lunedì 22 giugno 2020

La magia di Treia ha colpito ancora...

Noi non conosciamo verità assolute e siamo umili di fronte alla nostra ignoranza: in ciò è il nostro onore e la nostra ricompensa." (Kahlil Gibran)

Treia e il suo misterioso tesoro nascosto

Ante scriptum. Riportiamo la lettera di commiato che ci ha lasciato l'amico M.Y., che è stato nostro ospite solitario durante il periodo solstiziale dell'anno in corso. Treia ha fatto breccia nel cuore di un giovane ricercatore di verità e di bellezza (Paolo e Caterina).

Caro Paolo e cara Caterina, questo mio breve soggiorno a Treia è stato davvero straordinario per diversi motivi, vi sono profondamente grato per la vostra disponibilità e per la calorosa accoglienza che mi avete riservato.  Questo luogo e questa atmosfera mi hanno restituito un'energia vitale, che cercherò di incanalare al meglio nei prossimi mesi della mia vita. 

iluoghidelsilenzio

Il viaggio a piedi verso l'eremo di Santa Sperandia mi ha permesso di ammirare nel dettaglio la bellezza di questa zona e le brevi, ma intense, conversazioni con Paolo mi hanno fatto ragionare molto. 

Come potrete aver inteso sono alla ricerca di qualcosa ma negli ultimi anni ho imparato a distaccarmi dalle aspettative, perché spesso in questi viaggi si trova ciò che non si stava cercando, è imprevedibile, domina dunque sul nostro percorso, e chi siamo noi per alterarne l'intervento?

In questo mio periodo di ricerca ho sempre tentato di non lasciarmi incantare da una verità assoluta, perché, se così facessi ridurrei a verità secondarie tutte le altre. Credo però nell'armonia muta della Natura, e l'uomo dovrebbe essere grato anche solo di assistervi da spettatore.  Mi auguro che questo periodo storico così critico possa far germogliare un futuro diverso, magari persino migliore (senza scomodare l'utopia). 

Mi auguro di rivedervi presto, con affetto
M.Y. 21/06/2020




sabato 13 giugno 2020

Treia e le fresche acque frizzanti, irraggiungibili...




Con gran clamore sui giornali della provincia di Macerata, e sui comunicati dell'APM e del Comune di Treia, è stata annunciata l'apertura ufficiale della Casa dell'Acqua di Treia: “13 giugno 2020. Metti in tavola l'acqua che arriva dall'acquedotto del Nera: liscia, gassata, refrigerata. Il primo mese l'acqua sarà gratuita. Il distributore si trova presso l'attracco meccanizzato del centro storico di Treia” (vedi foto).

Tutto contento per la buona notizia, il pomeriggio del giorno indicato, mi sono avventurato speranzoso di poter finalmente attingere gratuitamente un po' d'acqua fresca e frizzante. Aspettavo da tempo questo momento, dal lontano dicembre del 2013, anno in cui chiesi all'Amministrazione di Treia di emulare l'esempio del Comune di  Spilamberto, dove abita la mia compagna Caterina, che aveva appena inaugurato una Casa dell'Acqua;  ricordo che durante l'evento avevo dovuto abbozzare alla battuta dell'assessore all'ambiente, Stefani, che mi apostrofò “ "Ah, D'Arpini! A Treia non avete l'acqua frizzante come da noi!"  Eh! Cosa potevo rispondere? Era vero, però, tornando a Treia, non mancai di fare la proposta ai nostri amici che si preparavano al rinnovamento del Comune... (Vedi:  https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2013/12/da-spilamberto-treia-alcuni-esempi-di.html)

“Gli anni passano ed i bimbi crescono” -dice l'adagio- e finalmente anche Treia si è dotata di un bel distributore d'acqua fresca e frizzante e così, nella data indicata, armato di una bella bottiglia trasparente sono andato in cerca dell'impianto annunciato. Purtroppo  non ho potuto avere la soddisfazione di abbeverarmi...

Giunto all'attracco meccanizzato ho visto un signore che stazionava lì dappresso ed ho pensato che fosse l'addetto all'ascensore ma lui mi dice “Io non so nulla, son qui a prendere aria, ma so che per far funzionare l'ascensore bisogna premere un pulsante”. Purtroppo sul pulsante lampeggiava la scritta “Fuori Servizio”, allora mi sono avvicinato alla scala metallica di emergenza che scendeva nel Parcheggio sottostante dove avrei trovato l'acqua. Tutto sbarrato, impossibile scendere. Nei pressi dell'attracco stazionava un altro signore, che sembrava più informato sulla situazione corrente, ed egli mi ha reso edotto del fatto che “l'ascensore funziona solo durante la Disfida del Bracciale, pertanto per raggiungere la Casa dell'acqua bisogna fare tutto il giro, saranno due o tre kilometri, le conviene andare in macchina...”.

Ma la macchina io non ce l'ho e ho dovuto rinunciare alla tanto desiderata bevuta di acqua fresca e frizzante... per fortuna la delusione è stata lenita da un altro incontro. Per strada ho incrociato un amico fidato il quale mi ha confidato “io ci sono andato stamattina, in auto, non hai perso nulla... l'acqua frizzante ancora  non c'è al distributore, ma solo acqua naturale del Nera”.

Così l'avventura del 13 giugno 2020 è finita, in bianco...

Paolo D'Arpini

Riciclaggio della memoria: 2013-06-30
Treia.  L'autore rimasto a secco...




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lunedì 8 giugno 2020

Burattini al TAM. Nuova realtà culturale a Moje di Treia



Sabato 6 giugno 2020, in località Moje di Treia  ho partecipato alla presentazione  di una nuova realtà culturale. Trattasi del  collettivo  "Teatro Agricolo di Montiolo" (TAM),  nato dal sodalizio di tre amici treiesi:  Chiara Teloni, Maurizio Angeletti e Andrea Biondi (coadiuvati da Gigi Biondi). 


I  promotori hanno dato una dimostrazione del loro talento con uno spettacolo dal vivo nel teatrino per burattini appositamente costruito in loco. In tutto e per tutto la struttura assomiglia ai ben noti palchetti che nella nostra infanzia incontravamo nei parchi e nelle piazze di paese. 

L'arte dei burattinai del TAM non si ferma all'esibizione  ma comprende la costruzione manuale dei burattini, delle quinte, la creazione fantasiosa di storie ed avventure, la descrizione psicologica dei personaggi e soprattutto la chiarezza del racconto, i testi sono  basati su un messaggio inequivocabile: quel che è bene è bene e quel che è male è male...   

Non ci sono sofismi o sottintesi nelle storie messe in scena dal TAM, tutto è limpido e perfettamente comprensibile, persino gli scherzetti giocati agli astanti, ad esempio lo schizzo di pipì od il lancio di coriandoli e caramelle...  I tre fondatori, coadiuvati dal burattinaio romagnolo Gigi Biondi, hanno costruito un teatro stabile dei burattini e allestito negli ultimi mesi già tre rappresentazioni "di prova". 



L'intento  del TAM è  quello di coniugare la proposta culturale con la sensibilità ecologista e -perché no- anche etica e morale.  Tra le varie attività, aperte a tutti, e che in sordina sono iniziate già da qualche tempo, c'è  la riscoperta e la valorizzazione del teatro dei burattini ma non solo questo, anche la rivalutazione della presenza giocosa  nella natura. In campagna, nell'orto, vicino ad un biolago per irrigazione agricola, davanti alla sconvolgente bellezza panoramica del borgo antico di Treia.   

Il corona virus ha fermato momentaneamente le rappresentazioni, ma per l'estate si sta preparando
uno spettacolo originale dal titolo "Sganapino nel Regno del Catai".  Il teatro dei burattini è un'alternativa ideale e sana ai videogiochi, ad internet e a tutte le cosiddette "attività a distanza", perché trasmette ai bambini e agli adulti un divertimento  reale e dal vivo, senza la mediazione di uno schermo. 


Paolo D'Arpini

Treia vista da Moje di Treia (Montiolo)