Treia. Quella volta nella piazza non c'era proprio nessuno
Come Martin Luther King anch'io ho fatto un sogno. Ho visto che un piccolo gruppo di amici si era riunito per decidere come salvare il mondo. All’inizio eravamo quattro gatti come suol dirsi poi a mano a mano giungevano altre persone di tutte le razze: mediorientali, cinesi, neri, persino gente di Treia...
Lo scopo non era tanto quello di trovare soluzioni per evitare ciò che appariva inevitabile bensì di riuscire a mantenere un’intelligenza, un seme, per la continuazione della civiltà umana.
Infine dovevamo prepararci ad una guerra e il consiglio dell’esperto era: “Per sopravvivere ad una guerra occorre non lasciarsi travolgere dalle emozioni cercando bensì di adempiere a quanto necessario per la sopravvivenza senza preoccuparsi delle conseguenze”. Ero anch’io d’accordo… E non siamo forse oggi in procinto di una guerra globale per la sopravvivenza dell’Umanità?
Cosa possiamo risolvere con le nostre chiacchiere e le nostre piccole azioni per salvare il mondo?
Infine dovevamo prepararci ad una guerra e il consiglio dell’esperto era: “Per sopravvivere ad una guerra occorre non lasciarsi travolgere dalle emozioni cercando bensì di adempiere a quanto necessario per la sopravvivenza senza preoccuparsi delle conseguenze”. Ero anch’io d’accordo… E non siamo forse oggi in procinto di una guerra globale per la sopravvivenza dell’Umanità?
Cosa possiamo risolvere con le nostre chiacchiere e le nostre piccole azioni per salvare il mondo?
Ad esempio serve a qualcosa organizzare a Treia la Festa dei Precursori alla quale al momento presente pare che pochissimi treiesi siano realmente interessati?
Forse ha ragione Lorenzo Luccioni quando ogni martedì, giovedì ed ogni sabato mattina mi dice che, con i miei atteggiamenti poco ortodossi, mi sono talmente inimicato "quelli che contano" che alle manifestazioni da me organizzate ci vengono solo i soliti intimi, al massimo 15 o 20 persone e perlopiù forestieri, di Treia sono ben pochi... Questo suo rammentarmi la realtà dei fatti non mi scoraggia, ed io ogni volta gli rispondo: “Quel che conta non è la quantità ma la qualità, in piena libertà di pensiero!”.
Forse ha ragione Lorenzo Luccioni quando ogni martedì, giovedì ed ogni sabato mattina mi dice che, con i miei atteggiamenti poco ortodossi, mi sono talmente inimicato "quelli che contano" che alle manifestazioni da me organizzate ci vengono solo i soliti intimi, al massimo 15 o 20 persone e perlopiù forestieri, di Treia sono ben pochi... Questo suo rammentarmi la realtà dei fatti non mi scoraggia, ed io ogni volta gli rispondo: “Quel che conta non è la quantità ma la qualità, in piena libertà di pensiero!”.
Così insisto e quest'anno il programma della Festa è il seguente:
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