lunedì 25 gennaio 2021

Treia 25 gennaio 2021. Stand up solitario per la pace in Yemen e colazione disinfettata



La mattina del 25 gennaio 2021 passavo qualche istante  davanti al monumento ai caduti per un stand up solitario di buona speranza contro la guerra in Yemen (in adesione alla manifestazione internazionale indetta dai pacifisti *). 

Il baretto lì di fronte era chiuso già da parecchi giorni per i lavori di restauro in corso nella soprastante Accademia Georgica, allora ho pensato di andare in pasticceria a prendere un petit déjeneur d'asporto. Intirizzito dal freddo e dalla pioggia gelata avevo chiesto un cappuccino bollente ed una pastarella. 

Di solito mi porto appresso una bustina per evitare il consumo ogni volta di un nuovo sacchetto e quindi risparmiare sullo spreco di carta ma la commessa, ligia alle disposizioni sanitarie, mi ha detto che "nella mia bustina non poteva metterci la pastina perché ormai l'avevo tenuta con me e poteva essere infetta", ho accettato il verdetto in silenzio, poi quando ho pagato il conto dandole una banconota mentre lei mi porgeva il resto le ho fatto presente che "anche questa carta l'avevo tenuta con me ed il resto pure in chissà quante mani era passato e che il tutto poteva quindi essere infetto", al che lei ha riposto che "il denaro è un bene pubblico e quindi non può essere rifiutato mentre la bustina di carta del servizio d'asporto è un bene privato soggetto a restrizioni sanitarie". 

In silenzio ho preso la mia colazione "disinfettata" e me ne sono andato in ufficio, per consumarla a termini di legge, purtroppo nel frattempo il cappuccino si era raffreddato e la pastina, una faccetta sorridente con gli occhi di cioccolato, mi guardava sorniona... 

Pax et bonum!









* Circa 300 associazioni pacifiste di tutto il mondo hanno aderito alla giornata mondiale contro la guerra allo Yemen che si è svolta il 25 gennaio 2021.

2 commenti:

  1. Commento di Aldous Huxley: "Ci sarà, in una delle prossime generazioni, un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici, in quanto verranno sviati dalla volontà di ribellarsi per mezzo della propaganda o del lavaggio del cervello, o del lavaggio del cervello potenziato con metodi farmacologici. E questa sembra essere la rivoluzione finale."

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  2. Scrive Patrizia Cecconi: "Non posso commentare sul blog perché  non sono iscritta, quindi lo faccio per email: "Questo breve racconto mi ha fatto amaramente ridere per la risposta apparentemente razionale della cassiera.
    È la sintesi di un volume da almeno 200 pagine i cui capitoli potrebbero spaziare dalla psicologia sociale alle leggi dell'economia capitalistica fino all'ottundimento della ragione individuale nascosto sotto il senso comune.
    Uno yemenita al momento non potrebbe accorgersene, occupato com'è a ripararsi dalle bombe o a sopravvivere alla fame o al colera, ma noi, esseri tutto sommato fortunati, siamo in così gran numero finiti sotto l'ipnosi della paura che viviamo con l'ansia di chi è  sotto le bombe e crediamo di ragionare (come la cassiera della pasticceria) e invece ripetiamo le note del pifferaio magico dietro il quale stiamo andando imbambolati senza accorgercene.
    NB. Ho usato la seconda persona plurale per abitudine,  ma per la verità mi tiro fuori dal mucchio degli ipnotizzati.
    Grazie della condivisione del racconto e un pensiero allo Yemen oltre la "giornata". (Patrizia Cecconi)"

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