lunedì 22 febbraio 2021

Uccelli ed animaletti sinantropi e loro riequilibrio

Un'amica di Treia ci ha posto un quesito interessante: "dove abito, complici i confinanti che non curano il verde e sono perciò circondata da rifiuti e sterpaglie, c'è una quantità indescrivibile di insetti e un vasto assortimento di animaletti che non sto a elencare. Cerco il più possibile di tenere pulito il sito ma è  difficile; l'anno scorso mi hanno divorato letteralmente gli innesti di prugne, mangiato sia le foglie che i rametti. Soprattutto, malgrado io abbia tolto tutti i ristagni di acqua, le zanzare sono una vera calamità. Ora, casualmente, leggendo nei vari forum di agricoltura, è venuto fuori che i corvidi, che sono onnivori, si cibano un po' di tutto ciò che trovano di commestibile e  anche delle uova di altri uccelli, specie dei piccioni, ma non solo, saccheggiano tutti i nidi degli altri uccelli presenti, decimando anche le colonie di uccelli insettivori. Intorno casa mia ce ne sono a centinaia di corvidi, e una delle conseguenze potrebbe essere la presenza di queste zanzare, tante che non si può uscire di casa buona parte dell'anno?"


Per fornire una risposta soddisfacente  e scientificamente valida  ho fatto una ricerca presso alcuni miei colleghi, specialisti in ornitologia  ed  appassionati di uccelli, i quali  mi hanno risposto che i corvidi si sono tanto moltiplicati in quanto hanno trovato condizioni favorevoli e non hanno praticamente nemici naturali, a parte i rapaci, che però, nei centri abitati o nei pressi di questi sono ben rari.


I corvidi  comunque non è possibile insediarli  ma basta che un comune abbia scritto che le taccole predano le uova dei colombi che qualcuno creda che li abbia anche introdotti. Essi arrivano spontaneamente da aree vicine dove sono già insediati. Non voglio entrare in dettagli locali molto variabili ma un uliveto è come un frutteto o un vigneto e cioè può essere bombardato di pesticidi e pure con elevata frequenza. Se le coltivazioni  non sono biologiche  purtroppo è un inferno per gli insettivori. Ma se uno ha un giardino od un orto urbano può fare qualcosa per tante specie  se ha abbastanza spazio per inserire alberi, arbusti e specie erbacee per il wildlife gardening, o anche solo il Bird gardening. Altrimenti deve accontentarsi dell'abbassamento del livello biodiversità dipendente dall'agricoltura e dai giardini dei vicini... 
 
Molto raramente  sono state tentate  immissioni  di taccole, gazze e  cornacchie in città, ed  è vero che i corvidi attuano una predazione sulle altre specie dell'avifauna ivi nidificante, sono infatti ghiotti di uova e pulcini  di altri uccelli, il che -sommato in maggior parte al grande uso di sostanze chimiche e veleni in agricoltura- hanno di fatto sortito un ridimensionamento piuttosto importante delle piccole specie insettivore.

Attualmente in molte regioni i corvidi  sono oggetto di contenimento. Forse anche a Treia sarebbe necessario, ma credo che chi si occupi normalmente dei piani di contenimento degli animali selvatici sia la Provincia. Comunque l'esperienza ci porta a considerare che dove l'uomo interviene in natura, cercando di risolvere  problemi di squilibrio ambientale  (da egli stesso causati), i risultati sono sempre peggiori rispetto a quelli che la natura  riesce a mettere in atto, nel corso del tempo...

Caterina Regazzi, dottore in veterinaria 











Referente del rapporto uomo natura animali della Rete Bioregionale Italiana

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