Caterina, Andrea, Chiara, i loro bellissimi gemelli Pellegrino ed Ermete ed il sottoscritto, siamo stati accolti da un vigile urbano posto di guardia al cancello inferiore della Villa Spada (detta anche La Quiete) il quale sbarrava l'accesso ai veicoli non autorizzati, indirizzando i conducenti verso una strada secondaria per lasciarvi l'auto ed invitando gli ospiti ad incamminarsi sul colle, sul quale sorge la villa.
"Alla Quiete od a Canossa?" Questo mi son chiesto arrancando sulla salita polverosa che conduceva al luogo magico dell'incontro. Comunque, ligi alle direttive di carattere ecologista, di buona lena ci siamo avventurati, contrastati da un forte ghibli estivo che alzava polvere bianca. Giunti alla meta siamo stati ricevuti dal servizio di ricezione e registrazione che ci ha poi indirizzati verso i posti assegnati.
Finalmente, seduti all'ombra nei pressi d'una fontana zampillante, abbiamo goduto di un momento di attesa e di riposo, con l'accompagnamento del frinir di cicale in amore e del fremir di fronde sospinte dal vento. Abbiamo percepito così il benvenuto a Treia ed a questo evento, per assistere al quale Caterina ed io eravamo giunti dalla lontana Emilia (vedi: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2021/07/31/il-treno-dei-desideri-nella-realta-allincontrario-va-siamo-tornati-a-treia/) .
Eravamo un po' emozionati, circondati da tante belle persone, alcune conosciute altre meno conosciute, anche perché Villa Spada ci ricordava momenti importanti vissuti in passato, soprattutto a Caterina il cui nonno materno, proveniente dal Trentino, qui svolse mansioni di giardiniere. La storia di Villa Spada è storia europea e varrebbe la pena di conoscerla tutta (vedi alcune notizie qui: https://www.iluoghidelsilenzio.it/villa-spada-la-quiete-treia-mc/).
Treia non poteva offrire di meglio per accogliere l'incontro culturale che ci aspettava, la presentazione del libro “Tra la paja e lo fiè – Una storia marchigiana”, di cui il protagonista principale è il nostro ospite Luciano Carletti.
E chi è Luciano Carletti? Io lo conobbi nel 2011 allorché era ancora insegnante di matematica nella scuola media Paladini di Treia, ma la sua vera professione è quella di custode della terra, della sua terra di Val Cerasa a Passo Treia, dove coltiva verdure, grano, frutta e produce olio, vino, cesti di vimini... suonando l'organetto con gli amici, al cui suono anch'io spesso ho danzato. Ed oggi siamo qui assieme a lui nella location prestigiosa di Villa Spada per rendergli omaggio.
Prima di diventare una dimora signorile, opera dell'architetto Valadier, questo luogo ospitava un monastero. 1000 anni fa sulla collina viveva la comunità monastica di San Savino, sulla cima del colle ancora ne esiste una rimembranza, una radura magica circondata da alberi centenari, che assomiglia ad un cenacolo della Natura, un luogo sacro di ritiro e di meditazione.
Ma torniamo al presente, alla manifestazione odierna, con gli ospiti radunati attorno alla fontana, nel giardino sottostante l'alta gradinata d'ingresso alla dimora, al cui tavolo i vari relatori si sono succeduti, parlando a lungo di tante cose, di se stessi e del luogo ed anche dei contenuti del libro. Ma il discorso più bello è stato l'ascolto attento ed il silenzio del nostro ospite, Luciano Carletti, che pazientemente ammiccava ad ogni intervento accennando un sorriso.
Ed infine, dopo un'ora e mezza di narrazioni aggiuntive, Luciano ha avuto il suo momento di partecipazione alla tavola rotonda, ringraziando gli astanti e rallegrandoli con la "sua storia, de la paja e de lo fiè”, suonata all'organetto e cantata dal duo canoro da lui diretto.
Trin trin trin... Ed anche questa è Treia!
Paolo D'Arpini
Resoconto tecnico - Il 1 agosto 2021, dalle ore 18 alle 20, si è tenuta a Villa Spada/La Quiete di Treia la presentazione del libro ‘Tra la paja e lo fie’ / Una storia marchigiana’ (Ilari editore, Autori vari) curatore editoriale Maurizio Verdenelli. Il testo è imperniato sulle vicende della famiglia Carletti, da Pitino (San Severino Marche) a Valcerasa (Treia), di cui il protagonista narrante è Luciano Carletti. La manifestazione si è svolta con il patrocinio del Comune di Treia ed è iniziata con il saluto del sindaco Franco Capponi. A condurre l'evento ha provveduto il prof. Alberto Meriggi, con gli interventi della professoressa Alessandra Fermani e della giornalista Anna Maria Cecchini. Voci di Alessandro Di Tofano, Ilsria Porfiri e Cristiano Lambertucci. Al termine della presentazione il protagonista, Luciano Carletti, ha espresso alcune parole di ringraziamento ed ha accompagnato con l'organetto un paio di canti tradizionali intonati dall'ensemble popolare da lui fondato.
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