Nel nostro orticello urbano è tempo di raccolta dei semi di finocchiella ed inoltre cresce vigoroso il topinanbur. La qualità migliore e più saporita, quella che produce fiori molto raramente. Ed infatti lo scorso anno ne sbocciò uno solo, su una pianta verso la parte esterna dell’orto pensile, quella più solatia, un bel fiore giallo intenso ma stavolta non se ne vede nessuno.
Comunque è buon segno vuol dire che la pianta si sviluppa essenzialmente nella radice, la parte commestibile. Infatti quella qualità di topinambur che emette molti fiori ha i tuberi duri e immangiabili.
Il nome scientifico di questa pianta, anch’essa come le patate importata dall’America, è Eliantus Tuberosus, deriva da due parole greche: “elios” sole e “antos” fiore, per ricordare i capolini fiorali che si aprono al sole e che assomigliano loro stessi al sole, mentre “ tuberosus” deriva dal latino e indica i rizomi tuberiformi.
Quest’ultimi sono ricche di vitamina A e B e del polisaccaride inulina, che li rende adatti ai regimi ipocalorici e a chi soffra di glicemia elevata e diabete, oltre a portare energia negli stati di convalescenza, agli anziani e alle donne in allattamento.
Le radici sono buone da mangiare sia crude in insalata, tagliate sottili e condite con una delicata salsina a base di olio extravergine d’oliva e limone, oppure trifolate; hanno un gentile sapore dolciastro con un retrogusto che ricorda il carciofo. Possono essere mescolate in padella con le patate.
Come tutte le radici, il periodo migliore per raccoglierle è al termine della stagione vegetativa, in autunno inoltrato, quando tutte le sostanze di riserva vengono immagazzinate nella parte perennante della pianta. Crescendo spesso in terreni sabbiosi, si possono raccoglierle senza particolare attrezzatura, venendo facilmente via anche a mano.
L’unico inconveniente del topinambur è che crea gas nell’intestino, per cui può procurare un intenso meteorismo (volgarmente tradotto fa scoreggiare).
Paolo D’Arpini
Post Scriptum:
Chi fosse interessato alla coltivazione del topinambur può chiamarci allo 0733/216293, per ricevere gratuitamente alcuni tuberi da trapiantare.
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