Sono stato invitato dal prof. Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi Storici Maceratesi, a Montecassiano, per partecipare al convegno avente come tema "Donne nella Marca (secc.XIII-XX): spazi, ruoli, relazioni, ricchezze", di sabato 23 e domenica 24 novembre 2019.
Per solidarietà verso le donne marchigiane ho deciso di essere presente e d'accordo con Lorenzo Luccioni ci siamo dati appuntamento la mattina di sabato per recarci assieme al Comune di Montecassiano. Visto che la ricerca storica verteva sul rapporto maschile e femminile, considerando anche gli aspetti di antagonismo e di collaborazione tra i due sessi, fulcro della società umana, abbiamo iniziato la giornata con una sfida a bigliardino tra le due bariste, Giovanna e Delfina, contro noi due maschi. Abbiamo così inaugurato a modo nostro la sala giochi del baretto di Treia, che recentemente ha rinunciato alle slot machine. Noi maschietti impratichiti dalle tante partite giovanili abbiamo vinto la prima partita 6 a 4, in attesa della rivincita che contiamo di giocare martedì p.v..
Ma vengo al dunque. Già da diversi giorni ricevevo da una misteriosa pagina telematica "Academia" stralci di interventi archeologici e storici sulla Marca Maceratese, uno degli ultimi aveva come titolo "Coenobium Sancti Benedicti de Cripta Saxi Latronis": note di archeologia dell’architettura, di Viviana Antongirolami. Ma questo forse non c'entra quasi nulla con il convegno di questi giorni l'ho menzionato perché il luogo è soprastante la chiesa della Madonna del Sasso, nei pressi di Camerino, ove si sospetta vi fosse l'ingresso segreto di una grotta della Sibilla Cimaria.
Questo per dire che l'importanza ricoperta dalle donne nella cultura marchigiana va molto molto indietro nel tempo...
Ma tornando alla manifestazione in oggetto nomino le donne che hanno parlato alla sezione mattutina, la parte in cui ero presente: Augusta Palombarini (Donne: la storia sommersa), Maela Carletti (Tesori da custodirsi gelosamente), Paola Ciarlantini (Le signore della musica), Lucia Cingolani (Nuove ricerche su Fra Mattia a Montecassiano).
Ma tornando alla manifestazione in oggetto nomino le donne che hanno parlato alla sezione mattutina, la parte in cui ero presente: Augusta Palombarini (Donne: la storia sommersa), Maela Carletti (Tesori da custodirsi gelosamente), Paola Ciarlantini (Le signore della musica), Lucia Cingolani (Nuove ricerche su Fra Mattia a Montecassiano).
In particolare sono rimasto molto attratto dalla storia raccontata da Maela Carletti in cui ella narrava le vicende di Santa Chiara e dei suoi conventi monacali francescani e l'opposizione dei papi di Roma riguardo alla Regola di Povertà insegnata dal Santo Francesco. In breve Santa Chiara avrebbe desiderato che la comunità francescana restasse unita in solidarietà umana, tra frati minori e consorelle, aderendo pienamente alla rinuncia di ogni possesso e quindi alla sopravvivenza consentita dal lavoro nei campi e dalle offerte volontarie dei fedeli.
Il che implicava che le suore, come d'altronde anche i frati, mantenessero un contatto con la comunità laica. Di tutt'altro avviso furono i papi, a cominciare da Gregorio IX, che imposero la regola di clausura alle suore in modo che il loro mantenimento fosse garantito dal possesso di terre e beni affidati ai conventi e lavorati da operai esterni.
Alla fine, com'era prevedibile, i papi la spuntarono e subito dopo la morte di Santa Chiara imposero la loro legge, in questo modo annacquando la regola francescana della Povertà e mettendo sotto chiave le suore. Solo dopo questa operazione, nel 1297 (se ben ricordo), a morte avvenuta della discepola e devota di Francesco, il vaticano riconobbe l'Ordine monastico di Santa Chiara, ormai ridotto ad una "conventicola" di donne penitenti controllate strettamente dagli alti prelati.
La discussione sulle donne e delle donne marchigiane è continuata anche durante il pranzo, gentilmente offerto in un locale storico dall'amministrazione di Montecassiano, rappresentata dal sindaco Leonardo Catena e dall'assessora alla cultura, Cinzia Paolucci.
La discussione sulle donne e delle donne marchigiane è continuata anche durante il pranzo, gentilmente offerto in un locale storico dall'amministrazione di Montecassiano, rappresentata dal sindaco Leonardo Catena e dall'assessora alla cultura, Cinzia Paolucci.
Al tavolo al quale mi son trovato ho potuto conversare con la scrittrice Simonetta Torresi, i giornalisti Fernando Pallocchini e Simonetta Borgiani, il prof. Alfredo Maulo ed altri amici intellettuali, degustando cibi ben cotti e abbondanti e vinelli biologici (per me solo acqua minerale e piatti vegetariani). Il pomeriggio di sabato il convegno è continuato con l'assemblea dei soci del Centro Studi Storici Maceratesi e con diversi altri interventi per essere riaggiornato alla mattina della domenica fino alle ore 13.
Paolo D'Arpini
Montecassiano, durante il pranzo del 23.11.2019
Paolo D'Arpini
Montecassiano, durante il pranzo del 23.11.2019
Montecassiano, 23 e 24 novembre 2019 - Programma completo del convegno
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