lunedì 21 dicembre 2020

Treia in TV - Il 28 dicembre 2020 si parla del gioco del pallone col bracciale

Il 28 dicembre 2020 alle 21:10 andrà in onda la puntata di "ITALIA, VIAGGIO NELLA BELLEZZA" dal titolo: "Il patrimonio in gioco-L’eredità immateriale dei giochi tradizionali" in cui si parlerà della palla al bracciale.

Ci saranno i giochi antichi d’Italia, dal Lancio del maiorchino siciliano al gioco del pallone col bracciale di Treia, che affondano le loro radici in tempi antichi e che grazie alla costanza e alla passione delle loro comunità vengono ancora praticati e insegnati alle nuove generazioni.

Un’eredità immateriale raccontata da “Il patrimonio in gioco” quella dei giochi tradizionali, che verrà raccontata da Brigida Gullo con la regia di Eva Frerè.

Il racconto prende il via dalla cornice del centro storico di Verona dove, ogni anno, si svolge il Tocatì, festival internazionale dei giochi di strada (cui Treia recentemente ha partecipato nel 2014,2016 e 2018): una vera e propria olimpiade dei giochi tradizionali, diffusi e praticati  nelle comunità di gioco presenti soprattutto nei piccoli borghi d’Italia che riescono a conservare e preservare le antiche tradizioni. Il Tocati dal 2002 coinvolge moltissime realtà ludiche italiane, 50 giochi tradizionali italiani ed europei per un totale di circa 300 giocatori. Un impegno che non si esaurisce nell’organizzazione e nello svolgimento dell’evento, ma che si traduce nella ricerca minuziosa dei giochi tradizionali italiani compiuta da Aga, l’Associazione Giochi Antichi di Giorgio Paolo Avigo (vincitore del Premio Carlo Didimi durante la quarantesima disfida del bracciale nel 2018).

Lo scorso 25 marzo l’Italia ha inviato all’Unesco la propria candidatura per l’iscrizione del Tocatì al Registro delle buone pratiche di salvaguardia del patrimonio del patrimonio immateriale. Il gioco tradizionale è memoria, tradizione, linguaggio, uno spazio che consente l’incontro del passato con il presente e come tale va considerato patrimonio universale da proteggere e preservare per le future generazioni.

Treia dopo il blocco del bracciale (sia la famosa disfida che le massime competizioni nazionali federali) nel 2020 causa covid, guarda con ottimismo e fiducia al futuro, con la grande sinergia amministrazione comunale, ente disfida, asd Carlo Didimi, quartieri, tutti in campo per la storia, la tradizione, la cultura e l’agonismo che ci caratterizza: il gioco del pallone col bracciale.

Segnalazione a cura di David Buschittari


(Rai Storia canale 54 DT o canale 805 SKY) #pallaalbracciale #treia


venerdì 18 dicembre 2020

Treia. Vivere senza arrecar danno alla natura...

Nel  costante tentativo di portare avanti la mia pratica ecologista nel luogo in cui attualmente vivo, cioè  a Treia,   ogni giorno compio qualche rito utile all'immersione nel luogo.  

 Ora, con l'approssimarsi dell'inverno,  passeggio sotto le mura a raccatar pigne ed arbusti per il camino, ripulire  i sentieri dalle immondizie (almeno ci provo), raccogliere qualche erba commestibile...    Tutto ciò lo faccio per  vivere in sintonia con il luogo in cui mi trovo. Cercando di apprendere  quel che il luogo può offrire per la  sopravvivenza senza arrecar danno alla natura.

E così cerco, nei limiti del possibile,  di praticare questa arte del vivere naturale,  precisando che i miei veri maestri nel campo del reperimento del cibo quotidiano e dell'immersione nella natura sono stati  i vecchi contadini, prima di Calcata e poi di Treia, dai quali ho appreso alcune verità basilari sulla terra e sull’arte di trarne frutto senza danneggiarla.

Parlando di alimentazione ‘naturale’ vorrei fare l’esempio della cura rivolta alla prole, che si manifesta con l’incoraggiamento alla crescita e non con la coercizione, allo stesso modo poniamoci verso le risorse che madre terra offre.

In termini di approccio ecologico verso le fonti di approvvigionamento alimentare  ciò significa prima di tutto rendersi consapevoli di quello che spontaneamente cresce nel posto in cui si vive.

Un'accurata analisi consente l’immediato utilizzo di cibo integrativo spontaneo per arricchire la dieta corrente, oggi limitata a poche specie coltivate (sia pure in modo biologico). Il passo successivo e quello di sperimentare l’eventuale inserimento nel terreno prescelto di piante coltivate che siano in sintonia o meglio delle stesse famiglie di quelle spontanee.


Questa graduale promozione ovviamente non può essere fatta con l’occhio distaccato di un botanico o di un tecnico agricolo ma va accompagnata da una reale presenza e compartecipazione al luogo, in modo da trarne occasione per un riconoscimento di appartenenza e condivisione (con la vita ivi presente) divenendo in tal modo noi stessi cooperatori della natura e suoi conservatori.

E’ una convergenza, una osmosi, che si viene pian piano a creare fra noi e l’ambiente ed è anche la base della produzione di cibo vero (per uomini veri) che non va però relegata alla sola categoria dei contadini ma vista come la premura di ognuno. E’ un atteggiamento di consapevolezza alimentare.

Infatti il mio consiglio è quello di intraprendere piccole coltivazioni casalinghe ovunque sia possibile, nel giardino dietro casa o sulla terrazza di un condominio, e di approfittare di ogni passeggiata per cogliere delle erbe commestibili, in modo da spezzare la totale dipendenza dal cibo fornito dal mercato, rendendoci così responsabili - sia pure in minima parte - della nostra alimentazione. E’ un aspetto essenziale della cura per la vita quotidiana e della presenza consapevole nel luogo.

Paolo D'Arpini









venerdì 4 dicembre 2020

"Caldo Natale"... con il DPCM del 4 dicembre 2020



Tutte le misure del nuovo dpcm di Natale spiegate nei punti salienti. Vietati gli spostamenti tra regioni, raggiungere le seconde case ovunque si trovino, centri commerciali chiusi nei festivi.

Scatta dal 5 dicembre 2020  il nuovo “dpcm di Natale” che disciplina le misure di contenimento della pandemia fino al giorno 6 gennaio 2021  compreso.

Il Governo nel nuovo dpcm ha confermato le zone giallo, arancione e rosso per le Regioni e introdotto delle misure specifiche per i giorni di festa più importanti.

Ad esempio, se il coprifuoco resta valido su tutto il territorio nazionale dalle 22.00 alle 5.00 come prima, nella notte tra il 31 dicembre 2020 e l’1 gennaio 2021 i coprifuoco sarà esteso: 22.00-7.00. Come sempre saranno consentiti gli spostamenti di lavoro, di emergenza.

Spostamenti tra regioni

  • Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, saranno vietati gli spostamenti tra tutte le regioni anche tra quelle in zona gialla, e tra le province autonome;
  • nelle giornate del 25 e del 26 dicembre e dell’1 gennaio 2021, sarà vietato anche lo spostamento tra comuni;
  • viene però consentito il rientro verso la propria residenza, domicilio o abitazione;
  • sono vietati gli spostamenti verso le seconde case presenti in altre regioni o province autonome;
  • nei giorni 25 e 26 dicembre sarà vietato spostarsi nelle seconde case anche ricadenti in comuni vicini alla residenza.

Gli esercizi commerciali

I centri commerciali restano chiusi nelle giornate prefestive e festive, con eccezione delle farmacie e parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, prodotti agricoli, tabacchi ed edicole.

Per quanto riguarda in generale l’apertura degli esercizi commerciali, potranno rimanere aperti fino alle ore 21.00.

Bar, ristoranti e pasticcerie

  • Bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie potranno restare aperti dalle ore 5.00 alle ore 18.00;
  • il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo;
  • dopo le ore 18.00 permane il divieto di consumare cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico;
  • la ristorazione con asporto resta consentita fino alle 22.00, così come sarà possibile effettuare la consegna a domicilio.

Per quanto riguarda gli alberghi la ristorazione resta attiva per i clienti degli alberghi, tuttavia dalle ore 18.00 del 31 dicembre e alle ore 7.00 dell’1 gennaio 2021, il ristorante degli alberghi dovrà restare chiuso e sarà consentito solo il servizio in camera.

Impianti nei comprensori sciistici

Gli impianti nei comprensori sciistici restano chiusi fino al 6 gennaio e dal 7 gennaio 2021 gli sciatori amatoriali vi potranno accedere dopo l’adozione da parte degli impianti di un protocollo sanitario appositamente stabilito con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Le strutture ricettive restano aperte su tutto il territorio nazionale, comprese nelle aree di montagna.


Fonte: https://it.sputniknews.com/italia/202012049866320-dpcm-di-natale-cosa-potremo-e-non-potremo-fare-durante-le-feste-natalizie/