lunedì 19 giugno 2017

Treia. Istituto Scolastico Egisto Paladini - Costruzione di un nuovo plesso scolastico... o ritorno alla vecchia sede di Via Lanzi?


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Treia, Via Lanzi  - Vecchia sede dell'Istituto Egisto Paladini 


L'ultimo consiglio comunale del 31 maggio 2017, al quale ho assistito, si era concluso con la comunicazione del sindaco Franco Capponi che annunciava che "saranno indetti vari incontri tra le varie componenti sociali, politiche, scolastiche, religiose ed associazionistiche per cercare unitariamente di individuare una nuova possibile ubicazione e strutturazione del polo scolastico unificato, relativo a Treia città, che si prevede di realizzare  nei prossimi anni.". Essendomi nel frattempo assentato da Treia per motivi familiari e non sapendo gli sviluppi od il calendario degli incontri annunciati vorrei nel frattempo fare una breve cronistoria sulle vicende relative agli spostamenti degli alunni dell'Istituto Paladini in seguito ai danni sismici alla vecchia struttura di Via Lanzi.

Il 15 settembre 2016, giorno d'inizio dell'anno scolastico, gli alunni dell'Istituto Egisto Paladini  si trasferirono per un certo periodo nelle  frazioni di  Passo di Treia e Chiesanuova. Da allora la  sede del Centro Storico (in un primo tempo dichiarata agibile) è rimasta inagibile  per ulteriori accertamenti predisposti dal Comune  (anche in seguito a successive scosse) e inagibile resterà per un tempo indeterminato... Così è stato detto dall'Amministrazione.

Pertanto nel consiglio comunale del 28 settembre 2016 il sindaco annunciò che era stata fatta richiesta ai responsabili ecclesiastici del convento delle Visitandine, che si trova nel quartiere dell'Onglavina di Treia, e che non è  più usato dalle monache, per sistemarvi le classi delle medie inferiori, unitamente alla direzione didattica. Per l'agibilità dei locali fu necessario eseguire, con finanziamenti pubblici ricevuti ad hoc, diversi lavori di miglioramento degli spazi e di revisione degli impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento con una notevole spesa (non conosco esattamente la cifra finale investita di molto superiore a quella inizialmente prevista di 45.000 euro). Faccio presente che l'ex convento è stato concesso in comodato di uso per due anni, con l'impegno da parte del Comune a fine utilizzo di ripristinare lo stato originario dei locali. Terminati i necessari lavori per l'agibilità la nuova sede scolastica veniva ufficialmente inaugurata il 27 maggio 2017 (vedi: http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2017/05/treia-27-maggio-2017-listituto.html).

Nel frattempo a Treia si sta parlando molto ultimamente dell'ubicazione del nuovo polo scolastico unificato... Il comune ovviamente ha una propria idea sul luogo in cui edificare  gli immobili ma - che io sappia- non è stato ancora avviato il confronto pubblico sul come, dove e sulle modalità di costruzione.

Dal mio punto di vista personale ho già espresso in diverse occasioni i miei dubbi sull'ipotesi di costruire una nuova struttura... questo per una serie di ragioni che vanno dal dispendio di denaro pubblico, considerando che l'edificio storico delle scuole Paladini, sito in via Lanzi, potrebbe benissimo ritornare agibile con opportuno interventi. Non solo questo, per la costruzione di un nuovo impianto c'è da esaminare il problema logistico e la cementificazione di nuove aree di cui sinceramente  non si sente il bisogno. Inoltre il nuovo plesso scolastico  servirebbe in realtà per il solo abitato di Treia città, poiché sia a Passo Treia che a Chiesanuova  gli edifici sono a posto, quindi non vedo perché non ripristinare l'agibilità della vecchia sede del centro storico, invece di costruirne una nuova. Alcuni "tecnici" obiettano che una nuova costruzione avrebbe tutte le garanzie necessarie a sopportare nuove scosse sismiche mentre la vecchia  non potrebbe offrire tali garanzie di sicurezza. Beh, non sono un tecnico, ma vedo che tutto sommato strutture antiche resistono molto di più di nuove costruzioni. 

A parte queste considerazioni di ordine "edilizio" resta il fatto che una sede scolastica situata nel centro storico di Treia aiuterebbe al mantenimento della vivibilità del luogo e del mantenimento della inter-connessione sociale. Purtroppo la comunità  di Treia paga un forte pegno in seguito allo spopolamento ed all'invecchiamento della popolazione residente e se anche le scuole scompaiono dalle cinta murarie della città si attua un ulteriore "impoverimento".


Mi auguro quindi che, prima di prendere una decisione definitiva in merito al  nuovo plesso scolastico, l'amministrazione di Treia esamini tutte le possibili opzioni che ancora restano in piedi e che pure le minoranze e le associazioni tengano conto dei vari aspetti qui menzionati, in modo tale che -come previsto dal sindaco- si possa attuare un confronto intelligente fra le parti per giungere a conclusioni utili all'intera comunità.  

Paolo D'Arpini

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