ho ringraziato il cielo per il sole di agosto e per le rade piogge che hanno reso possibile il “miracolo”. 

A proposito di miracoli...  il 22 settembre 2018, vigilia della celebrazione dell'equinozio autunnale, qui a Treia  tenteremo un esperimento per riportare assieme ecologia ed economia, che in fondo hanno la stessa matrice...  Sì, lo faremo in forma di un convegno, organizzato da Auser Treia,  dal titolo "Ecologia, economia e moneta positiva", che si terrà nella sala multimediale ex Ipsia (Via Cavour, 29)  con inizio alle ore 17, relatore Fabio Conditi (vedi articolo:   http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/08/economia-bioregionale-per-un.html).

L'indomani, 23 settembre 2018, saremo invece ospiti del Circolo Vegetariano di Treia, per un simposio letterario in compagnia di Massimo Angelini (vedi programma: https://auser-treia.blogspot.com/2018/08/23-settembre-2018-simposio-letterario.html). 


Paolo D'Arpini

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martedì 21 agosto 2018

Treia. Manca uno spazio pubblico per giovani e meno giovani...



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Cavallo di Treia - Vignetta di Domenico Fratini

Vorrei far notare che il problema della mancanza dei luoghi di ritrovo per i giovani esiste anche a Treia, dove almeno ci vorrebbe una biblioteca, ma anche un luogo per stare assieme, fare musica, socializzare, invece che starsene davanti ai pc e ai telefonini.... o no? Porto l'esempio della zona in cui risiedo, in Emilia Romagna, a Spilamberto, dove vivo un ex macello è stato ristrutturato e adibito a locale di ritrovo (chiamato Panarock da FIUME PANARO), con una sala prove, ecc. e viene anche "noleggiato" ad associazioni locali per farci iniziative culturali, e ti posso assicurare che durante l'anno ce ne sono a bizzeffe. A Vignola stessa cosa, l'ex macello è stato trasformato anche questo in centro giovani (Circolo Arci Ribalta). Sono stati in questo caso i comuni stessi che hanno fatto le ristrutturazioni e dato la gestione ad associazioni...

Caterina Regazzi


Mio commentino: “A onor del vero esiste a Treia la sede “informagiovani” aperta il venerdì ore 16-18, sabato ore 11-13 e forse anche martedì ore 15-17, presso l'ex collegio delle Visitandine, ma questa non funge da luogo aggregativo. Quel che serve a Treia è uno spazio aperto a disposizione delle associazioni e dei singoli come luogo d'incontro e di condivisione. Gli esempi prospettati da Caterina in Emilia sono molto costruttivi, anche noi in passato a Vignola vi abbiamo organizzato un paio di incontri sul bioregionalismo, con musica e poesie e degustazioni contadine...” (Paolo D'Arpini)


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lunedì 13 agosto 2018

Treia e Santa Sperandia, ispiratrici di un percorso di vita "ideale"


Treia, 12 agosto 2018. Appuntamento alla Fontanella delle Due Cannelle

Paolo e Caterina hanno chiesto a mia moglie Barbara di raccontare a modo suo la bella giornata del 12 agosto 2018 alle grotte di Santa Sperandia accompagnati ed eruditi da Maria Sonia Baldoni la "Sibilla delle Erbe”. Convinti che una narrazione imparziale, non fatta dagli organizzatori, avrebbe potuto essere accolta con più favore dal mondo, hanno venduto a noi questa plausibile favola anche se io osservandoli vedevo nei loro occhi anche altre motivazioni.

La caratteristica particolare di mia moglie, che ho sempre apprezzato e mi ha sempre infastidito (e forse è stata causa del mio innamoramento) è: il riuscire a farmi fare ciò che vuole lei, con il sorriso; facendomi scoprire che è la cosa che so fare. Probabilmente questo è ciò che è successo a tutti noi ieri. Ognuno dei partecipanti è stato portato a fare cose che non volevano fare ma che poi hanno sentito proprio come intime.Quindi la richiesta di Paolo e Caterina ha proseguito quell’ondata energetica.


La mattina del 12 agosto, prima di recarci all'appuntamento alla Fontanella delle Due Cannelle, ci siamo incontrati nel Circolo Vegetariano di via delle Sacchette a Treia e già lì abbiamo fatto conoscenza. Ogni persona che componeva la “Camminata Spiritual Erboristica veniva da studi occupazioni ed esperienze diverse. Ognuno aveva un carattere differente. Per un po' ci siamo scrutati. Fabrizio, che lavora nella scuola, ha scoperto la bellezza di Treia, originario di Ripatransone ma toscano val d’orciano  d’adozione, era sconvolto come lo fummo noi la prima volta che ci addentrammo nella strada che conduce a Treia. Perché ogni strada che la lambisce non la svela. Passando nessuno può immaginare la sua bellezza. Per vederla devi essere chiamato. Senti una voce e scegli di assecondarla. Entri e in 10 metri abbandonando la “tua vecchia via”  incontri un gioiello...

Puff un tonfo al cuore. Lui Fabrizio sgranava gli occhi ricordando la sera prima appena che era entrato in città:- Ho scritto ai miei amici bombardandoli di foto. Non sapete cosa c’è qui. Non credo loro lo sappiano… quelli di Treia intendo!


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Un uomo alto con gli occhi azzurri aveva un agenda rossa su cui appuntava ogni cosa, ho rubato con gli occhi alcuni appunti fiori e piante attaccate con lo scotch trasparente lo facevano assomigliare a quegli scienziati che partivano per mete esotiche raccogliendo campioni usi ed abitudini. ……potrei scrivere per ore su ognuno dei partecipanti, ma siamo appena all’inizio ed ad un certo punto ecco La “Sibilla” giungere da noi. Sembra un Sacerdotessa di altri tempi. 

Ci guarda ed intuendo i discorsi iniziati con Fabrizio dice: Ma l’avete vista la piazza di Treia? Vi sembra normale? Questa città vi sembra normale? Qui c’era un culto molto antico della Dea Madre qui c’è un energia molto forte. Adesso devo fare un piccolo passo indietro nel senso che Paolo ci ha accolti nel circolo vegetariano ed ha presentato l’Associazione e già li, raccontandoci come era nata, aveva strappato un velo sulla storia Italiana. Ci aveva portati in un Italia di boschi centenari con piante enormi, una società profondamente differente da quella romana che inizierà lo sfruttamento della natura che oggi prosegue con grande successo. Già nel circolo noi, come bambini, eravamo stati portati in un altro luogo. Sospesi nello spazio e nel tempo osservavamo il mondo. 

Arrivati nella spianata della Roccaccia abbiamo iniziato a camminare per giungere nella grotta di Santa Sperandia di Gubbio. E Sonia molte volte ha citato le tavole eugubine per spiegarci i nomi runici delle piante che incontravamo nel sentiero. Il bosco parla!!! E’ giovane ma è vivo!

Io la guardavo e pensavo: se esistesse la reincarnazione quale buffa ironia sarebbe per Lei essere stata la Sibilla appenninica e la Santa che visse nell’epoca di San Francesco.  (http://www.santiebeati.it/dettaglio/90837 ,  https://it.wikipedia.org/wiki/Sibilla_Appenninica ).      

Ogni pianta chiamava Sonia e lei rispondeva tracciando rune sul taccuino di Barbara e citando i fiori di Bach che rappresentavano. Comprendendo l’impossibilità di stilare un resoconto della giornata  aggiungerò solo poche cose. Ognuno dei partecipanti ha parlato, ognuno ha aggiunto una storia, ognuno ha partecipato al rito di ringraziamento; ognuno ha condiviso il cibo. Ognuno ha ironizzato, ognuno è stato se stesso con gli altri. Santa Sperandia vigilava sorridente su di noi.  Ma io ho visto una cosa…..Sonia e i figli di Andrea e Chiara: Pellegrino ed Ermete. I giovani corrono hanno 5 anni. I saggi spiegano e a volte rallentano gli altri. Ma alla fine si siedono e l’uno addomestica l’altro. L’irruenza e la vitalità vengono domati dalla saggezza e dalla severità di chi ha un compito; ma al saggio è cara la gioventù perché vede rinascere la  vita. Ermete e Pellegrino danzavano fra tutti noi. La Sacerdotessa finalmente tranquilla aveva finito il suo rito ora poteva tornare donna non scordandosi "l’Integrità" che è chiamata ad esprimere in ogni istante della sua vita. Integrità è la parola. Integrità della natura. Integrità dei sentimenti, della salute. Ci siamo incontrati lodando il nuovo che sta arrivando, ci siamo lasciati felici per il nuovo che abbiamo visto. La Santità altro non è che l’Integrità. La ricerca  dell’integrità ci conduce alla fonte. E forse non è un caso che oggi cerchiamo la verità e l’integrità nei cibi e nel vivere. Il terremoto in questa terra ferita ha scosso credenze e distrutto certezze. Ma ciò che è rimasto è lo spirito di un popolo che riedificherà quei monumenti, che non scordiamolo sono lodi alla natura, ma questa volta con rispetto e gratitudine.
Questo ho creduto di vedere questo e molto altro…….ma la vita è troppo grande per essere compressa in un unico seme! O forse no?

Andrea Santini


12 agosto 2018 - Cerimonia con Sonia Baldoni alla Grotta di Santa Sperandia



sabato 4 agosto 2018

"Treia e il gioco del pallone col bracciale" - Resoconto della presentazione del libro di Alberto Meriggi



La sera del tre agosto a Treia si è tenuto un evento celebrativo riguardante l'influenza che ha avuto il gioco del pallone con bracciale per la comunità treiese. A riviverne la storia, anche nella ricorrenza del bicentenario dell'arena, c'erano sul palco del teatro comunale lo storico Alberto Meriggi ed il regista Fabio Macedoni, entrambi treiesi doc, che in forma dialogativa in una sorta di salottino scenico si raccontavano aneddoti ed avvenimenti sugli eroi del gioco del pallone che hanno fatto grande Treia. 

Il dialogo tra i due anfitrioni, arricchito da immagini storiche proiettate da David Menichelli, si è srotolato iniziando dai tempi più lontani, con la descrizione dei primordi del gioco nato molti secoli addietro e che ebbe a Treia un particolare momento di gloria verso la metà del 1800 soprattutto grazie alla maestria del campione Carlo Didimi, una leggenda indimenticabile  immortalata anche dal poeta Giacomo Leopardi con la sua ode a un vincitore nel pallone (https://treiacomunitaideale.blogspot.com/2016/07/treia-la-storia-della-disfida-del.html).

L'occasione dell'exursus storico, giunto sino ai nostri giorni, è stata la presentazione del libro “Treia e il gioco del pallone col bracciale”, curato da Alberto Meriggi, che oltre ai dialoghi ed alle immagini, è stata arricchita da musica popolare con l'organetto e tamburello, danze di saltarello, musica classica di fisarmonica, curiosità e poesie scherzose. 


Il tutto mentre i due “attori” attingevano ad un fiasco di vino rosso per sciogliere la gola e risvegliare la memoria in cui potersi identificare. La scenografia e la sceneggiatura sono state molto apprezzate dal pubblico che non ha lesinato applausi a scena aperta. La recita si è conclusa con l'esibizione dei gonfaloni delle quattro contrade che in questi giorni, sino alla finalissima del 5 agosto, si contenderanno la palma di vincitore del 40° torneo della disfida col bracciale.

Uscita dal teatro, e circondati dalla folla festante, Caterina ha ricordato che era una giovane donna quando fu ripristinata, nel 1978, la tradizione del gioco del pallone a Treia menzionando anche l'esistenza di una foto dei suoi parenti treiesi durante lo svolgimento. Ed anche quest'anno saremo presenti alla finalissima...

Paolo D'Arpini




Video di Luciana Montecchiesi:



Album fotografico di Luciana Montecchiesi: