Il 26 Settembre 2019, alle
ore 18.30, presso i locali dell’Aula Didattica Multimediale di Via
Cavour n. 29 di Treia, presente il vicesindaco David Buschittari, si è tenuto un incontro per approfondire la tematica
della rimozione di coperture in eternit/amianto e contemporanea
sostituzione con nuove coperture con pannelli fotovoltaici.
Negli anni passati ci fu
il boom delle tettoie in eternit che, forse per la leggerezza e costi
contenuti, furono utilizzate per ricoprire stabilimenti, capannoni
agricoli, magazzini, etc. Poi, dopo aver impiastrato l'Italia con
milioni di metri quadri e cubi di questo materiale si scoprì la
pericolosità delle polveri sottili che emette e che possono anche
causare il cancro. Per questa ragione le coperture in amianto
debbono essere sottoposte costantemente a verifica e rispondere a
precisi limiti di rilascio di particelle contenenti sostanze
inquinanti particolarmente pericolose per la salute di tutti (animali
compresi).
In considerazione dei
nuovi incentivi statali, entrati in vigore dall'agosto di quest'anno,
che favoriscono la rimozione, a titolo ed investimento privato,
delle coperture in eternit sostituendole con pannelli fotovoltaici
l'Amministrazione di Treia ha organizzato un incontro conoscitivo
sulle norme tecniche, burocratiche ed economiche, per usufruire de
nuovi incentivi statali. All'incontro ha partecipato l’Ing.
Fabio Fabiani, Amministratore della Start-Up di UNICAM , Università
di Camerino, che ha illustrato un piano economico finanziario per
dimostrare la convenienza degli interventi manutentivi straordinari
volti alla sostituzione delle coperture in amianto con nuove
coperture fotovoltaiche.
Purtroppo, da quanto si è
compreso durante la relazione tecnica dell'ingegnere, tale operazione
di bonifica-sostituzione potrà interessare solo strutture di grande estensione poiché quelle di piccole dimensioni non
produrrebbero sufficiente energia elettrica solare e quindi non
rientrano nella categoria d'immobili incentivata alla sostituzione.
Allo stesso tempo, visto che le nuove coperture fotovoltaiche hanno
lo scopo primario di rifornire la rete elettrica nazionale gli
eventuali utenti privati dovrebbero costituirsi in consorzio e
munirsi di partita iva per poter vendere l'energia prodotta. Ci sono
comunque limitazioni d'istallazione su tetti in ambiti urbani
storici e nei terreni agricoli i pannelli a terra sono consentiti
solo in aree non produttive e nelle adiacenze e pertinenze di
stabilimenti industriali ed affini.
Insomma il progetto
potrebbe interessare essenzialmente quelle categorie imprenditoriali che
per circa 20 anni, il tempo di funzionamento ottimale dei pannelli,
investendo in proprio con le facilitazioni concesse dallo Stato,
potrebbero rientrare delle spese (se l'irraggiamento solare non
difetta) nell'arco di circa 10 anni dopodiche potrebbero addirittura
trarne un vantaggio economico, sia in risparmio del costo
dell'energia elettrica utilizzata che in eventuale entrata economica
per la vendita di energia all'ente elettrico nazionale.
Resta un punto
interrogativo sulla futura rimozione, dopo i 20 anni di utilizzo
ottimale, dei pannelli fotovoltaici esauriti che dovranno a loro
volta essere rimossi come ora viene rimosso l'eternit. L'ing.
Fabiani all'incontro ha detto, in risposta ad una specifica domanda, che i pannelli potrebbero comunque
avere un valore come materiale da riciclare ma l'analisi costi-ricavi
è ancora tutta da fare e da appurare...
Non sono un tecnico ma da
semplice cittadino che si interessa dell'ambiente non ho avuto la
sensazione che l'operazione qui descritta possa portare reali vantaggi al
disinquinamento della terra, questo per varie ragioni soprattutto
perché la costruzione dei pannelli comporta l'utilizzo di sostanze
minerarie e fossili che mantengono quindi alto il livello di
sfruttamento delle risorse naturali, ci sono poi le ricadute
inquinanti legate alla produzione. Senza contare i tempi limitati di
utilizzo di tali impianti e le successive difficoltà di smaltimento.
La fame di energia della
società consumista è perniciosa per la vita sul pianeta, le risorse
naturali non sono infinite, anzi stanno già esaurendosi, che siano
petrolio, carbone, uranio, oro, platino, metalli rari, silicio, etc., il loro
uso continuo e sconsiderato renderà l'esistenza dei nostri eredi
assolutamente precaria e probabilmente in questo l'allarme lanciato
dalla giovane Greta Thunberg all'ONU ha anche un senso... Oggi è
tempo di morigeratezza, di ritorno a ritmi naturali di vita, di
recupero della nostra umanità perduta.
Paolo D'Arpini
Articolo collegato:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/09/28/produzione-energetica-da-fonti-pulite-e-rinnovabili-decrescere-decrescere-e-decrescere/
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