domenica 31 luglio 2016

La disfida del bracciale, la dea Iside, Orazi e Curiazi…




Questo che segue è il racconto di quando assistetti per la prima volta alla famosa “disfida del bracciale” che si svolge ogni anno dalla fine di luglio ai primi di agosto.

La prima cosa che mi è venuta in mente, osservando le due squadre avverse composte di tre campioni ciascuna, è stata la sfida fra Orazi e Curiazi… e forse proprio da quella tenzone sorge la tradizione della disfida del bracciale, cantata in passato anche dal Leopardi, alla quale ho assistito il 1 agosto 2010 a Treia.

Trea è l’antico nome romano della dea alla quale era dedicata la città che nel medioevo fu chiamata Montecchio e successivamente fu ribattezzata con il suo nome originario. La cosa avvenne verso la metà del secolo XIX, consenziente il papato che allora dominava nella Marca, ed accadde subito dopo il ritrovamento nel sottosuolo del santuario del Santissimo Crocifisso di alcune statue egizie, raffiguranti la dea Iside, che furono poi istallate sulla facciata della chiesa stessa, riconoscendo così la sacralità antecedente e precedente la costruzione del santuario cristiano, costruito appunto sui ruderi di un antico tempio dedicato a Trea, nome romano della dea egizia. Qui a Treia la Dea Madre è ancora viva anche attraverso il culto della “madonna nera” di Loreto di cui è conservata una statua, nella chiesetta barocca di Santa Chiara, una copia, o forse l’originale, ivi trasportata durante l’occupazione napoleonica. 

Ma occorre che io ritorni al presente, alla disfida del bracciale ed agli eventi vissuti in questo primo di agosto, una giornata densa di eventi e di immagini, una sequenza quasi sognata di un ritorno al passato –presente- e molto reale… Veramente questa mia giornata è iniziata la notte del 31 luglio, con l’ascolto di racconti sussurrati nell’accademia Georgica da un segretario compito ed accurato, che ha descritto nei particolari tutta la storia di Treia, la cui memoria -sotto forma di pergamene e libri- è conservata nel palazzetto attribuito a Valadier. Lì, mentre la musica a palla impazzava in piazza, fuori dalla bolgia e dentro una nicchia di rimembranze di gloriosi trascorsi, ho appreso ad amare Treia. Ovvero la sua cultura giacché ad amare la sua bellezza, il suo odore di pulito, le sue mura tonde, le colline attorno, la pianura verde coltivata ed i suoi tramonti, avevo già iniziato da quando son qui ad abitarvi. Ed oggi l’apoteosi dei colori…. mentre attonito mi mescolavo alla folla ridente e pulita di donne floride, bambini, anziani, marchigiani e stranieri, turisti e lavoratori di colore, tutti insieme senza distinzioni né separazioni… Una società senza discriminazione fra esseri umani…

Il corteo in costume dei rappresentanti dei 4 quartieri che gareggiavano per la conquista del Palio era variopinto: nobili verdi, artigiani viola, contadini azzurri e zingari gialli… Sì, avete letto bene, anche il quartiere degli zingari -assieme agli altri- ha partecipato alla gara. Forse Treia è l’unico posto in Italia dove gli appartenenti di questo popolo nomade ha ricevuto lo status di “compaesani”. Il nome dei vari rioni é molto evocativo: Vallesacco, Borgo, Cassero ed Onglavina.. ognuno con i propri colori, erano gli stessi colori della fascia che stringeva la camicia dei giocatori, tre per ogni squadra, che si sono confrontati nel gioco più antico d’Italia, quello di una palla di cuoio lanciata a lunga distanza con un bracciale di legno duro e punzuto.

La palla volteggiava nell’aria, sbattendo a volte su una muraglia che costeggiava il piazzale della partita, mentre il pubblico gremito ai lati osservava senza spaventarsi per le frequenti cadute del proiettile tondo in vicinanza delle loro teste. Descrivere la regola del gioco non è semplice e forse è meglio che io mi tenga nel vago… sperando così di invogliare il  lettore a voler assistere al prossimo torneo...

Paolo D'Arpini

giovedì 28 luglio 2016

Treia, 27 luglio 2016 – Verso un nuovo New Deal?



Il consiglio comunale del 27 luglio 2016 si è svolto all'insegna del “volemose bbene e annamo d'accordo..”. Da un po' di tempo mancavo ai consigli comunali ed è stata la prima volta, quindi, che ho scoperto un condiviso “fair play” fra le parti, sia da parte della maggioranza che da quella delle minoranze. Il pubblico non era molto numeroso, anzi direi scarsissimo. Erano presenti tre dirigenti della Proloco, un paio di funzionari comunali ed il sottoscritto.


Franco Capponi - Sindaco di Treia

Sono arrivato appena in tempo per ascoltare le comunicazioni preliminari del sindaco, Franco Capponi, il quale ha voluto ricordare alcune vittime dei recenti attentati terroristici, in particolare l'ultima, il sacerdote di Rouen ucciso da “due squilibrati” (ha detto) mentre celebrava le funzioni religiose (un inciso: il papa a questo proposito ha dichiarato che non si tratta di “guerra di religione” ma di “guerra per denaro”). Ovviamente il sindaco ha usato termini concilianti nel descrivere l'esecuzione, per evitare di esasperare gli animi. Anzi, toccando il tema delle colonie di immigrati presenti nel territorio di Treia, ha elogiato la loro buona volontà e coinvolgimento e disponibilità a partecipare al programma comunale di “lavori socialmente utili”, da svolgersi, nel corso del tempo, a rotazione. Per il sacerdote di Rouen è stato chiesto ai presenti di osservare un minuto di silenzio e tutti hanno aderito alzandosi in piedi con rispetto nella grande Sala Consiliare...


Verso le 19.30 è quindi iniziata la seduta vera e propria (vedi ordine del giorno: http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2016/07/treia-27-luglio-2016-consiglio-comunale.html) con la presentazione, da parte del consigliere di minoranza Andrea Mozzoni, di una mozione relativa alla rimozione o alleggerimento della tariffa di 200 euro richiesta per l'utilizzo di Villa Spada per servizi fotografici matrimoniali o di altro genere. Il sindaco non ha censurato la mozione e si è detto favorevole a ridiscutere il testo della delibera di Giunta, ma non per l'anno in corso bensì per il prossimo, essendo il capitolo già inserito nel Bilancio del 2016. Ha perciò chiesto a Mozzoni di ritirare la mozione per evitare una impropria bocciatura della stessa. La richiesta è stata accolta dopo la reiterata promessa del sindaco di riesaminare le tariffe per il Bilancio preventivo del 2017.


Andrea Mozzoni

Il sindaco ha approfittato di questa discussione per dilungarsi sul passato, presente e futuro di Villa Spada, per la quale l'Amministrazione si sta impegnando con progetti di recupero presentati alla Soprintendenza e con la publicizzazione della struttura ai fini di ricavarne contributi con “l'Art Bonus”. Si sta pensando inoltre di stabilire dei giorni fissi di apertura della Villa per visite turistiche guidate o altri eventi culturali.

Si è passati poi all'esame di un'altra mozione, sempre a cura del gruppo capitanato da Andrea Mozzoni, in cui veniva chiesto al sindaco quali azioni l'amministrazione intende attuare per contrastare la dipendenza da gioco d'azzardo e se possano prevedersi incentivi a favore di esercenti che rinunciassero all'istallazione di macchinette mangiasoldi nei loro locali. In prima battuta ha risposto l'assessora Alessia Savi, addetta ai servizi sociali, che ha spiegato quali sono i passi finora compiuti per monitorare e cercare di limitare questo drammatico fenomeno. 


Daniela Cammertoni

E' seguito l'intervento della consigliera di minoranza Daniela Cammertoni che ha descritto con dovizia di particolari l'excursus sulla liberalizzazione del gioco d'azzardo in Italia, evidenziando come dal 2013 i giocatori compulsivi sono entrati a far parte della categoria dei “malati di mente”, tant'è che lo Stato ha dovuto investire nella Sanità pubblica milioni di euro per la prevenzione e cura di questa piaga, importi persino superiori alle entrate derivate all'erario dall'uso delle macchinette. La Cammertoni ha quindi presentato un ordine del giorno aggiuntivo in cui si chiede all'Amministrazione comunale di “svolgere una indagine -sotto tutela di anonimato- sulla reale incidenza e conseguenze sociali, economiche e psicologiche del gioco d'azzardo in città”. Il sindaco a questo punto ha proposto di accorpare le due mozioni della minoranza al progetto comunale già in corso e la proposta è stata accolta con grande favore e votata positivamente all'unanimità.


All'orologio della torre scoccavano 8 rintocchi squillanti e due secchi, annuncianti  le ore  20 e 30. Mentre i consiglieri si sbrigavano ad approvare le risultanze burocratiche  del precedente consiglio ne ho approfittato per defilarmi, ultimo del pubblico, e tornare alla mia casetta per la cena e successiva scrittura di quanto sin qui narrato. 

Paolo D'Arpini



mercoledì 27 luglio 2016

Le Marche da "isola felice" a "covo mafioso".. ? Nel maceratese all'avanguardia Porto Recanati e Civitanova



Durante la prima quindicina di luglio 2016 “Italia Nostra” ha lanciato una allarmata comunicazione originata dalle dichiarazioni del Procuratore generale della Corte di Appello delle Marche, Vincenzo Macrì.

Non è la prima volta che un alto magistrato lancia un grido di dolore sulle sorti di una Giustizia disastrata da inefficienze e malfunzionamenti ormai cronici e destinati a peggiorare. Ma questa volta il Capo della Procura distrettuale ha aggiunto fatti e temi non usuali, disegnando uno scenario ben più raccapricciante. Il dr. Macrì ha sostanzialmente dichiarato che la situazione delle Marche – già isola felice - è in netto deterioramento sotto il profilo criminale e che la mafia, anche qui, ha scelto la strada degli affari per maggiori profitti e più immunità. 


Ha rimarcato l’esistenza di un intreccio di lobby, poteri forti, consociativismi, tutele reciproche grazie alle entrature nelle Istituzioni ed alle amicizie, con la Massoneria a fare da collante.

Una scossa di questo genere avrebbe dovuto produrre un terremoto o, comunque, una reazione da parte di Organi Istituzionali, forze politiche,  sindacali ed imprenditoriali, Enti locali, stampa e televisioni. Nulla di tutto ciò. Sia dal Pd, che governa la Regione e gran parte dei Comuni come, del resto, da parte degli altri partiti e dei sindacati. Solo “Italia nostra” ha rilanciato le affermazioni del Procuratore che ha denunciato le complicità  mafiose e massoniche. Le mancate reazioni ad accuse così gravi sembrano confermare che effettivamente vi sia, nelle maglie del tessuto politico e sociale marchigiano, una sorta di connivenza con i fenomeni stigmatizzati dal dr. Macrì. Senza trascurare il fatto che, di pari passo,  permane una colpevole sottovalutazione e minimizzazione indotta dalla volontà meschina di far apparire la Regione l’isola felice di una volta.


Ma si tratta di comportamenti irresponsabili, considerato che il Procuratore è sceso anche nel concreto di situazioni aberranti. In particolare nel capoluogo di Regione, ha detto, c’è un substrato sociale marcio, con un giro di cocaina spaventoso nell’Ancona bene. La droga è, infatti, il mercato che rende di più ed olia ogni illecito, strutturato in Regione con una infinità di corrieri e manovalanza nel maceratese tra Porto Recanati e Civitanova. 


Né Sono esenti le grandi opere regionali ha aggiunto, con infiltrazioni mafiose e la presenza di Società sospette che, tra Camerino e San Severino, sono gestite da personaggi provenienti dalla Sicilia. Ha ribadito con chiarezza che il fenomeno del riciclaggio è notevole con investimenti in grandi centri commerciali, mentre gli incendi negli chalet tra Civitanova e San Benedetto e nel pesarese servono ad acquisire le attività in modo estorsivo. Ha concluso con una pesante accusa alla politica, che ha sempre imposto risposte rassicuranti puntando a far credere che tutto vada bene. Di conseguenza anche gli organi investigativi si sono cullati, facendo poche intercettazioni e gestendo male i pochi processi importanti; per non parlare di Banca Marche, ha chiosato, dove non è stata emessa neanche una ordinanza cautelare.

Fonte :
http://www.lindiscreto.it/regione-marche/35846-macr%C3%AC-%E2%80%9Cmarche-terra-di-conquista-per-mafia-e-massoneria%E2%80%99


Fonte secondaria: http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/2016/07/le-marche-terra-di-conquista-per-mafia.html


Vedi anche :







lunedì 25 luglio 2016

Treia. 27 luglio 2016 - Consiglio Comunale aperto al pubblico



Treia.  27 luglio 2016  - ore 18:30. Consiglio Comunale  di Prima convocazione, seduta  Pubblica, presso la Sala Consiliare, per la trattazione del seguente 

ORDINE DEL GIORNO: 

1 MOZIONE PER LA MODIFICA DELLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 71 DEL 13.04.2016 - "ISTITUZIONE TARIFFA A TITOLO DI RIMBORSO SPESE PER L'UTILIZZO DEL PARCO DI VILLA SPADA PER SERVIZI FOTOGRAFICI IN OCCASIONE DI MATRIMONI". 

2 MOZIONE PER ADOZIONE DI MISURE FINALIZZATE AL CONTRASTO DEL GIOCO D'AZZARDO CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL'USO COMPULSIVO DELLE "SLOT MACHINE". 

3 LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA CONSILIARE DEL 10 GIUGNO 2016 (ART. 25 REG. C.C.). 

4 ASSESTAMENTO GENERALE E SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO 2016/2018 - ARTICOLI 175, COMMA 8 E 193, COMMA 2, TUEL.

Il Sindaco: Franco Capponi

domenica 24 luglio 2016

Raccontare Treia... giorno per giorno in "Storie di vita bioregionale"



La mattina del  23 luglio 2016  mentre chiacchieravo  con Lorenzo Luccioni degli eventi vissuti a Treia negli ultimi 7 anni di mia permanenza in città,  abbiamo visto affacciarsi alla porta del suo ufficio il comune amico, il  prof. Alberto Meriggi.  Per festeggiare siamo andati al solito baretto in piazza e tra una pastarella e l'altra Lorenzo l'ha subito informato dell'esistenza del mio archivio "segreto" in cui conservo tutti i recenti trafiletti di giornale e tutte le notizie su Treia. Alberto Meriggi mi ha subito chiesto se c'erano anche le memorie politiche e delle ultime elezioni amministrative,  al che ho confermato che non manca nulla... e che se decidesse di scrivere un libro gli avrei passato volentieri il malloppo.

Beh, dovete sapere che Alberto Meriggi è uno storico di professione e sul passato di Treia ha scritto abbondantemente, ma i suoi testi si fermano agli inizi del XX secolo. Quindi il mio lavoro di reporter sugli avvenimenti quotidiani degli anni recenti potrà sicuramente tornare utile per una successiva documentazione storica. 

A dire il vero una parte del mio archivio è già stata pubblicata nel volume, edito da Tracce, dal significativo titolo: "Treia: storie di vita bioregionale" (http://www.tracce.org/DArpiniTreia.htm).

In questo libro racconto alcune storielle minute di eventi vissuti a Treia, da quando mi sono qui trasferito nel 2010. Le osservazioni di questo mio vivere sono per me significative anche perché rappresentano la fase finale della mia esistenza. 
Avendo già raggiunto un'età in cui solitamente un uomo si definisce anziano, infatti ho già superato i settanta anni, anche se di spirito mi sento ancor giovane...
Osho disse: "Se stai invecchiando, ricorda che la vecchiaia è il culmine della vita. Ricorda che la vecchiaia può essere l’esperienza più bella. Il vecchio si trova nello stesso stato di quiete dopo una tempesta, quando prevale il silenzio. Quel silenzio può avere una bellezza immensa, una profondità e una ricchezza incredibili. Se il vecchio è realmente maturo, allora diventa bello. Cresci, matura interiormente, diventa più attento e consapevole. La vecchiaia è l’ultima opportunità che ti viene concessa."

Ovviamente sono d'accordo con lui e mi godo questa esperienza con grande calore e soddisfazione, anche perché ho avuto la fortuna di trovare, proprio in tarda età, una compagna adatta al mio percorso: Caterina Regazzi. E' stata lei, tra l'altro, a "rapirmi" da Calcata ed a condurmi a Treia, dove ora abito nella sua bella casa nel centro storico. Così, per riconoscenza verso Treia, il luogo che mi ha accolto, ho pensato di scrivere questi racconti bioregionali. Invito tutti gli amici vecchi e nuovi a leggere le storie contenute nel libro  affrontando un’avventura meravigliosa da condividere e da ri-raccontare….

Paolo D'Arpini


Via Mazzini, 27 - Treia (Mc)
Tel. 0733/216293


venerdì 22 luglio 2016

Da Treia a Macerata, per il seminario della CGIL sulle Riforme Costituzionali, del 22 luglio 2016



La mattina del 22 luglio 2016   ho accompagnato Lorenzo in una serie di sue incombenze di lavoro sindacale. Siamo partiti alle 8 per andare a Casette Verdini di Pollenza, dove c'è un ufficio distaccato. Questa borgata è veramente un posto allucinante con  tutte palazzine dormitorio messe in fila, non c'erano negozi o bar, se non raggiungibili con la macchina, e l'ufficio (che è anche un centro sociale per anziani) era posizionato in modo da restare tutto assolato e non vi si respirava da quanto l'aria era calda. 

Così mi sono sistemato in un piccolissimo giardinetto (pochi metri quadrati di verde) che stava lì a fianco. Lì c'era ombra, sotto un olivo,  ed ho letto nell'attesa un po' di storie sufi. Per l'atmosfera irreale nella quale mi trovavo ho percepito anche un maggiore significato e insegnamento da quelle storie, tant'è che quando Lorenzo è venuto a chiamarmi per dirmi che era ora di ripartire mi è quasi dispiaciuto. 

Siamo quindi andati a Macerata dove la CGIL aveva organizzato un seminario sulle riforme costituzionali che si teneva nella sede della Provincia. Ho apprezzato molto le considerazioni fatte dai relatori e sono stato contento di vedere che con grande moderazione sono state illustrate le pecche antidemocratiche delle riforme volute da renzi. 

Ogni possibile dubbio su cosa votare al referendum di ottobre è stato così fugato, indipendentemente o meno dallo scorporo sui diversi punti o dalle modifiche che si vorrebbero ora apportare alla legge elettorale Italicum, il mio no è garantito! 
Qui di seguito vogliate visionare il video che è stato girato durante il seminario:  https://www.youtube.com/watch?v=7IQ_sB2_U2M

Al ritorno verso Treia i nostri discorsi vertevano sulle prossime celebrazioni della Disfida del Bracciale,  antico gioco del pallone, che si tengono dalla fine di luglio sino al 7 agosto. Ho trovato un po' eccessivo l'ingorgo di eventi previsti che rischiano di creare confusione e mancano di focalizzare l'attenzione sulla cosa principale: le partite del torneo fra le varie contrade e l'aspetto sportivo della manifestazione. Non capisco perché qui in provincia si ritenga che la contemporaneità e molteplicità di situazioni invivibili ordinatamente  sia segno di una grande "festa"...

Paolo D'Arpini
Comitato Civico Treia Comunità Ideale


giovedì 21 luglio 2016

Treia, dal 29 luglio al 7 agosto 2016: "Disfida del Bracciale" - Programma degli eventi più significativi


Tamburini alla sfilata storica delle contrade

Dal 29 luglio al 7 agosto 2016, la città di  Treia rivive le antiche tradizioni attraverso un connubio unico di storia, cultura, sport e gastronomia, dando vita a una delle più belle e antiche manifestazioni folkloristiche d’Italia. Per l’occasione la città  si veste a festa, ornandosi dei vessilli dei quattro rioni impegnati nel gioco del Pallone col Bracciale: il blu del Borgo, il verde del Cassero, il viola del Vallesacco ed il giallo dell’Onglavina.


La manifestazione si apre venerdì 29 luglio alle ore 16,00 con la Piccola Disfida, la sfilata del settore giovanile seguita dagli incontri in Arena delle squadre Juniories delle quattro contrade.  Alle 22,30 avrà luogo la Sfilata Storica in notturna durante la quale si celebrerà la riconsegna del trofeo ai rappresentanti della Magistratura, a seguire l’assegnazione del Premio Calo Didimi.
La serata di sabato 30 luglio  alle 22,00 ci sarà l’apertura spettacolare del Forno Ceramica con cottura sperimentale a legna di una scultura realizzata da Laura Scopa, a cura di Forme Attuali Ceramica.
Domenica 31 luglio alle ore 21,30 avrà luogo il Concorso Nazionale Ragazza Moda e Spettacolo, un vero e proprio talent che mira a selezionare, oltre la bellezza anche il talento e l’attitudine alla moda e allo spettacolo di ragazze dai 15 ai 28 anni.
Tutte le sere vedranno spettacoli, eventi musicali e artisti di strada, da non perdere il 3 agosto alle 18,00  Alla scoperta di Treia con Dolores Prato, un’insolita visita guidata turistico-culturale. Durante il percorso, i visitarori saranno accompagnati alla scoperta delle vie e degli antichi palazzi della Città, da  performances teatrali che faranno rivivere gli scritti autobiografici della grande scrittrice del ‘900.
Non mancherà inoltre la musica dei cantautori italiani con i tributo a Renato Zero il 2 Agosto e a Lucio Dalla il 4 agosto,  seguito il 5 agosto dal concerto di Stefano Ligi.
Sabato 6 agosto si terrà  La Notte Bianco Rossa, con ospite direttamente da Zelig il più divertente comico-cantante della televisione italiana: Dado.
Domenica 7 agosto, alle ore 15,30, sarà possibile ammirare il Corteo Storico in diurna, uno dei momenti più suggestivi della settimana, durante il quale sfileranno per le vie della città 400 figuranti in costume d’epoca, rappresentativi dei personaggi che abitavano i rispettivi quartieri: i nobili del Cassero, gli artigiani di Vallesacco, i contadini del Borgo e gli zingari di Onglavina. La Sfilata farà da preludio alla Disfida vera e propria che si disputerà in Arena fino alla finalissima delle ore 18,00. La manifestazione si concluderà  verso la mezzanotte con lo Spettacolo Pirotecnico offerto da Cucine Lube.
La Disfida è quindi folclore e divertimento, ma è anche l’occasione per scoprire il patrimonio artistico-culturale della città di Treia: il Museo Archeologico, custode di rare testimonianze del culto di Iside e della Trea romana, la prestigiosa Pinacoteca, il Teatro Comunale,  l’Accademia Georgica e Villa La Quiete, meglio conosciuta come Villa Spada, un monumento tra i più rilevanti dell’Ottocento italiano ed una delle più belle ville neoclassiche delle Marche, immersa in un parco di circa 2 ettari.
Nei giorni della manifestazione saranno allestiti, inoltre, numerosi percorsi espositivi tra cui la personale di pittura dell’artista Patrizia Poloni, la mostra fotografica a cura del Foto Club “Il Mulino”, la mostra mercato di minerali e fossili a cura di Alberto Altieri, la mostra di pittura curata da Roberto Di Dionisio e l’esposizione di costumi d’epoca nel foyer del Teatro Comunale.
P.D'A.
Disfida del bracciale 2015 - Canarino lancia la palla

mercoledì 20 luglio 2016

Treia laboratorio diretto della democrazia indiretta - Il 28 agosto 2016 è la data fatidica per l'elezione degli amministratori della "nuova" Provincia di Macerata. Si accettano scommesse...


Treia. Piazza bella piazza

Evviva, arriva la democrazia indiretta... Le riforme centralistiche messe in atto da renzie fanno il loro ingresso partendo dalle amministrazioni locali. Nelle Marche il 28 agosto 2016 parte la “democrazia indiretta” con l'elezione della nuova amministrazione provinciale di Macerata. Non si è ancora ben compreso come verrà chiamata se “nuova provincia”, “area larga”,  “accrocco massimo”, o che?

Ma i cittadini, come voluto dal renzie, non parteciperanno affatto ad eleggere il presidente ed i consiglieri “provinciali”, i cittadini sono chiamati solo a prendere atto (accettandole passivamente)  di quelle che saranno le scelte fatte dai sindaci e dai consiglieri  dei comuni in provincia di Macerata. 

Infatti già da un un po' di tempo ho notato, anche qui a Treia, varie mossette di avvicinamento e inciucio fra vari “partiti” (se così si possono ancora chiamare) e capibastone di varie “liste” per cercare di far confluire i voti sui nomi che piacciono ai “partiti” già al potere.

Sì, cari cittadini, la democrazia indiretta impone che coloro che detengono già un potere siano gli stessi ad auto-eleggersi ad un potere superiore. E tutto ciò per un Ente che è stato spogliato di parecchie sue prerogative ma non quelle di garantire stipendi, prebende e rimborsi vari ai suoi rappresentanti. 

Le riforme renziane prevedono che si vada verso un centralismo burocratico “simil-democratico” in cui i comuni fungono da semplici esattori di imposte, le province da cuscinetto tra i comuni e le regioni, queste ultime vere e proprie ubbidenti esecutrici dei voleri governativi, mentre il governo centrale sarà una sorta di apparato oligarchico in cui il partito che ottiene una percentuale di voti (molto) relativamente maggioritaria deciderà per tutti. In tal senso il “riordino” del Senato, anch'esso eletto attraverso la “democrazia indiretta”, servirà a dare una parvenza di controllo sulle scelte governative, in realtà un pseudo-controllo esercitato da coloro che già siedono sugli scranni del potere che dovrebbero controllare.


Il nostro caro leader, renzie, è riuscito a fare un golpe senza nemmeno mobilitare l'esercito o la polizia, gli è stato sufficiente consolidare il potere costituito. E chi mai vorrebbe rinunciare a restare nelle stanze di quel potere, ben remunerato e avvantaggiato, quando è mille volte meglio che sbattersi a lavorare con i vouchers?

Tornando alla provincia di Macerata -ed a Treia, che ospita l'attuale presidente Pettinari e l'ex presidente Capponi- si accettano scommesse su chi otterrà lo scranno...

Paolo D'Arpini  


Coordinatore del Comitato Civico Treia Comunità Ideale



venerdì 15 luglio 2016

Il messaggio dell'anima - Fuggire da se stessi con alcol, droga e psicofarmaci... Funziona?



"Il massaggio dell'anima è l'arte di sciogliere le contrazioni fisiche liberando l'energie in essa bloccate e svuotare la mente da tutti i condizionamenti psicologici. Svuota la mente e decontrae il corpo ripristinando il collegamento tra il corpo e la mente e rendendo la persona libera mentalmente e piena di energia".

Che gran parte degli abitanti del pianeta siano consumatori di droga e alcol non è una grande novità. La disperazione, la noia, la depressione, la rabbia, la solitudine endemica si respira nell’aria. E così la diffusione dei calmanti a buon mercato per queste patologie è inevitabile. Una vita di merda si può reggere solo con alcol e droga o psicofarmaci e abbuffate di cibo, sigarette a tutto spiano e overdosi di musica a palla.

Aumenta la sofferenza nel mondo e la non consapevolezza di ciò che la causa. E così un popolo di disperati passa il tempo in attesa della morte leggendo insulsi giornali, pregando davanti a monitor, e soprattutto partecipando a notti bianche per nascondere le proprie disperate notti in bianco.

D’estate feste della birra ricordano ai giovani che per loro c’è solo lo sballo alcolico per sopportare una vita senza senso.

E a poco a poco folle di esseri umani, anzi di umanoidi, celebrano con entusiasmo idiota il consumismo, ovvero la trasmutazione dell’uomo, creato a immagine di Dio in consumatore-utente, cioè in nulla.

Paolo Buttiglieri - paolobuttiglieri@alice.it

giovedì 14 luglio 2016

Treia. Tutti i materiali di Symbola del luglio 2016 sono ora a disposizione del pubblico



A conclusione del “Soft economy-Festival delle qualità italiane” e del Seminario estivo di Symbola, svoltisi a Treia dal 6 al 9 luglio 2016, con grande successo per l’elevato numero dei partecipanti e il grande livello degli interventi fatti da prestigiosi e autorevoli relatori, riteniamo di fare cosa utile e gradita nel comunicare che tutti i materiali sono a disposizione e sono scaricabili, come indicato di seguito. Con l’occasione si porgono i più cordiali saluti

Franco Capponi

Sindaco di Treia



Cari Amici, 
anche quest’anno il Seminario estivo e il Festival della Soft economy hanno riscosso un grande successo.

Da oggi tutti i materiali sono reperibili on-line
:

mercoledì 13 luglio 2016

Riscoperta della sacralità della Natura per migliorare la qualità della vita



La Mitologia, la Filosofia, la Storia e le varie Fedi, quanto hanno contribuito al Divino rispetto per la Natura?

Per avere qualche nozione in merito alla  spiritualità della natura, bisognerebbe andare indietro nel tempo e precisamente all’epoca delle antiche: Civiltà Egizia e dell’Antica Grecia, con credenze Politeiste, ossia più Divinità interposte alla sacralità dei Poteri inviolabili riconosciuti alla Natura del Pianeta.

In quell’epoca, la Natura nel suo insieme era filosoficamente assoggettata al controllo e piaceri delle varie Divinità, trascurando l’essere umano, senza diritti, in perenne stato di schiavitù.

Naturalmente, questo concetto era radicato in Africa, Asia ed Europa, mentre in altre Aree del mondo scoperte successivamente, ci sorpresero con concetti molto diversi sulla sacralità della vita e della Natura. I Sumeri e gli Accadi, gli Assiri, i Gilgamesh, i Cinesi, i Babilonesi, i Maya, i Hindu, gli Andini, e tanti altri.

Con l’arrivo del “Messia”, fu sradicato il Politeismo per guidare il mondo con nuovi concetti improntati sulla salvezza dell’anima (post mortem), con un Monoteismo allargato poi all’Islamismo, un solo Dio, l’Essere Supremo, Creatore e Dominatore dell’Universo, "liberando" l’uomo dalle credenze  naturalistiche, responsabilizzando l’essere umano verso un uso  deliberato nella scelta del bene e del male per meritare il premio eterno: Il Paradiso.

Un importante Storico Americano il quale aveva assistito ad un incidente accaduto nel suo Paese, fu invitato a deporre in Tribunale insieme ad una dozzina di testimoni che avevano assistito al medesimo incidente. Lo Storico fu sentito per ultimo e rivolgendosi alla Corte, disse con tono autorevole: Sig. Giudice, dopo aver sentito le testimonianze sotto giuramento, effettuate dai miei predecessori, per un fatto accaduto tre giorni fa, sono portato a dubitare della storia.


La lunga storia del nostro mondo dove l’uomo servito e riverito dal benessere offerto gratuitamente dalla Natura, non è per nulla meritevole di tanta grazia, calpestando indegnamente il bene comune da tramandare in eredità alle generazioni future per il proseguo della vita.

L’Universo è in continua espansione e la Natura segue un percorso di sviluppo miracoloso che progredisce con l’avanzare del tempo, provvedendo al necessario per la vita dei suoi figli, siano essi fiori, piante, germi, batteri, animali o esseri umani, a formare una catena indispensabile alla vita del Pianeta.

La natura è oltre il  tempo e le varie epoche di riferimento, sono troppo distanti per noi mortali per accertare la realtà, in contrapposizione con la realtà suggerita dall’immaginazione, con delle mezze verità descritte secondo le differenti interpretazioni, condite da interessi, egoismi, rivendicazioni e guerre.

La narrativa universale sulle varie epoche descritte dalla storia, sono il frutto di possibili verità artefatte e condite con Mitologie, Filosofie e interessi di parte, che arrivano ai nostri orecchi come sacrosante realtà.  
Il mondo religioso e scientifico  è diviso fra il concetto di evoluzione della specie, sostenuto da Darwin, e la data della Creazione 3761 AC sostenuta dai Giudei.

Il mondo fu "scoperto" millenni prima che l’occidente, rappresentato dall’uomo bianco, riuscisse a mettere piede in terre già abitate, dove prepotentemente innalzò la propria bandiera di conquista, sporcando e depredando con l’uso della forza, i suoi simili e la Natura.

I Saggi attraverso il tempo, elaborarono varie filosofie aventi per scopo il rispetto incondizionato verso la Natura, oltre a diffondere l’amore e la comprensione verso tutti gli esseri del creato, in un mondo portato a egoismi, rivendicazioni e guerre infinite per sottomettere l’uomo alla gloria del Potere.

In un pensiero scritto da Paolo D’Arpini, leggo il riferimento all’incomprensione umana, causata dai diversi "linguaggi" diffusi nel mondo (anche in termini culturali e politici, ovviamente), i quali a suo parere allontanano le Comunità umane  dalla possibilità di dialogare e capirsi.

La madre e il bambino riescono a capirsi pur non parlando lo stesso linguaggio. Un altro esempio ci viene trasmesso dal nostro Paese, considerato la culla selvaggia di tutte le filosofie più avanzate che inneggiano alla Fede e al vivere civile, dove parliamo tutti la medesima lingua, aspiriamo ai medesimi risultati di rispetto e di benessere, ma con un muro invalicabile che rende il medesimo linguaggio incomprensibile.

Per rientrare nella storia contemporanea, più vicina ai nostri tempi, palpabile e meno soggetta a caricature d’interesse, citerò uno dei grandi pionieri della scienza del nostro Paese, Galileo Galilei, sicuramente degno del titolo di Omo Sapiens Sapiens, il quale per emancipare il pensiero del sapere innovativo più corrispondente alle realtà scientifica, fu vittima di punizioni inflitte da filosofie arretrate e contrastanti da parte della Madre Chiesa.

L’esempio di Galileo ci porta a credere, quando si supera il limite del
sapere, non conforme al pensiero comune, si entra in un labirinto di
comportamenti e di critiche oltre i limiti di ragionevolezza.

Quanto c’è di vero sui prodigi scientifici di Galileo? Sono trascorsi tanti
anni attraverso guerre e pestilenze e molte informazioni si sono perdute, altre sono state aggiunte dopo la morte, per dare lustro ad un personaggio Italiano alla pari di Newton, Darwin, Einstein, Heisenberg, e tanti altri nomi famosi.

Galileo, nato a Pisa nel 1564 e deceduto a Firenze nel 1642. Era ed è tuttora considerato una delle figure più significative nella storia del pensiero moderno. Forse doveva nascere in Cina per evitare l’Inquisizione.

I Cinesi nel 5.000 AC. furono grandi inventori ed utilizzarono importanti tecniche molto prima degli Europei. Le loro conoscenze scientifiche superarono di gran lunga quelle degli altri popoli, dalla fusione dei metalli, all’Astronomia, l’invenzione della Carta, la Ruota, il Mulino a Vento, la Ruota azionata dall’Acqua, l’Aratro, la Seta, il Lino, le Erbe curative, da dove non soltanto Marco Polo importavano le spezie ed altri prodotti sconosciuti in Europa.

La storia ci informa che la prima Università al mondo, relativa a studi scientifici avanzati, era stata creata in Egitto e precisamente al Cairo nel 950 DC. e la città di Alessandria deteneva il merito della più importante Biblioteca mondiale.

Moderni erano gli antichi Egizi 4.000 AC., i quali costruirono opere gigantesche che hanno incantato il pensiero moderno, con religioso rispetto per la Natura. Moderni erano i Greci, gli Etruschi dai quali abbiamo ereditato gran parte del sapere dei nostri tempi moderni, mantenendo e diffondendo l’incondizionato rispetto per la natura.

Nietzsche 1844/1900, Filosofo, Poeta, Scrittore, che influenzò i tempi moderni di allora con convinzioni rivoluzionarie, sostenendo che il mondo è assoggettato a due distinte teorie sulla natura della civiltà contemporanea: da una parte la tendenza alla verità, al rispetto e all’ordine; e dall’altra la natura selvaggia con tendenza all’irrazionale, al disordine, al battere cassa, alla speculazione, ai furti Istituzionalizzati.

Il secolo XIX – XX e XXI sono la prova del sopravvento dell’uomo all’espansione della natura selvaggia, la quale iniziò a devastare il mondo con il falso progresso nello sviluppo incondizionato del petrolio, che ha oggettivamente danneggiato l’Eco-sistema e la salute dell’uomo.

Molti hanno capito, altri un po’ meno e continuano a maltrattare la natura, non ostante i vari segnali di rigetto seguiti da devastanti reazioni negative.

Anthony Ceresa


venerdì 8 luglio 2016

Treia Comunità Ideale - Lavorare in modo disinteressato per un fine comune


Noi membri del comitato “Treia Comunità Ideale” stiamo tutti lavorando, sia pure in modo disgiunto e differenziato, ad un cambiamento della società. In generale, per come capisco dalle situazioni in cui mi vengo a trovare qui a Treia, ed in cui mi son venuto a trovare quando ero a Calcata, è molto difficile poter trovare sinergie d’intenti e collaborazione disinteressata. Ciò è dovuto al fatto che ognuno di noi si è fatto un’idea precisa di quelle che debbono essere le priorità per attuare questo “cambiamento”.
Alla fine spesso prevalgono i punti di vista personali e le “associazioni” si rompono o la fiducia reciproca si inquina a causa di dubbi e sospetti. Credo che, per evitare queste cadute, occorra esser pronti a rinunciare a qualsiasi aggregazione strutturata operando in termini di piccole azioni  di rete seminativa, sperando che nel tempo e con la maturazione della coscienza collettiva possano manifestarsi le condizioni adatte ad un cambiamento non “indirizzato” ma spontaneo.
L’importante è non demordere e proseguire nell’azione disinteressata nei limiti del possibile, lasciando che in ogni situazione si creino i presupposti per una collaborazione elettiva, nella consapevolezza del fine comune, ed allo stesso tempo sapendo che ogni “associazione” dura il tempo limitato del compimento dell’azione in corso.
Ma da questa  riflessione desidero trarre alcune considerazioni su alcuni aspetti della  società  in cui viviamo: “solo una personalità debole ha bisogno di simulacri in cui identificarsi”, e questo è proprio ciò che avviene in quelli che, speranzosi, si rispecchiano  solo  nell’ideale specifico e limitato  che essi  amano! Tale atteggiamento, spesso, è passivamente e acriticamente imitativo, e può attecchire in uomini di spirito debole, con vocazione forte all’identificazione esteriore,  che vogliono realizzare un proprio disegno.
E l’interesse comune?
Dal punto di vista della sintesi dovrebbe trovarsi nell’adesione al concetto di “bene comune”. A questo proposito mi sovviene il pensiero di Goethe da Dio e Mondo: “Per orientarsi nell’Infinito / distinguer devi e poscia unire”.
E’ vero che la mente dell’uomo capace, in tempi simili, anela ad uscire dalla solitudine ed a produrre risultati positivi. Ma è altresì importante avere la grandezza interiore che consente di sopportare anche le persone imperfette. Se si tentasse di opporsi al male con i mezzi abituali il crollo che ne risulterebbe sarebbe rovinoso con conseguente umiliazione.
Per meglio chiarire il  significato di questo “momento storico” (che non appartiene solo alla stagione ma anche alla maturazione morale dell’uomo), riporto qui  un insegnamento del saggio Ramana Maharshi relativo all’armonia sociale.
“Una società è l’organismo; i suoi membri costituenti sono gli arti che svolgono le sue funzioni. Un membro prospera quando è leale nel servizio alla società come un organo ben coordinato funziona nell’organismo.    Mentre sta fedelmente servendo la comunità, in pensieri, parole ed opere, un membro di essa dovrebbe promuoverne la causa presso gli altri membri della comunità, rendendoli coscienti  ed  inducendoli ad essere fedeli alla società, come forma di progresso per quest’ultima.”.
Un caro saluto a tutti, Paolo D’Arpini

lunedì 4 luglio 2016

Treia, 6 e 7 luglio 2016 - Festival della Soft EConomy



L’Amministrazione Comunale di Treia, Confartigianato Imprese di Macerata  in collaborazione con Fondazione Symbola e il patrocinio della Camera di Commercio di Macerata    

VI INVITANO A PARTECIPARE  ALL’EVENTO:

Festival della Soft EConomy: 
PRESENTAZIONE ED INAUGURAZIONE  di MA[r]KE, il Laboratorio Tecnologico per la Manifattura Digitale di Confartigianato Imprese Macerata, realizzato in collaborazione con De sign For Craft e con il sostegno del Comune di Treia. A Seguire verrà inoltre inaugurata (ore 18,30) l'area espositiva e dimostrativa "Mercato (S)coperto" cui prenderanno parte maker, designer ed imprese innovative produttrici di tecnologie per la stampa 3D, Fablab, startup. L'area sarà aperta dal 6 fino al giorno 8 luglio.

Talk e dimostrazioni di applicazioni per tutti i settori della manifattura e food ed d inoltre…… la presentazione in anteprima del progetto del "Gioco del Bracciale 4.0" (prodotto con tecnologie 3D) : Carlo Didimi e Giacomo Leopardi, ospiti di eccezione !!

Centro Storico di TREIA (MC) 6 luglio ore 12,45 e alle ore  18,00

Due giornate di incontri, relazioni, approfondimenti di scenario, interamente dedicata al tema del Digitale: innovazione&tradizione,  cambio dei modelli di business, economia del "su misura", "personalizzazione" di massa di prodotti e servizi, artigianato&manifattura 4.0, robotica, IOT , architettura e progettazione, innovazione nell'abitare, agricoltura di precisione, food & beverage, cultura, patrimonio architettonico e artistico, Storytelling, marketing&e-commerce, città e territori smart, telemedicina, domotica assistiva e innovazione sociale, startupper, imprese innovative.

In partiolare nella giornata del 6 luglio verrà inaugurato (ore 13,00)   MA[r]KE, il Laboratorio Tecnologico per la Manifattura Digitale di Confartigianato Imprese Macerata, realizzato in collaborazione con De sign For Craft e con il sostegno del Comune di Treia. A Seguire verrà inoltre inaugurata (ore 18,30) l'area espositiva e dimostrativa "Mercato (S)coperto" cui prenderanno parte maker, designer ed imprese innovative produttrici di tecnologie per la stampa 3D, Fablab, startup. L'area sarà aperta dal 6 fino al giorno 8 luglio.

Talk e dimostrazioni di applicazioni per tutti i settori della manifattura e food ed d inoltre…… la presentazione in anteprima del progetto del "Gioco del Bracciale 4.0" (prodotto con tecnologie 3D) : Carlo Didimi e Giacomo Leopardi, ospiti di eccezione !!


Programma Generale:

MERCOLEDI' 6 LUGLIO - TREIA (MC)   

ore 9.30 - 17.00  (Centro Storico – Aula Multimediale presso la sede della scuola regionale di formazione della pubblica amministrazione).

Via Cavour 29 ECOSISTEMA DIGITALE 

ore 13.00 - 13.30

INAUGURAZIONE MA[R]KE 

LABORATORIO TECNOLOGICO PER LA MANIFATTURA DIGITALE   (Centro Storico, presso i locali della scuola regionale della pubblica amministrazione)

Via Cavour 29

promosso dal Comune di Treia in collaborazione con Confartigianato Imprese Macerata e con il supporto di Design for Craft

ore 17.00 - 17.30 Piazza della Repubblica 

INAUGURAZIONE MERCATO [S]COPERTO

Spazio dimostrativo dell’artigianato tecnologico  - aperto dalle 18,00 alle 22,00 di mercoledì 6, giovedì 7 e venerdì 8 luglio - promosso da Confartigianato Imprese Macerata e da Design for Craft.

ore 17.30 - 19.30 TEATRO COMUNALE

ECCELLENZE IN DIGITALE

Unioncamere e Google per la crescita del digitale nelle imprese italiane  

ore 20.00 - 21.00 VILLA SPADA

APERITIVO CON L’AUTORE - Presentazione del libro Fare è innovare, Il Mulino, partecipa l’autore STEFANO MICELLI, Università Ca’ Foscari di Venezia.

.......

GIOVEDI' 7 LUGLIO - TREIA (MC)

ore 9.30 - 19.30 SCUOLA REGIONALE FORMAZIONE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Via Cavour 29

APE APPENNINO PARCO D’EUROPA 

UN PROGETTO PER LE MONTAGNE DEL MEDITERRANEO (IN ALLE GATO  IL PROGRAMMA DETTAGLIATO DEI FORUM)

Programma_Forum_7_luglio.pdf

ore 20.00 - 21.00 VILLA SPADA

APERITIVO CON L’AUTORE - Presentazione del libro Acrescita, Einaudi, partecipa l’autore MAURO GALLEGATI, Università  Politecnica delle Marche di Ancona.

Qualora interessati a partecipare si prega di fornire gradita conferma tramite mail all'indirizzo: ufficio.staff@comune.treia.mc.it



Nota Bene: L'invito e' esteso anche al Lunch che verrà offerto da SYMBOLA alle 13,30 di Mercoledi 6 Luglio presso IPSIA al termine della presentazione e alla cena presso VILLA SPADA, al termine della presentazione del Libro Fare è innovare, Il Mulino, partecipa l’autore STEFANO MICELLI, Università Ca’ Foscari di Venezia  (ore 21,15 circa)