“La montagna si scala dalla base” (M.B.)
Vorrei
ora raccontarvi una storiella. Una volta in una società futuribile
in cui tutto era informatizzato e meccanico, un funzionario che si
era stufato del solito tran tran inutile e del vuoto migliorismo
funzionale di una società quadrata, chiese di essere trasferito dal
suo livello relativamente alto di attività ad un livello più basso,
quello dei lavori manuali...
*Una volta in una società futuribile in cui tutto era informatizzato e meccanico, un funzionario che si era stufato del solito tran tran inutile e del vuoto migliorismo funzionale di una società quadrata, chiese di essere trasferito dal suo livello relativamente alto di attività ad un livello più basso, quello dei lavori manuali.
Così fu mandato come operaio addetto alla manutenzione delle strade e lì iniziò per lui una nuova vita, un contatto diretto con le cose che prima non conosceva. La fatica era tanta e non c’erano soddisfazioni o riconoscimenti e spesso i suoi colleghi di lavoro erano persone che non vedevano più in là del loro naso.
Egli notò che c’era un grande spreco di mezzi dovuto al fatto che non ci si prendeva dovuta cura degli attrezzi che spesso venivano lasciati sporchi a fine lavoro o sotto la pioggia.
Nella guardiola dove lui dormiva c’era anche lì un computer, ovviamente era tutta informatizzato, come dicevo prima, ed egli notò che c’era una voce fra le varie nello schema preformato in cui inviava il riporto giornaliero alla centrale che diceva “suggerimenti”, ovviamente era una voce quasi inutile in quanto nessuno leggeva i suggerimenti di un manovale, ma lui cominciò scrivere i suoi appunti sullo spreco di mezzi dovuto all’incuria, e siccome ormai era tutto gestito da un computer centrale e gli amministratori ed i politici si basavano su quanto indicato in esso per governare al “meglio” il mondo (una sorta di ”Gallup” proiettivo delle informazioni), quando il computer centrale iniziò a dare indicazioni sulla necessità di prendere dovuto cura degli attrezzi pena la perdita di risorse preziose….. iniziò un processo a catena in cui quello che saggiamente di volta in volta veniva consigliato dal nostro uomo qualunque, passando dal computer centrale, veniva recepito dal governo mondiale e le “sagge ragioni” sulla gestione delle risorse divennero pian piano elementi di un congegno per il cambiamento della società…
E’ solo una favola? Chissà…..?
Paolo D’Arpini
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