Treia. Apprendiamo, il 22 ottobre 2017, che una parte del Consiglio comunale della città
ha cambiato formazione. Il gruppo d'opposizione MeritiAmo Treia si è
ricostituito con il nome “Uniti per Treia” a cui si è aggiunto
un consigliere precedentemente appartenente alla lista “Treia nel
Cuore”. Il nuovo gruppo, guidato da Andrea Mozzoni, si prefigge di
rappresentare un'alternativa convincente all'attuale maggioranza del
sindaco Franco Capponi.
A Treia nel maggio 2014 si presentarono 3
liste che all'incirca rappresentavano ciascuna un terzo degli
elettori, la lista di Franco Capponi vinse per pochi punti
percentuali, ora l'unione delle rimanenti due liste -che assieme
raggrupperebbero quasi i due terzi dei consensi- potrebbe cambiare la
geometria della rappresentatività popolare. Questo in previsione delle prossime elezioni comunali.
Per il momento la Giunta Capponi, che nei frangenti correnti ha dimostrato comunque efficienza e credibilità, resta salda al comando. Dovrà però dimostrare (se vuole essere
riconfermata per un secondo mandato) di essere in grado di soddisfare tutte le necessità strutturali e le esigenze sociali della popolazione di
Treia.
Altro punto interrogativo sul futuro amministrativo della
città è quale posizione assumerà il locale circolo del PD che,
pur avendo ottenuto alle politiche un gran numero di voti (che gli
avrebbe consentito una vittoria al Comune se avesse presentato una sua lista), non si era
schierato apertamente con nessuna delle tre liste civiche concorrenti (quella di Mozzoni, di Cammertoni e di Capponi). Le
scelte del PD potrebbero essere decisive per il futuro di Treia.
Intanto il 21 ottobre 2017 è stato eletto alla carica di nuovo
segretario del circolo PD locale il prof. Alessandro Ciccardini, la nomina è
avvenuta contemporaneamente alla scelta dei delegati per l'insediamento del nuovo segretario provinciale, la maggioranza delle preferenze in tutta la Provincia di Macerata è andata a Vitali, mentre a Treia su 18 votanti: 14 a favore di Messi, 3 di
Vitali ed uno scheda nulla, dai calcoli inviati dalla Federazione regionale del PD risulterebbero eletti dalla sezione di Treia 2 delegati per Messi ed uno per Vitali (il sottoscritto, eletto grazie ai resti).
Paolo D'Arpini
Post Scriptum - Approfitto del tema
trattato per riportare quelle proposte che consegnai in occasione
delle elezioni comunali nella primavera del 2014 alle tre liste
concorrenti:
Treia. Proposte per un rilancio della comunità bioregionale…
Cose
assolutamente non trattabili sono: la tutela dell’ambiente, il
rilancio del centro storico, il rilancio del lavoro indipendente,
l’aiuto allo sport, alla cultura, all’associazionismo, ecc.
Questo perché tali azioni possono promuovere anche l’aspetto
economico legato al turismo di qualità e non soltanto basato su
eventi sporadici che servono a creare fumo negli occhi per qualche
giorno di successo.
Invece
di chiedere prestiti per opere inutili e dannose, come è stato fatto
con il progetto dell’attracco meccanizzato (cominciato e rimasto
incompiuto) che è un pugno in un occhio ed una devastazione per
l’ambiente rurale urbano, bisogna favorire la fantasia lavorativa
in tutte le forme, riportando in auge quelle attività bioregionali,
artigianali, artistiche e agricole, che potrebbero qualificare
Treia come luogo di economia ecologica e creativa.
Favorire
le piccole imprese con le infrastrutture, operando sgravi
mirati su tasse e tributi comunali. Assicurare il collegamento
fra imprese e scuole del territorio. La vocazione artigianale e
agroalimentare deve essere compatibile con la tutela del
territorio. Non ci deve essere contraddizione tra tutela del
territorio e lavoro. Sosteniamo l’apertura di luoghi di
ritrovo anche privati con caratteristiche aggregative nel
centro storico.
Il
territorio: è il primo bene comune non trattabile, a partire dalla
manutenzione, ci vogliono maggiori investimenti e la collaborazione
dei cittadini riuniti in comitati. Treia è la nostra casa e non si
può più delegare alla sola amministrazione il suo controllo.
Favorire
il recupero dei fabbricati rurali e delle abitazioni del centro
storico. Sgravare dagli oneri di urbanizzazione chi ristruttura,
anche solo dal punto di vista energetico. Semplificare le pratiche.
Con la riqualificazione energetica e le ristrutturazioni si da
lavoro.
Tutela
del fiume Potenza in collaborazione con la Provincia e la Regione.
Allontanamento di progetti inquinanti come grossi impianti
fotovoltaici e a biomasse. Opposizione alla costruzione di nuove
strutture inquinanti . Messa in sicurezza del vecchio elettrodotto
che non risponde più alle normative correnti.
Garantire
la cura e la pulizia degli spazi comuni anche tramite le associazioni
ed il volontariato. Sviluppo della produzione energetica pulita
attraverso il mini eolico, mini fotovoltaico ed ove possibile anche
centraline idroelettriche. Previsione di un impianto comunale per la
produzione elettrica a biomasse vegetali funzionante con i soli
rifiuti organici o ricavati da pulizie di boschi e falciature di
orti, da utilizzare per l’illuminazione pubblica. Avvio della
raccolta differenziata personalizzata, in modo da poter calcolare la
tassa sui rifiuti in base al peso del reale rilascio (e non più con
l’iniquo sistema dei metri quadri dell’abitazione).
Cultura:
consapevolezza e conoscenza sono fondamentali per la difesa del
territorio. La diffusione della conoscenza si può ottenere tramite
le associazioni e la nascita di una biblioteca comunale, che può
essere anche un luogo d’incontro. La scuola è il punto di
partenza, qui i giovani si mescolano per una società migliore.
Trovare “una casa comune” per le associazioni culturali, creando
anche un Forum permanente per coordinarne le attività. Rivalutazione
ed utilizzo funzionale del museo in collegamento con l’accademia
Georgica. Facilitare l’utilizzo degli spazi comunali, a cominciare
dal Teatro, per organizzare eventi culturali.
Promuovere
la conoscenza del territorio da parte degli stessi cittadini.
Incentivare la collaborazione con l’università della terza età.
Agevolare ed incrementare il servizio reso dalla Proloco con visite
guidate per turisti e treiesi vecchi e nuovi, che spesso nemmeno
conoscono le bellezze del luogo in cui vivono.
Promuovere
la nascita di un Caffè Letterario, eventualmente con sede in una
prossima, futura, biblioteca, per la poesia e la scrittura, con gare
poetiche ed artistiche e presentazione di libri. Organizzare gare di
pittura e fiere artigianali e agricole bioregioanali
all’aperto o nell’ex mercato coperto adiacente il
palazzo comunale.
Politiche
sociali: Favorire sani stili di vita. Migliorare il sistema dei
servizi alla persona. Sburocratizzare l’accesso ai servizi.
Favorire il controllo sociale dei servizi (es. consultazioni popolari
da indire regolarmente sul funzionamento dei servizi e sulle proposte
di miglioramento).
Garantire
la disponibilità del patrimonio delle case di proprietà comunale
anche favorendo la rotazione di chi ne usufruisce ed il subentro di
nuovi inquilini che ne hanno diritto. Favorire il collegamento fra
proprietari di case sfitte e possibili affittuari, garantendo il
reddito adeguato e sicuro.
Favorire la creazione di comitati di quartiere e tematici che consentano la partecipazione e la rappresentanza di tutti, con incontri periodici.
Favorire la creazione di comitati di quartiere e tematici che consentano la partecipazione e la rappresentanza di tutti, con incontri periodici.
Sicurezza:
Favorire la formazione di comitati di salute pubblica e
di associazioni di cittadini volontari che si occupano di sicurezza e
controllo della uscita dalla scuola e della osservazione del
territorio per evitare scempi e rilascio di immondizie nei parchi,
etc. Riscoperta del senso di comunità. Evitare manifestazioni
pubbliche notturne eccessivamente rumorose e portatrici di degrado
urbano.
I
Comuni con un numero di abitanti tra i 10.000 e i 30.000 hanno la
maggior efficienza, secondo una ricerca europea. Treia può divenire
un esempio di “comunità ideale”.
Paolo
D’Arpini
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